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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


29 giugno 2011

Content Curation E Il Futuro Dei Motori Di Ricerca Online: Ecco Cosa Ho Detto A Howard Rheingold

La content curation ed il futuro delle ricerche online convergeranno? Di chi ti andrai a fidare quando dovrai trovare le alternative ad un problema ed avrai solo una connessione ad Internet? Quanta libertà individuale vuoi sacrificare ad un algoritmo, anche se accurato?

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Photo credit: Robin Good

Ma perché, potresti giustamente chiedere, mettere in discussione la capacità di Google ed altri motori di ricerca di organizzare e classificare i risultati, quando questi lo fanno da così tanto tempo?

I motivi potrebbero essere tanti, ma quelli principali possono essere sintetizzati in questa piccola lista:

a) La maggior parte degli utenti di Internet ritiene che i motori di ricerca siano imparziali e che forniscano davvero i risultati più rilevanti per ciò che serve scoprire. Non mettono in discussione o dubitano del sistema segreto con cui questi risultati (informazioni) vengono forniti. La realtà è che "Sempre più, il monitor del tuo computer è uno specchio a senso unico, che riflette i tuoi interessi specifici mentre osservatori algoritmici ti guardano fare clic. (Fonte: Eli Pariser)"

b) La quantità di informazioni disponibili online è cresciuta e continua a crescere ad una velocità impressionante. Classificare ed organizzare ciò che è rilevante, diventa sempre più difficile, dato che, idealmente, ciò che potrebbe essere un buon insieme di risultati di ricerca per me, potrebbe non essere così rilevante per un'altra persona.

c) Le lista di risultati testuali stanno diventando sempre meno utili. Vengono a mancare importanti informazioni sul contesto. I risultati di ricerca di Google offrono sempre meno una visione qualitativamente completa su un argomento e sempre più solo una finestra su alcuni risultati, circondata da annunci pubblicitari.

d) Gli utenti di Internet come me vogliono comprendere e capire bene un argomento specifico con sempre maggiore insistenza, piuttosto che trovare solo una serie di piccoli post su di esso.

e) Per risolvere questi problemi, i motori di ricerca ed i social network hanno sviluppato da tempo dei risultati personalizzati. La personalizzazione, quella generata da filtri invisibili su Facebook, Google ed altri, predetermina ciò che è rilevante per te basandosi sulla tua cronologia, le tue preferenze personali e le scelte fatte dai tuoi amici online. Ma tu, come utente, hai poca (nessuna) possibilità per controllare questa cosa o per stabilire di quali amici fidarti e di quali no.

f) La personalizzazione delle informazioni può andar bene per suggerire cosa comprare in futuro, in base a cosa piace ai tuoi amici o cosa loro hanno comprato prima di te, ma non è magari la soluzione migliore per prendere decisioni ragionate o capire un problema analizzando diversi punti di vista.

Queste sono le prime, abbastanza evidenti, motivazioni che sono la punta dell'iceberg di un problema più ampio, al quale non abbiamo fatto la dovuta attenzione fino ad ora: Un filtro centralizzato e segreto alle informazioni, del quale non hai mai fatto consciamente richiesta.

Quali sono le strade e le soluzioni a questo problema?

La content curation e la search curation, fatte da esseri umani per altri esseri umani, potrebbero essere la soluzione migliore in assoluto.

In questa mia recente video intervista con Howard Rheingold, Introduco brevemente alcuni dei concetti base riguardo la content curation, il suo ruolo, la sua importanza e le sue caratteristiche, i tratti distintivi e gli strumenti richiesti per approcciarla correttamente.

Partendo da questo ragionamento, spiego anche la grande opportunità ed il potenziale che "i curatori affidabili di notizie e ricerche" potrebbero avere nel futuro di Internet, poiché potrebbero diventare i nostri tramiti più affidabili per le informazioni e le fonti che cerchiamo.

 




La Scelta Dimenticata

Il pericolo maggiore in tutto ciò, è ciò di cui ci accorgiamo di meno: la nostra scelta dimenticata.

Come Eli Pariser dice chiaramente nel suo libro The Filter Bubble, io non ho mai scelto di entrare nella information bubble (la "bolla delle informazioni"), ma questa bolla è così pervasiva che non viene mai messa in discussione. Se scelgo di guardare uno specifico canale TV o di leggere un giornale, posso decidere attivamente che tipo di prospettiva critica adottare.

