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27 maggio 2007

Social Software: Il Suo Contributo All'Insegnamento E All'Apprendimento - Un Report Della Australian Learning Framework (Parte 2)

"Il Social software permette alle persone di incontrarsi, connettersi e collaborare attraverso discussioni mediate dal computer e facilita la formazione di comunità online. Inteso in maniera più ampia, questo termine ingloba i media più vecchi quali le mailing list ma viene sempre più ristretto ai generi più recenti di software come blog e wiki."
(Source: Wikipedia)

social_software_learning.jpg
Foto credit: Rob Marmion

Nella prima parte di questo articolo abbiamo introdotto il social software ed analizzato il suo impatto sugli individui e le organizzazioni. Abbiamo appreso come le tecnologie universalmente identificate come "social software" (ad esempio blog, wiki e podcast) stiano rapidamente cambiando il modo in cui avviene la comunicazione - sia online che offline - celebrando e diffondendo la forza dell' "interazione umana", piuttosto che la tecnologia che la rende possibile.

Ma cosa succede quando il social software attraversa i muri delle scuole e si scontra con le tecniche canoniche di apprendimento e di insegnamento? Come possono aver successo gli insegnanti nello stimolare la curiosità degli studenti appartenenti alla generazione di Internet?

Nell'articolo seguente ripubblichiamo il secondo estratto del report rilasciato dall'Australian Flexible Learning Framework, che è completamente dedicato al fenomeno del social software ed al suo impatto sull'insegnamento e l'apprendimento nell'era della Net Generation.

 




Contributi all'insegnamento ed all'apprendimento

L'interesse nell'uso del social software nel campo dell'insegnamento e dell'apprendimento è cresciuto costantemente negli ultimi anni. A guidare l'interesse sono stati:

  • la rapida (spesso esponenziale) crescita nell'uso di social software in tutte le fasce d'età, ma specificatamente nella 'Net Generation'
  • la consapevolezza da parte degli educatori e delle organizzazioni nel campo dell'insegnamento che gli strumenti di social software sono validi ed utili per fornire ambienti di apprendimento virtuali.

Coloro che sono professionalmente coinvolti nell'apprendimento e nell'insegnamento devono comprendere:

  • La natura distribuita della conoscenza secondo la teoria del Connettivismo. Il Social software permette connessioni ai network globali in modi coinvolgenti che promuovono la condivisione della conoscenza
  • il modo in cui chi apprende deve saper utilizzare gli strumenti di social software per costruire conoscenza. Questo si basa su un approccio Costruttivista all'apprendimento in cui il ruolo del docente è quello di facilitare la costruzione di ambienti di apprendimento che potenzino il pensiero delle persone e riconoscano i modelli mentali individuali rendendoli significativi attraverso l'interazione
  • lo sviluppo di " comunità di apprendimento ad-hoc" (O'Hear in Downes, 2006) dove il social software diventa la piattaforma preferita di gestione dell'apprendimento.
  • la facilità d'uso, di accesso, ed il costo minimo del social software

Sono sempre di più coloro che utilizzano i social software nella didattica. Il materiale raccolto evidenzia come molti educatori ritengono che questi strumenti forniscano ambienti ideali per l'apprendimento.

Il social software sta cominciando ad essere riconosciuto come una modalità strategica per raggiungere l'autonomia di colui che apprende. Applicando il social software all'insegnamento ed all'apprendimento si può raggiungere molta più fluidità ed autenticità nell'interazione sociale rispetto a quanto era possibile in passato con i sistemi di gestione dell'apprendimento tradizionali.

Bartlett-Bragg (2006) ha sviluppato un framework pedagogico per l'utilizzo del social software che contiene 5 percorsi per lo sviluppo dei network di apprendimento (vedi Figura 2) ed identifica tre elementi chiave: le infrastrutture organizzative della tecnologia; l'individuo/studente; e la pedagogia.". Bartlett-Bragg afferma che:

"La guida ed il supporto dell'educatore sono essenziali in tutto il percorso, dal momento che le sfide tecnologiche o la mancata comprensione dei concetti possono dominare l'attenzione dello studente e diventare una barriera insormontabile."


Figura 2: Percorsi per sviluppare network di apprendimento - un framework pedagogico (clicca sull'immagine per allargarla)

Gotts (2006) ha testato la pedagogia di Bartlett-Bragg con i suoi studenti del Diploma di e-Learning presso il Tropical North Queensland TAFE. Ha notato la sua utilità, particolarmente all'inizio del corso. Solo pochi studenti hanno raggiunto il Livello 5 del framework di Bartlett-Bragg con la maggioranza dei blog degli studenti che si sono collocati al Livello 3.

In questo primo livello d'uso del social software erogato nella VET (Formazione professionale Australiana) sono presenti alcuni indicatori di cosa ancora vada diretto dagli insegnanti. I praticanti della VET sono fiduciosi comunque che il social software possa fornire un'opportunità perchè l'apprendimento diventi sempre più centrato sugli studenti.

Molto dipende dalla capacità degli studenti di prendersi la responsabilità del proprio apprendimento. Sono molti coloro che necessitano di una direzione iniziale.

