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27 giugno 2011

La Guida A Google Panda: Parte 5 - Il Dilemma Di AdSense

Ehi editore AdSense, sei veramente pronto per Google Panda? Sono passati ormai quasi quattro mesi da quando Panda, il nuovo filtro di Google che controlla la qualità dei contenuti, ha colpito il Web, facendo chiudere centinaia di siti con l'intento di dare più spazio ai contenuti che siano davvero di qualità. Non a siti web creati e gestiti esclusivamente con l'intenzione di fare soldi con la pubblicità.

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Photo credit: Vlue - iStockphoto

È giunto per me il momento di fornire qualche consiglio e raccomandazione, specialmente a chi teme di essere colpito dall'algoritmo Panda, ma non sa ancora con certezza cosa sia meglio fare.

In realtà, se sei un piccolo editore indipendente, che si guadagna da vivere con gli introiti pubblicitari, in molti casi la soluzione potrebbe sì farti uscire da Panda, ma annullerebbe, allo stesso tempo, la possibilità di sostenerti economicamente nel breve periodo.

Ecco perché devo ammettere che la soluzione potrebbe non essere così semplice come tanti "guru" SEO vorrebbero farti credere.

Per molti, questa è una scelta di vita o di morte, non una situazione dove poter scegliere solo sulla base di cosa preferirebbe Google o di cosa sostenga un esperto SEO.

Qui uno deve scegliere pensando a cosa vuole raggiungere ed alle opzioni che ha per sopravvivere. Ecco di cosa sto parlando e cosa ne penso, qui sotto:

 



Lo Status Quo

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Il Panda è ancora là fuori che elabora, indicizza e ricalcola cosa riterrà essere più appropriato fare con i contenuti di alta qualità ed i contenuti scarsi, surrettizi e piastrellati da annunci, per i quali è stato concepito.

L'algoritmo Panda non opera automaticamente in tempo reale, ma viene lanciato manualmente ad intervalli regolari.

Dai dati raccolti e dalle analisi fatte durante questi primi tre mesi e mezzo dal suo debutto il 24 febbraio, sembra che che gli obiettivi dichiarati di Panda siano stati solo parzialmente raggiunti. Al di là dei report interni di Google, non sono stato infatti capace di trovare un solo articolo che riportasse un netto miglioramento della qualità dei risultati di ricerca di Google.

I tre fattori negativi principali, che non si sposano bene con l'obiettivo manifesto di Panda di migliorare i risultati di ricerca di Google, sono i seguenti:

1) Questo nuovo algoritmo colpisce i siti web nella loro interezza, e non solo quelle pagine che potrebbero aver innescato una variabile sensibile di Panda.

2) Sembrano esserci abbastanza "danni collaterali". Vale a dire: Google ha ridotto la visibilità di un sacco di siti che non hanno in realtà contenuti "scarsi", né forniscono poco o nessun valore per il lettore.

3) Panda ha estrema difficoltà, se paragonato al Google che esisteva prima, ad essere davvero capace di riconoscere i contenuti originali da una copia illegale pubblicata su un sito automatizzato.

E mentre è prevista a breve una nuova versione di Panda per i siti di lingua inglese, anche se nessuno sa esattamente quando e quali "cambiamenti" porterà, i siti Internet in lingue diverse stanno attendendo con trepidazione l'arrivo di una versione "internazionale" di Panda nel prossimo futuro.




Google Sta Facendo del Bene?

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Come ho chiaramente sostenuto nella Parte 2 di questa Guida a Panda, sono molto favorevole all'obiettivo dichiarato di Google: migliorare i risultati di ricerca, sbarazzarsi dei siti "scarsi" e di bassa qualità che producono solo rumore. Dare visibilità ai contenuti di qualità, alle ricerche, ai report ed agli articoli approfonditi.

Penso davvero che l'ecosistema di Google abbia bisogno di una pulita e di concentrarsi sul suo vero obiettivo primario: informare ed aiutare i lettori a comprendere bene l'argomento che interessa loro.