Ma quando si parla di Google o di Facebook, che suggeriscono in maniera invisibile cosa è più rilevante od importante per me, c'è qualcosa che sta modificando come percepisco il mondo che mi sta intorno.

"I filtri personalizzati sono a tua disposizione - e dato che questi costituiscono un profitto per i siti web che li usano, diventerà sempre più difficile evitarli."

"Lo "You-Loop" ed i suoi Pericoli

In ultima istanza, la bolla dell'informazione può condizionare la tua capacità di scegliere come vuoi vivere.

Il professor Yochai Benkler sostiene che, per essere l'autore della tua vita, devi essere a conoscenza di un diverso insieme di alternative e di stili di vita. Quando entri in una bolla delle informazioni, stai permettendo alle compagnie che la costruiscono di scegliere di quali alternative devi essere a conoscenza.

Potresti pensare di essere il capitano del tuo destino, ma la personalizzazione può portarti verso un tipo di determinismo informativo dove ciò che hai cliccato in passato determina cosa vedrai in futuro - una cronologia del Web destinata a ripetersi.

Puoi trovarti cristallizzato in una versione di te stesso statica e sempre più ristretta - un "you-loop" infinito.

Ma ciò che va bene per i consumatori, non va necessariamente bene per i cittadini. Cosa sembra mi piaccia, potrebbe non essere ciò che voglio davvero, tralasciando ciò che devo sapere per essere un membro informato della mia comunità o nazione. "È una virtù civica l'essere esposti a cose che sembrano essere al di là dei tuoi interessi personali", mi ha detto il giornalista di tecnologia Clive Thompson..."

Fonte: Eli Pariser - The Filter Bubble

 

Cosa È la Content Curation?


Durata: 1:48



Trascrizione completa in Italiano



Howard Rheingold: Salve. Sono Howard Rheingold. Stiamo parlando con Robin Good della curation.

Robin, mi è piaciuta moltissimo la tua serie di articoli sulla curation. Raccomando a tutti di leggerla.

Volevo avere da te qualche riflessione sulla curation online, iniziando da: quale pensi sia l'importanza ed il ruolo della curation oggi, per chi sta online?



Robin Good: Penso sia così.

Abbiamo raggiunto, in un modo o nell'altro, il limite della comprensione e della ricerca di significato delle informazioni semplicemente andando su Google, scrivendo una chiave di ricerca, ed ottenendo una lista di cose che potrebbero essere rilevanti per noi.

Penso sia come essere affamati ed andare da McDonald's. È un'informazione da fast-food. Ma io voglio di più. Quando vado in un ristorante, posso scegliere il tipo di ristorante che voglio, il tipo di cibo, la qualità, il livello, il tipo di servizio che viene offerto e così via.

Sto cercando un livello nuovo di accesso alle informazioni, attraverso cui non sto solo cercando di elencare e classificare queste informazioni, ma sto cercando di dare loro un significato. Questo è ciò che le persone cercano con sempre maggior insistenza.

Un articolo da solo, od un link od una risorsa od un video, a volte costituiscono solo il buco della serratura per comprendere quell'argomento, mentre, se ci fosse una sorta di strato intermedio, o costituito da un algoritmo, o da persone che contribuiscono e lavorano ad un algoritmo per raccogliere materiale che può dare significato ad un certo argomento, penso riusciremmo ad informare ed a capire molto più velocemente e meglio di adesso.

 





Le Qualità di un Curatore


Durata: 2:04

Howard Rheingold: Quali sono, secondo te, le qualità che un curatore dovrebbe avere?



Robin Good: [Il curatore] deve essere in qualche modo una persona molto curiosa ed appassionata al settore che vuole curare.

Non penso tu possa andare a curare un argomento solo perché ti svegli la mattina ed è una cosa che ti va fare. Certo, puoi farlo, e magari acquistare fiducia col tempo, ma sarebbe molto meglio se decidessi di curare qualcosa che già ti appassiona, a cui sei stato esposto, così da avere una sensitività, delle antenne, che ti permettano di capire cosa va bene, cosa è meglio.