E' stato considerato che alcuni dei giovani tecnologicamente più portati possano diventare essi stessi docenti di altri riguardo all'uso delle tecnologie di social software. Questo è correlato al concetto di "reverse mentoring" che è una pratica aziendale che è stata usata a partire dal 2000 nelle aziende americane (tipo la Procter and Gamble); i dirigenti di mezza età vengono presi in affidamento dai nuovi arrivati per formarli riguardo ad Internet.(Greengard 2002).

Il social software dovrebbe essere sempre appropriato al contesto, all'attività di apprendimento ed al gruppo specifico.

Altri elementi positivi riguardo l'uso del social software per le pratiche didattiche includono:

  • una più ampia partecipazione alle attività di apprendimento. L'uso di audio, immagini e testo incoraggia lo sviluppo delle competenze letterarie
  • un incremento della flessibilità mentale di studenti e docenti
  • il fascino sulla 'Net Gen'
  • Una più ampia varietà di presentazione dei lavori da parte degli studenti
  • il potenziamento del ruolo dei docenti
  • l'accesso alla conoscenza collettiva
  • la possibilità di connettere studenti remoti
  • la sua capacità di adattarsi alle necessità degli studenti
  • l'abilità di fornire metodi di valutazione alternativi
  • l'accesso ai disabili
  • la sua capacità di estendere le competenze e le conoscenze tecnologiche di docenti e studenti
  • l'abilità di potenziare il lifelong learning.

Altri commenti fatti dai partecipanti al questionario includono:

"Credo che il risultato più valido del mio uso del social software sia stato il coinvolgimento degli studenti. Essi amano condividere il loro lavoro e pubblicarlo online, ed hanno potuto essere coinvolti nel processo di apprendimento in rete - estremamente valido in una prospettiva di lifelong learning. Gli studenti più taciturni sono stati capaci di contribuire meglio online.

Il Podcasting è di ausilio agli studenti adulti con difficoltà di concentrazione. Aumenta anche la loro fiducia a centrare l'argomento; mentre prima erano studenti non partecipativi, ora cominciano ad offrire commenti e idee alla classe.."

Forse il commento di Rosa Ochoa riassume meglio i benefici:

"E' diventata una dimensione extra, una quinta abilità (ascoltare, parlare, leggere, scrivere e bloggare/podcasting) ed un medium extra. Non ho cambiato molto il modo di insegnare. Ho sempre cercato di integrare argomenti/generi/caratteristiche linguistiche nella mia didattica. Il Blogging/ed il podcasting si integrano nel processo di insegnamento e apprendimento."



Selezione del social software adatto alle attività di apprendimento

Per guidare i praticanti della VET (Formazione Professionale Australiana) a pensare a come meglio utilizzare i social software, è stato posto loro un questionario dove l'obiettivo era raccomandare quali attività di apprendimento meglio si adattavano all'uso di strumenti diversi. (Vedi tabella 5)

Il ventaglio delle attività didattiche identificato nella Tabella 5 e l'applicabilità delle diverse tecnologie considerate suggerirebbe che l'uso del social software sia appropriato per differenti livelli della Tassonomia di Bloom, quali la conoscenza, la comprensione, l'applicazione, l'analisi, la sintesi e la valutazione.


Tabella 5: Strumenti di social software raccomandati per attività di apprendimento (clicca sull'immagine per ingrandirla)

Ulteriori feedback dai focus group suggeriscono che i blog sono particolarmente adatti per la riflessione e forniscono una maggiore capacità nella scrittura in Lingua Inglese per gli studenti appartenenti a comunità non Inglesi.

Gli Wiki stanno fornendo idee per progetti collaborativi, per i quali la disponibilità dell'anonimato renderebbe gli studenti più disponibili a partecipare. I docenti stanno utilizzando blog e wiki per la pubblicazione dei loro programmi di studio, dei compiti da assegnare e delle valutazioni richieste.

Il photo publishing, il podcasting ed il moblogging si stanno dimostrando tecnologie utilissime per il coinvolgimento degli studenti 'meno coinvolti scolasticamente'.

Il Virtual conferencing sta guadagnando popolarità ed efficacia in quanto spazio riconosciuto di apprendimento sincrono per studenti in remoto. La sua capacità di supportare voce e testo, lavagne collaborative, e dimostrazioni attraverso link a siti web o al PC del docente, lo rende un utile strumento di apprendimento per la 'classe virtuale'.

Non ci sono indicazioni riguardo al fatto che gli approcci tradizionali all'insegnamento e all'apprendimento non siano più appropriati. Piuttosto un approccio misto è raccomandata la strategia più appropriata e la tecnologia adeguata al contesto.



Social software per gruppi definiti

24 risposte ai questionari hanno fornito dei suggerimenti per l'utilizzo di strumenti di social software. Gli strumenti più raccomandati in tutti i gruppi sono stati i blog, il photo publishing, il podcasting, e le storie digitali, soprattutto per i giovani. Il 3D è stato valutato meno importante per tutti i gruppi, ma il più raccomandato per i giovani. (Vedi Tabella 6)


Tabella 6: Strumenti di social software raccomandati per specifici gruppi di studenti (clicca sull'immagine per allargarla)

Invece, dati da altre fonti suggeriscono che utilizzare il social software offre agli studenti la possibilità di ascoltare la loro voce/musica/cultura e favoriscono l'immaginazione.