Quindi, se dovessi dare dei consigli generici a chiunque sia già stato colpito, o debba ancora essere colpito da Panda, citerei ancora i semplici aneddoti e consigli pratici che Lyrical Question - una commentatrice delle discussioni del Google Webmaster Central forum - ha fornito ai webmaster inferociti penalizzati da Panda.


"Allora - riguardo il costruire il tuo sito per i tuoi clienti e per posizionarti bene.

Perché pensi servano gli algoritmi? O perché pensi siano stati creati?

Perché gli esperti SEO hanno imparato cosa spostava i siti in cima - cosa che, davvero, non ha nulla a che vedere con la QUALITA' di un sito.

Cose del tipo... ad esempio ---- Scambi di link... O i post che ruotavano in continuazione all'interno di un blog... o i commenti casuali su alcuni blog che erano spam...

ecc. ecc. ad infinitum.

...

L'intero CONCETTO dello stare in cima ai risultati di Google si basa sul fatto che il tuo sito abbia un valore - sia rilevante per la ricerca e si meriti di stare lì.

Altrimenti - in tutta onestà - i casinò ed il porno, il mesotelioma, JC Penny ed Amazon sarebbero sempre tra i primi diecimila risultati qualunque ricerca tu faccia - perché pagavano per un inganno FORZATO.

Quindi - Google cambierà in continuazione i suoi parametri. Per continuare sempre a fermare chi inganna e chi usa tattiche scorrette di SEO.

Il che significa... una delle due cose....

a) Puoi spendere tempo e soldi cercando indefessamente di capire come fregare l'algoritmo ogni volta che questo cambia...

oppure

b) Puoi costruire il tuo sito in modo da spingere i visitatori a rimanere, ed apprezzare il tuo sito dopo che arrivano.

Se scegli la b), starai SEMPRE prima degli altri."

Fonte: Google Webmaster Central Forum



Inoltre, penso anche che Google abbia causato un grande disservizio a molti dei suoi partner e sostenitori di lunga data per aver implementato, nel suo solito modo super-segreto, dei cambiamenti così profondi all'improvviso.

Anche se potrebbe non essere proprio nel suo DNA e visione degli affari, penso sia abbastanza evidente che se Google voglia mantenere la sua già vacillante reputazione di essere "non cattivo", dovrebbe aver considerato con un po' più di attenzione il rilascio di questo nuovo algoritmo e come addomesticare in qualche modo il prevedibile relativo colpo di coda.

I danni collaterali negativi sono adesso duplici:

a) Google è visto sempre meno come un potenziale alleato, una società corretta ed un partner costruttivo ed onesto con cui lavorare, da un numero sempre crescente di editori online. Queste persone, essendo degli editori, hanno anche grande visibilità ed influenza sul loro pubblico e possono, secondo me, contrastare la posizione dominante di Google qualora lo volessero. (Io ed altri ammiriamo e rispettiamo l'obiettivo che Google dice di avere, ma non posso essere a favore dei mezzi e della strategia di comunicazione che Google usa per portarli a termine.)

b) I risultati di ricerca di Google NON sono notevolmente migliorati in toto, dato che l'algoritmo Panda ha dimostrato di avere ancora alcune importanti limitazioni ed errori che devono essere corretti. Nel frattempo, Bing sta fornendo sempre più dei risultati di ricerca di maggiore qualità e liberi da siti illegali per molte frasi chiave. Le persone lo stanno chiaramente notando e comunicandolo ai propri amici. Per favore, tieni presente che Bing sta sfruttando in maniera massiccia la sua alleanza con Facebook e che ha accesso ai dati ed alle preferenze di Facebook.

c) Google non sta bene (finanziariamente). Che questo aspetto sia incidentale o meno, lo lascio giudicare a te, ma il grafico finanziario di Google sembra mostrare anche che qualcosa non va per il verso giusto nel modo in cui Google sta gestendo i propri affari. Non sono abbastanza competente per giudicare se ci sia davvero una correlazione tra lo scadere della qualità dei risultati di ricerca di Google e la sempre maggiore insoddisfazione tra molti dei suoi editori "partner", e la negativa situazione finanziaria in cui Google sembra trovarsi.