...anche perché, dopo arrivi al punto in cui ti chiedi: per chi lo fai? Sei solo un artista che dipinge per sé stesso, oppure stai curando qualcosa per un pubblico specializzato, cercando di intercettare un'esigenza specifica e di risolvere un problema con quel canale informativo?

Penserei che conoscere il pubblico ed essere esperto di quella materia, aiuti a curare qualunque tipo di informazioni esistano a propria disposizione. Questi, penso, siano gli elementi chiave.

In più, devi essere molto trasparente e dare piena attribuzione a chiunque tu stia tirando dentro, mettendo in risalto le migliori qualità di queste fonti e di queste persone.

E dopo, aggiungere qualcosa di tuo. Voglio dire che la qualità ultima del curatore è la stessa che deve avere un DJ. Qual è la differenza tra mettere su una compilation di brani od avere un DJ che si esibisce dal vivo?

Penso che queste stesse qualità possano essere applicate in qualche modo ad un curatore di contenuti. La capacità di ascoltare attentamente quale tipo di pubblico, al momento, si sta servendo, e dopo fornire un valido "contesto" cosicché il tipo di informazioni che si stanno raccogliendo abbia un senso compiuto.

Potresti dover cambiare i titoli, le descrizioni, le immagini, l'ordine delle informazioni, come giustapponi gli elementi. Ma devi personalizzare il flusso di informazioni per l'obiettivo, il tema ed il pubblico per cui stai facendo quella cosa.

 





La Posizione del Curatore Dovrebbe Essere Evidente


Durata: 1:06

Howard Rheingold: Quindi, chi sei tu dovrebbe trasparire in qualche modo. La tua sensibilità ed il tuo punto di vista non dovrebbero essere completamente soppresse quando fai il curatore.



Robin Good: Possono esserci casi e situazioni diverse, a seconda del mercato di cui ti occupi o se fai pura ricerca ed attività legate all'informazione. Dipende.

Non sarei così sicuro che la tua personalità debba venire fuori sempre e comunque, ma non vedo ostacoli nel prendere posizione. O una posizione generica o forse posizioni più definite per coloro che devono avere delle idee politiche chiare o curare ricerche dove esistono punti di vista contrastanti.

Ma, ripeto, in questo caso, potresti essere un grande curatore anche solo avendo una tua personale posizione, o forse anche un miglior curatore curando tutte quelle posizioni differenti che esistono lì fuori e permettendo alle persone di scoprire chi si avvicina meglio al loro pensiero. Le trovo entrambe strade valide.

 





Il Processo di Content Curation


Durata: 1:56

Howard Rheingold: Qual è il tuo consiglio per coloro che vogliono fare curation?

So che hai un processo di content curation molto dettagliato.

Se uno decide di mettersi in gioco ed iniziare a fare curation, avendo passione ed una certa familiarità con un determinato argomento, come deve comportarsi?



Robin Good: La prima cosa che devi fare è riunire le tue fonti, i posti dove vai per riunire insieme le informazioni. Vuoi poter iniziare con delle basi solide. Eccone alcune:

  • Blog,
  • Canali video,
  • Personalità su Twiitter,
  • Fan Page.

Qualunque cosa, specialmente che sia in grado di produrre un feed RSS, è molto utile per curare e creare canali di informazioni dedicati ad un argomento specifico.

In seguito, ti serve familiarizzarti con qualcosa di molto importante. Tecnicamente, prima era difficile da capire: È ciò che io chiamo una "ricerca persistente". Vale a dire, la capacità di creare una ricerca su un argomento ed essere avvisato ogni volta che qualcosa viene fuori, così da poter scoprire cose nuove, anche nuove fonti di informazioni di cui, altrimenti, potresti non venire mai a conoscenza.

Quando riunisci insieme fonti differenti, quelle che conosci, più quelle che andrai a scoprire di volta in volta, la parte centrale del tuo lavoro è selezionare e scegliere quelle che contano davvero, e poi personalizzarle per il tuo pubblico, per lo specifico obiettivo di comunicazione che hai scelto di adottare con quel canale od il flusso di informazioni che stai creando.

Il lavoro del curatore di notizie è semplicemente questo.

Infine, devi condividere queste informazioni, impacchettarle e distribuirle in modi diversi, comunque gli elementi principali sono fondamentalmente questi.

