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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


9 dicembre 2011

Diventa Imprenditore Di Te Stesso: La Storia Di Robin Good - Parte 2

Nella prima parte della sua storia, Robin ti ha spiegato i primi passi che ha fatto per diventare imprenditore di se stesso. In questa seconda parte, invece, scoprirai qual è stato l'elemento decisivo che ha convinto Robin a cambiare radicalmente la propria vita.

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Photo credit: LaborTV

Come vedrai, in un primo momento questa scelta non è stata affatto facile. Sopratutto, perché lo portava in un terreno ancora tutto da esplorare, che in più andava contro quelli che erano i suoi principi.

Vinte le prime resistenze, però, e grazie anche al saggio consiglio di due amici fidati, Robin ha deciso finalmente di puntare tutte le sue carte su questa nuova strada e, da allora, non ha mai più rimpianto la sua vita precedente.

Ti ho incuriosito abbastanza?

Allora dai un'occhiata a questi nuovi video (Parte 1 e Parte 3) e scopri come Robin è passato dall'essere un dipendente stipendiato a diventare un piccolo imprenditore di successo sul Web, semplicemente assecondando le sue passioni e facendo ciò che gli piace davvero.



Un sentito e dovuto ringraziamento va a tutta la troupe di LaborTV, la TV online della CISL, e a Raffaella Vitulano, che hanno realizzato per il programma You Work, la video intervista dalla quale sono tratti gli spezzoni che trovi in questo articolo.

 

 


La Scoperta di AdSense


Durata: 2:22

Trascrizione integrale in italiano.



Leggi la Parte 1 della storia di Robin



E allora sai che cosa ho fatto?

Ho cominciato a mandare questa newsletter e... le persone si iscrivevano. Prima 50, 100, 200, poi sono diventate qualche migliaio.

Mi sono reso conto, allora, che il sito che avevo - parliamo del 1998 - era solo una brochure, e che quello che mandavo attraverso la newsletter alle persone - tante pagine, sempre gratuite - dovevo metterlo online, sul sito web. E così ho iniziato a fare.

Però, la situazione non era delle migliori.

Da un lato, continuavo a fare un lavoro che non mi dava soddisfazione, dall'altro, stavo una marea di ore a preparare questi contenuti gratis, senza guadagnare una lira.

Finché un giorno, sono venuti due miei amici, Max e Antonella, e mi hanno detto: "Senti, Giggi" - perché al tempo mi chiamavo ancora Giggi - "ma perché non metti la pubblicità sul tuo sito?"

E io ho risposto: "No, io la pubblicità la odio, non la posso vedere. Se c'è una cosa che mi sta antipatica, è la pubblicità."

"No, aspetta, c'è questo nuovo sistema di pubblicità" - parliamo del 2000 - "che si chiama Google AdSense.

Tu inserisci un codice dentro le tue pagine web ed appaiono automaticamente delle pubblicità che non urlano, non strillano, non sono giallorosse, non si muovono, e che parlano esattamente dell'argomento di cui tu hai scritto.

Quindi, se le persone cercano informazioni sul tennis e tu hai scritto un articolo sul tennis, ci sono delle pubblicità sulle racchette, sui tornei, e via dicendo."

"Ma dai, per davvero?"

"Assolutamente, provalo!"

Mi sono informato, mi son dato da fare, e ho inserito questa pubblicità.

Tra l'altro, al tempo, non era nemmeno possibile farlo in Italia, quindi ho chiamato al mio amico in America per riuscirci.

Dopo solo un anno che avevo inserito questo sistema di pubblicità, ho potuto dire con soddisfazione: "Ho perso tutti i clienti, non ho più neanche un'organizzazione internazionale che mi chiama.

Ho perso tutte le gare per battere i miei concorrenti, ho fatto tutti i prezzi più alti, e faccio adesso una cosa che veramente mi piace.

Scrivo dalla mattina alla sera dell'argomento che realmente mi interessa - come comunicare in maneira efficace con le nuove tecnologie - e automaticamente alla fine del mese, senza che faccio niente, mi arriva un assegno a casa, per i soldi che queste pubblicità producono."

Ho detto: "questo è un sogno, non è possibile!"

Eppure, è iniziato tutto così.