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Fonte del grafico: Money Central




Chi Dovrebbe Decidere e Selezionare Quali Informazioni Contano Davvero?

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Ciò che penso sia importante, è mettere in discussione ciò che vedi e non considerare le decisioni di Google come la Parola di Dio. Google può sbagliare. Proprio come Microsoft, Facebook ed altri hanno sbagliato e sbagliano tutt'ora.

Il problema, infatti, non è tanto se queste aziende ammetteranno, correggeranno o sistemeranno i loro problemi, ma quanto tu sia disposto a voler dipendere in futuro dalla segretezza di Google e dal suo totale controllo su quali informazioni e fonti possono e saranno viste da coloro che le cercano.

Sempre più, e questo dovrebbe essere chiaro, Google ed altri motori di ricerca privati e finalizzati al profitto come lui, giocheranno un ruolo importante nel determinare quali informazioni vediamo e quanto facilmente possiamo accedervi. E, secondo me, quando una cosa del genere coinvolge centinaia di milioni di persone e la loro capacità di gestire emergenze giornaliere e bisogni, questa non può più essere considerata come un normale business, specialmente quando la compagnia che fornisce tale servizio ha un palese conflitto di interessi in un altro settore di Internet: la pubblicità online.

Dovrebbe davvero essere Google, con il suo crescente potere, ad essere il giudice ultimo su quali informazioni sono rilevanti e quali non lo sono?

Ho espresso alcune delle preoccupazioni e problemi che circondano questo argomento e penso davvero che Panda sia una fantastica opportunità per molti di valutare meglio come vogliono che sia il futuro del Web.


Durata: 14:10
La mia intervista con Howard Rheingold dove spiego perché ritengo che la content curation sia il futuro di Internet.

 

Consigli Specifici per gli Editori AdSense

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1) Fai Attenzione ai Consigli dei Guru

Il primo punto da considerare è che, per quanto ne so io, non esistono casi documentati di ripresa da Panda. Alla luce di ciò, vorrei fare qualche raccomandazione iniziale:

a) Attenzione ai Guru
Tutti i consigli che ricevi dagli esperti, dai guru e dai ricercatori che non hanno subito una penalizzazione Panda, sono tutte speculazioni per adesso. Sì, ci sono molte idee ed analisi valide là fuori, ma se vogliamo essere onesti al 100% dobbiamo dire che, per ora, non abbiamo alcuna prova concreta per nessuna delle raccomandazioni che sono state fatte.

b) Attenzione ai Guru 2
Lo stesso accade per quegli stessi guru ed esperti che, pur avendo un sito pandalizzato, non si sono rialzati né in parte, né completamente da Panda in modo documentabile. Io sono uno di questi. Quindi, non seguire i miei consigli, a meno che MasterNewMedia non si riprenda anch'essa da Panda totalmente.

c) Chiedi i Dati
In tutti i casi, ascolta e presta attenzione a coloro che sono disponibili a condividere dati, numeri e statistiche tangibili. Non a coloro che ti propongono teorie, linee guida e suggerimenti che potrebbero essere interpretati in centinaia di modi differenti. No dati, no party.

d) Tempi di Recupero Lunghi
Mettilo in conto. Le cose potrebbero cambiare in futuro, ma per adesso, recuperare sulla penalizzazione di Panda è un processo che si sviluppa sul lungo periodo. Quindi, pensaci bene quando stai progettando come prevenire o rialzarti da Google Panda.

e) Questo È Solo l'Inizio
Google ed altri motori di ricerca hanno sempre sostenuto che continueranno ad effettuare dei cambiamenti e miglioramenti ai loro algoritmi, quindi è probabile che Panda non sia affatto l'ultima volta che Google o i suoi concorrenti cambino improvvisamente il modo in cui classificano i loro risultati di ricerca. Ecco perché, spendere energie per uscire da questa situazione, potrebbe rappresentare solo una soluzione temporanea.