 





Un Semplice Strumento per la Content Curation: Scoop.it


Durata: 1:22

Robin Good: Molte persone si chiedono: "Qual è lo strumento che può fare tutta questa roba, in modo semplice, senza che ci sia bisogno di conoscere HTML, RSS, tag, ricerche persistenti ed altro?" Te lo dico subito.

Se dovessi consigliare un servizio, con cui non ho nessun rapporto commerciale, che credo possa aiutare tutti i novizi ad avere un buon primo contatto su cosa vuol dire curare informazioni e come si fa, c'è quello che tu stesso usi da un paio di giorni: Scoop.it.

Scoop.it è uno strumento gratuito e molto facile da usare che ti permette di aggregare, filtrare, cercare, raccogliere informazioni ed anche organizzarle per la pubblicazione, tramite un processo estremamente semplice ed intuitivo.



Howard Rheingold: Mi piace anche la caratteristica sociale di Scoop.it. Le persone possono consigliarti delle fonti, cosicché dopo tu hai un flusso di fonti, oltre a quelle che hai scoperto per conto tuo, che puoi scorrere ed usare, oppure rigettare, o puoi anche dire: "Non voglio usare più questo tipo di fonte." Così il tuo flusso di sorgenti diventa più intelligente man mano che lo curi. Anche a me è un servizio che piace molto.

 





L'Universo degli Strumenti di Curation


Durata: 2:00

Robin Good: Ci sono davvero un'infinità di servizi.

Se ricordi, nel 2005 - penso Marzo od Aprile - ero a San Francisco con te sul Monte Tamalpais.

Stavamo parlando per la prima volta - mentre guardavamo a quel paesaggio meraviglioso - di ciò di cui stiamo discutendo adesso, la curation delle notizie, e tu mi guardavi e ti chiedevi se ciò che dicevo avesse un senso. Sono molto felice che sia passato del tempo e che questa "curation" - che al tempo io chiamavo "newsmastering" - sia diventata realtà.

Ero così eccitato l'anno scorso e negli ultimi mesi, quando sono usciti circa 60 servizi diversi di content curation. Ho creato una mappa con i ferri del mestiere di un newsmaster che probabilmente hai visto, che aggiorno settimanalmente.

E ciò che è più sorprendente, è vedere adesso tutte queste aree diverse per la content curation... perché abbiamo iniziato pensando agli RSS, a curare contenuti e notizie, a creare newsradar, come li chiamo io, canali tematici specifici.

Ma adesso esiste un universo di possibilità. C'è la video curation, la product curation, la fashion curation - meraviglioso.

Vai a vedere questo sito che si chiama Polyvore, e guarda cosa possono fare le persone che curano insieme diversi elementi legati alla moda, come scarpe e gioielli ed altri gadget, e creano collezioni curate che sono davvero interessanti, oltre che piacevoli da guardare.

Penso che all'orizzonte ci sia la consapevolezza che, in fondo, ogni cosa può essere curata. Non solo le notizie.

Puoi curare roba che non deve essere connessa con Twitter o cose che succedono in questo momento specifico.

Anche collezionare e curare ciò che c'è lì fuori per il passato, ...l'idea di una curation dagli inizi fino ad ora, è utile.

 





Il Futuro delle Ricerche


Durata: 2:03

Robin Good: Penso che la direzione del futuro sia - se non per Google, per noi - di creare un tipo alternativo di Google dove si possano curare in maniera collaborativa le informazioni che stanno lì fuori.

Pensa per un momento se, invece di dipendere da algoritmi segreti che decidano per noi cosa è rilevante, potessimo scegliere individualmente, ognuno di noi, quali sono i criteri di posizionamento che vogliamo usare. Usare i tuoi e quelli del mio amico e quelli dell'altro amico ancora, tutto per creare il nostro personale ecosistema di algoritmi curati, di collezioni curate di informazioni, di come comprendere la realtà, invece di dipendere da qualcuno che dipende dai profitti ed esclusivamente dai propri guadagni, per decidere ciò che è meglio per noi. È assurdo, per come la vedo io.