 



Il Successo e la Penalizzazione di Google


Durata: 3:52

Sono iniziati ad arrivare gli assegni, regolari, mese dopo mese.

A questo Google qua, neanche gli devi fare a fattura. Io gliela faccio perché voglio dormire sonni tranquilli la notte, quindi li dichiaro tutti i soldi, ma lui te li manda anche se non gliela facessi la fattura.

La devi fare se vuoi stare in regola con la Legge, e così ho fatto.

Te la faccio breve.

I soldi cominciavano ad aumentare: 3000, 4000, 5000 dollari al mese.

Ti ripeto: mi sembrava più che altro un sogno, mi dicevo: "finira? Continuerà?" E, in effetti, continuava a migliorare.

Quello che poi è successo però, all'improvviso, io non me lo sarei mai aspettato: quando il sito, ormai, guadagnava più di 10000 dollari al mese, da un momento all'altro, senza assolutamente nessun preavviso, Google mi ha penalizzato.

Che vuol dire?

Google ha la possibilità di penalizzare manualmente un sito.

Perché qualcuno segnala che c'è qualcosa che non va bene, perché hai infranto delle regole e loro l'hanno scoperto... il problema è che Google non ti dice quale regola hai infranto.

Anzi, a me in quel caso, non ha detto proprio niente.

Sono scomparso dai risultati di ricerca. Le persone non trovavano più il mio sito. Quindi, le pubblicità non le vedevano più. Non facendo clic sulla pubblicità, io non guadagnavo niente.

Mi volevo sparare, volevo smettere tutto, non sapevo più che cosa fare.

Non è come un lavoro quando ti licenziano, che lo sai che sta arrivando e ti organizzi. Questo succede da un secondo dall'altro, da un'ora all'altra.

Traffico zero, guadagni zero. Che gli raccontavo ai miei collaboratori?

Quindi ho deciso di fare due cose:



1) Ho raccontato a tutti questa storia.

Invece di vergognarmi, di dire: "cavolo, cos'è successo, in che casino mi sono messo?", siccome avevo la coscienza a posto, ho scritto una serie di articoli, giorno dopo giorno, su quello che Google aveva fatto, sui danni ce erano emersi, e su tutto quello che stavo cercando di fare per aggiustarlo.



2) Google, poi ti dà una possibilità, che è come una specie di confessione in chiesa.

Tu, devi andare lì, su un modulo online, e dichiarare che hai peccato, che sei stato cattivo, che hai fatto una serie di errori e sperare che una di queste cose che dichiari e che devi aver sistemato, sia una di quelle per le quali ti hanno penalizzato.



Fatto sta che, fra i racconti online, le lettere aperte a Google, la confessione aperta che io avevo fatto tanti peccati, ecc., dopo 15 giorni è tornato tutto magicamente a posto.

Da lì le cose sono tornate tutte normali, anzi, i soldi sono aumentati ogni mese.

Google a un certo punto mi ha anche scritto e mi ha detto: "vuoi essere mio partner premium?"

Io sapevo che bisognasse avere milioni di visitatori. Pensavo fosse uno scherzo, ma gli ho detto di sì.

Mi hanno dato un account manager, mi ha dato delle funzioni in più ed ho potuto innalzare ancora di più i guadagni.

Insomma, sono riuscito a fare un record.

Dal 2005 sono il primo italiano che vive esclusivamente di Web.

Ho fatturato, ufficialmente, carte alla mano, oltre un milione di dollari a Google.

E siccome non sono lì a fare il furbetto, ma c'ho messo veramente il sangue - il Sabato, la Domenica e anche le vacanze, per crearmi questa indipendenza totale - non so come è successo, ma se tu vai su Google Books, dove ci sono i libri, e cerchi il mio nome, "Robin Good", o quello di "MasterNewMedia", che è il mio sito, trovi oltre 100 libri in lingua inglese che parlano di quello che faccio.

Lo dicono gli altri, non lo dico io, che qualcosa di buono mi sono inventato.

 

Video registrato dalla redazione di LaborTV e pubblicato per la prima volta il 1 Novembre 2011, con il titolo: "YouWork - 20 Puntata" . Trascrizione video di Daniele Bazzano per MasterNewMedia.


 
 
 
 
 
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I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

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