2) Cosa Cerca di Più Panda: Le Tue Pubblicità

Avere più pubblicità piuttosto che reale contenuto nell'area dello schermo above the fold ad una risoluzione di 1024x768.

Questo è ciò che Google chiama "rispetto" della proporzione tra contenuti e pubblicità. E questo è, probabilmente, uno degli elementi principali che devi considerare per prevenire una penalizzazione Panda o per riprenderti da essa.

Nello specifico:

"Anche se non è collegata direttamente con la qualità di ricerca, la corrispondenza che un marketer affiliato ha avuto con il quality team di AdWords è stata illuminante. Tra le altre cose, il team di Google ha fornito queste istruzioni per giudicare il "rispetto" della proporzione tra contenuti e pubblicità:

Il sito deve avere valore per l'utente oltre a far vedere delle pubblicità. Ad esempio, Google fornisce la ricerca web, i siti di informazione forniscono contenuto originale, aggiornato continuamente, ed altri servizi. Per controllare che il tuo sito web rispetti le nostre linee guide editoriali:

1. Apri il sito in un nuovo browser.

2. Espandi la finestra del browser ad una risoluzione minima di 1024 x 768.

3. Accertati di avere il numero minimo di menu del browser e che il font sia impostato ad un valore medio o normale.

4. Sali con il mouse fino alla cima della pagina, perché la valutazione si basa su ciò che appare above the fold.

5. Il sito viene considerato accettabile se l'area degli annunci è minore od uguale all'area del contenuto.

"Per favore utilizzate le istruzioni qui sopra per valutare tutto il tuo sito e, se necessario, aggiustalo in modo che rispetti le nostre linee guide editoriali. Se non lo fai, potresti ricevere un punteggio di qualità basso per le tue pagine di atterraggio, che potrebbe riflettersi negativamente sui tuoi Punteggi di Qualità (Quality Scores), cost-per-click, e posizioni degli annunci."

Fonte: Search Engine Watch




3) Il Dilemma per gli Editori AdSense

Se sei un editore online, e più del 50% delle tue entrate provengono dalla pubblicità di AdSense, cosa è meglio fare?

Non credo ci sia una soluzione che vada bene per tutti. Dipende molto dalla tua abilità di uscire rapidamente dalla dipendenza dal traffico, introiti e pubblicità di Google, e dall'avere una relazione diretta con i clienti nei tuoi principali canali di guadagno.

Se dipendi totalmente od in larga parte dal traffico e dai guadagni di Google, la cosa migliore sarebbe convogliare immediatamente alcune delle tue risorse su fronti nuovi, e specialmente verso acquisizioni dirette di clienti e verso lo sviluppo di servizi e prodotti che puoi vendere in prima persona.

Togliere del tutto gli annunci dal tuo sito dalle posizioni in cui rendono di più, potrebbe comportare una perdita di introiti così pesante che, solo quegli editori online che hanno già dei tangibili canali di monetizzazione alternativi potrebbero pensare di farlo, senza danneggiare la loro sostenibilità nel breve periodo.

D'altro canto, se non dipendi così tanto da Google, allora potresti tentare di implementare in toto quei cambiamenti radicali che sarebbero richiesti per prevenire una penalizzazione Panda o facilitare una ripresa.

In sintesi, vedo tre strade possibili:



1) Eliminare gli annunci nella sezione above-the-fold delle pagine del tuo sito web.

Pro: È probabile che Panda possa apprezzare molto una mossa del genere. È buono per Google ed anche per i lettori. Verrai ricompensato nel tempo.

Contro: I tuoi introiti precipiteranno drammaticamente. Riduci immediatamente i tuoi attuali ricavi nell'incerta aspettativa di una futura, non-si-sa-quando, ricompensa.



2) Lascia gli annunci dove stanno e cerca attivamente canali di guadagno alternativi.

Pro: I tuoi guadagni non scenderanno ulteriormente. Se questi nuovi canali sono diretti, con clienti veri e non con altri intermediari tipo agenzie di pubblicità, ad network o altri, allora questo è il migliore investimento tu possa fare, secondo me.