Il ventaglio di discipline di insegnamento e di livelli di certificazione suggerisce che il social software possa essere utilizzato in molti contesti didattici. Le storie di esempio coprono tutte le discipline, dall'orticoltura alla gestione di impresa e i livelli di certificazione dalle scuole di base fino al Diploma.

Parker ha postato nel wiki della ricerca un numero di esempi di utilizzo del social software. Questi includono: interviste con apprendisti del settore della refrigerazione, wiki e blog di classe e link ai network dei docenti. Millea et al (2005) affermano che i vantaggi nell'utilizzare questi strumenti stanno:

"nella possibilità di erogare contenuto in maniera multi-modale. Questo presenta un certo numero di vantaggi - rende possibile l'erogazione del contenuto a seconda dei diversi stili di apprendimento; ed il contenuto aggiuntivo può essere creato per diversi livelli di competenza."



Valutazione ed Impatto del social software sui risultati di apprendimento degli studenti

A quanti hanno risposto al questionario è stato chiesto di valutare l'impatto del social software sui risultati di apprendimento degli studenti. Due sono state le considerazioni principali:

  1. Utilizzare il social software come strumento per la valutazione sia formativa che sommativa. Esempi includono il racconto digitale, blog (come strumento di riflessione), wiki, forum di discussione, il podcasting, e strumenti quali Technorati per un'analisi statistica dei siti.
  2. Utilizzare altri metodi di valutazione formativa e sommativa tradizionali. Esempi includono interviste, focus group, e compiti scritti formali.

Le seguenti dimensioni dell'esperienza di apprendimento sono state incluse come aree di valutazione:

  • la capacità dell'insegnante di utilizzare gli strumenti di social software
  • l'accesso alla tecnologia in una maniera inclusiva
  • il coinvolgimento nell'apprendimento sociale



Si trasforma il ruolo dell'insegnante

new_generation_teacher.jpg

Agli intervistati è stato chiesto di commentare il fatto che il loro ruolo degli insegnanti sia cambiato con l'introduzione dell'uso del social software con i loro studenti. E' interessante vedere come, per un giovane docente (Robin Petterd) il social software faceva già parte dei suoi strumenti di lavoro. Forse questo fatto indica come la nuova generazione di insegnanti stia già utilizzando costantemente il social software.

Altri commenti relativi al cambiamento dei ruoli sono stati i seguenti:

"Ha un impatto significativo sul mio modo di lavorare. Io comunico molto più velocemente attraverso il cellulare, l'instant messaging e coinvolgo gli studenti nella produzione di risorse. C'è molta più interazione.".
Joanna Kay

"Il mio ruolo di insegnante è ora sempre più un ruolo di facilitatore, una guida in grado di aiutare gli studenti a fare connessioni sociali e di conoscenza....l'obiettivo è quello di avere studenti auto consapevoli e più capaci di condividere."
Allison Miller and Jacinta Ryan



In Sintesi

Le prove suggeriscono che molti di coloro che appartengono alla VET (Formazione professionale Australiana) hanno cominciato a testare l'applicabilità del social software nelle loro pratiche didattiche.

La loro pratica sta cominciando ad essere teorizzata e l'uso del social software per lo sviluppo e la condivisione della conoscenza sta divenendo un fattore critico.

Il social software nell'apprendimento e nell'insegnamento viene utilizzato insieme ad altre tecnologie e strategie di insegnamento più tradizionali in modo da cooperare insieme in maniera produttiva.

".....Come per ogni altra strategia didattica, bisogna cercare di prendere il miglior strumento per l'obiettivo da raggiungere e non utilizzare la tecnologia solo per dire di averla utilizzata."
Sue Waters, Challenger TAFE



Questo articolo è un estratto del report originalmente intitolato "Networks, Connections and Community: Learning with Social Software", scritto da Val Evans, in collaborazione con Larraine J Larri. Il report è stato ripubblicato con il permesso dell'Australian Flexible Learning Framework. La versione italiana è stata riassunta da Alessandro Banchelli - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org

Leggi la Prima Parte: Social Software: Definizione Ed Impatto Sulle Persone E Le Organizzazioni - Un Report Della Australian Flexible Learning Framework (Parte 1°)



Sull'autore

Val Evans è il Responsabile di Val Evans Consulting ed un ricercatore nel settore del social software. Il report è stato scritto in collaborazione con Larraine J Larri di Renshaw-Hitchen and Associates Pty Ltd.




L' Australian Flexible Learning Framework

L'Australian Flexible Learning Framework è un'istituzione australiana che crea dei networks per permettere agli insegnanti ed ai formatori di tutta l'Australia di condividere tecniche e risorse nel campo dell'e-learning.



Foto credit

Docente e allievo: Leah-Anne Thompson

 
 
 
 
 
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