Il mondo adesso vive in una economia dell'informazione. Dipendiamo così tanto da questa cosa che non è solo un problema di creare un business online; è un problema di permettere ad ognuno di noi, come respirare o bere, di avere accesso alle informazioni e farne buon uso. Non so se sei d'accordo o meno, ma per me questo è un problema planetario di cui le persone dovrebbero iniziare a preoccuparsi.



Howard Rheingold: Sì. Ecco perché penso che la curation sia qualcosa che tutti dovrebbero conoscere, non solo gli specialisti del settore.

Così come ci sono siti web che hanno molto traffico, ci sono anche molti siti che potrebbero non registrare un volume di traffico alto, ma non avremmo un ecosistema online così ricco se non avessimo così tante persone che contribuiscono ad esso.

Mi piace molto la tua visione di un popolo di curatori, che presenti in maniera così entusiasta ed appassionata.

Non è solo per gli individui; è per l'intero sistema. Arricchirlo più di quanto non lo sia adesso.

 





Content Curation Distribuita


Duration: 5:20

Robin Good: Vogliamo avere diversi punti di vista.

Il posizionamento delle informazioni dovrebbe essere come una religione fondamentalista? Perché, in fondo, cos'è adesso? Se esiste un'entità che conosce segretamente ciò che è vero e ciò che non lo è, non si chiama questa religione? Io non voglio dipendere da una sorta di organizzazione religiosa che decide cosa c'è là fuori, e voglio essere in grado di conoscere differenti punti di vista.

Voglio poter contribuire ad aiutare altre persone a capire ciò che ho scoperto, ed il sistema che abbiamo adesso non me lo permette.

Sempre più, cerco persone che possano essere dei tramiti per le informazioni che cerco. Queste, dovrebbero essere persone fidate, quindi abbiamo necessità di un Google delle persone per le persone, un esercito di curatori individuali che lo facciano per noi. Ecco di cosa abbiamo bisogno.



Content Curation e Newsmastering

Quali sono le linee guida per creare un newsradar professionale?

Quali strumenti puoi utilizzare per creare un tuo canale di notizie curate?

Come raccogliere i migliori contenuti riguardanti un determinato argomento,
senza venire sommersi da informazioni poco rilevanti?

Trovi tutte le info qui:

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In questo POP Bundle troverai queste 2 lezioni:
Fare Newsmastering e Creare Newsradar

Come Fare Content Curation e Newsmastering
In più avrai accesso alla registrazione completa (4 ore) del corso online
"Come Diventare il Nuovo Google" che illustra ed esemplifica come creare
un canale tematico di news usando la content curation.

Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/set-content-curation

 





La Guida Completa alla News e Content Curation

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 1: Perché Ne Abbiamo Bisogno

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 2: Aggregare Contenuti Non E' Curation

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 3: Tipologie Ed Esempi Di News Curation

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 4: Il Processo, I Compiti Principali, Il Flusso Di Lavoro

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 5: Le Qualità E Le Competenze Del News Curator

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 6: Tutti I Tools E I Servizi Per Fare Newsmastering

Real-Time News Curation - La Guida Completa Parte 7: Business Applications E Trends




Scritto da per MasterNewMedia e pubblicato per la prima volta il 21 giugno 2011 con il titolo "Content Curation And The Future Of Search: The Howard Rheingold's Interview". Video registrati da Howard Rheingold e pubblicati per la prima volta l'11 giugno 2011 con il titolo "Robin Good on curation". Traduzione ed editing di Daniele Bazzano.




Howard Rheingold

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Howard Rheingold è un insegnante, uno scrittore ed un critico; è specializzato nelle implicazioni culturali, sociali e politiche dei media di comunicazione moderni come Internet, la telefonia mobile e le comunità virtuali (termine del quale è considerato l'inventore). Howard Rheingold è docente presso il Stanford University's Department of Communication dove tiene corsi di Giornalismo Digitale, Comunità Virtuali e Social Media. Lavora come professore anche presso la Berkeley's School of Information dove insegna Comunità Virtuali e Social Media. Tra i suoi libri più influenti ci sonoTools for Thought (1985), The Virtual Community: Homesteading on the Electronic Frontier (1993), Smart Mobs: The Next Social Revolution (2002). Nel 2008 ha vinto la MacArthur Foundation's Digital Media and Learning competition ed ha usato il suo riconoscimento per creare insieme ad uno sviluppatore, una classe sui social media gratuita ed open source.



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