Contro: Potresti non recuperare mai il tuo posizionamento ed il traffico di Google. Stesso dicasi per i guadagni di AdSense.



3) Riduci la presenza degli annunci, specialmente above the fold, ma senza toglierli del tutto.
Puoi farlo riducendo sia il numero di pixel dei tuoi annunci AdSense e dei banner in cima alle tue pagine, od anche utilizzando delle posizioni degli annunci meno intrusive a favore di posizioni fianco a fianco e meno prominenti.

La soluzione tipica e più efficace è usare un posizionamento degli annunci che integri le pubblicità fianco a fianco con il contenuto, senza interromperlo. Ecco come ha fatto Chris Pirillo di Lockergnome.

Pro: I tuoi introiti decresceranno lo stesso, ma non così drasticamente. Il cambio potrebbe essere sufficiente per stimolare una possibile ripresa, dato che una bassa proporzione tra contenuti e pubblicità nell'area in cima delle pagine web del tuo sito, è percepita sempre più come un segnale di un sito di bassa qualità e non affidabile.

Contro: Potresti dover rinunciare ad un importante fetta dei tuoi profitti, senza avere alcuna certezza di ripresa, né della quantità di tempo che servirà. Potrebbero volerci mesi.




Raccomandazioni Finali

Per concludere, il messaggio strategico più importante che posso dare, sia ai grandi che ai piccoli editori indipendenti è: emancipati gradualmente dal modello di business tradizionale della pubblicità, se questo è il centro dei tuoi introiti.

Fare così, ti salverà il culo più di ogni altra cosa tu possa fare in futuro.

  • Inizia a diversificare le tue attività commerciali in modi nuovi e diversi dalla tradizionale pubblicità dei banner e di AdSense.
  • Investi subito le tue energie per costruire un seguito crescente di tifosi appassionati alla tua area di competenza.
  • Restringi i tuoi obiettivi, non spostarti tra tanti argomenti diversi e fornisci tangibilmente ai tuoi lettori un valore più alto della media.
  • Smetti di affidarti alla pubblicità, ad improbabili banner di affiliazione e ad AdSense. Appena sei in grado di ridurre la presenza, la visibilità e l'importanza di questi elementi nei tuoi canali di guadagno, fallo.
  • Aspetta il rilascio della prossima iterazione di Panda, e dopo considera cosa gli analisti ed i ricercatori vedranno essere rilevante e diverso dalle prime iterazioni. Agisci di conseguenza.

Questi sono, più di altri, i migliori consigli che io possa dare a chiunque si sta guadagnando da vivere pubblicando sul Web ed è stato colpito, o teme di essere colpito, dal temibile algoritmo Google Panda.



N.B.: Questa potrebbe essere l'ultima parte di questa Guida. La prossima sarà pubblicata solo se e quando MasterNewMedia si sarà ripresa da Google Panda, per condividere con te tutte le nuove informazioni che potrei aver scoperto a quel punto.

In bocca al lupo.

 


Se te le sei perse, ecco le parti precedenti di questa Guida:

La Guida A Google Panda - Parte 1: Cosa È, Come Funziona, Danni Collaterali

La Guida A Google Panda - Parte 2: Il Nuovo Algoritmo Che Autoapprende E Come Approcciarlo

La Guida A Google Panda - Parte 3: Cosa Cercare, Cosa Pulire

La Guida A Google Panda: Parte 4 - Il Futuro Che Vorrei

 



Scritto da per MasterNewMedia e pubblicato per la prima volta il 17 giugno 2011 con il titolo "The Google Panda Guide: Part 5 - The AdSense Dilemma". Traduzione ed editing di Daniele Bazzano.




Photo credits:
Lo Status Quo - Eric Isselée
Google Sta Facendo del Bene? - Clipart
Chi Dovrebbe Decidere e Selezionare Quali Informazioni Contano Davvero? - Michael Brown
Consigli Specifici per gli Editori AdSense - Nyul

 
 
 
 
 
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