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19 luglio 2007

L'Economia Di Una Startup: Cosa Cambia - Un Report Da Chris Shipley


L'economia delle startup sta davvero cambiando e se stai ancora pensando "oh mio dio, dove troverò i soldi e i capitali necessari per creare questo incredibile nuovo progetto web che ho in mente", è meglio che ti sintonizzi sulla realtà.

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Photo credit: Bluestock

Come io stesso vado dicendo da tempo ai miei colleghi e contatti, non hai bisogno di grandi risorse finanziarie per progettare, sviluppare e testare idee di nuovi progetti che potrebbero quindi diventare proposte serie per possibili venture capital.

E più tempo passa, più questo si trasforma in realtà.

Le nuove tecnologie rendono sempre più semplice creare, plasmare e sperimentare nuove creazioni al solo costo del tuo tempo. Il potenziale innovativo delle tecnologie Web 2.0 sta ponendo il potere imprenditoriale nelle mani di chiunque creda veramente nelle sue idee.

Chris Shipley, la donna dietro alle conferenze-evento che rendono pubbliche queste nuove tecnologie, ha appena pubblicato un breve ma significativo articolo che da un lato è una riflessione ponderata sui principi economici alla base di una startup, dall'altro un richiamo per la sua prossima conferenza DEMOFall, per la quale sta preparando il palcoscenico con un po' di anticipo.

Grazie al suo gentile permesso e alla sua apertura verso la condivisione, ecco la versione integrale dell'articolo, proprio come lei lo ha pubblicato qualche giorno fa sul suo sito e sulla sua newsletter.

Introduzione di Robin Good

 

L'Infrastruttura D'Impresa Pronta Per La Rivoluzione Web 2.0

di Chris Shipley

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Photo credit: Bellestock

Sta accadendo una cosa divertente mentre preparo DEMOfall 2007, l'evento organizzato per il lancio di un nuovo prodotto programmato dal 25 al 27 settembre all'hotel Sheraton Harbor Island di San Diego.

Mentre gran parte del mercato tecnologico ha rivolto la sua attenzione a passo di marcia verso widget e mashup Web 2.0, e in generale verso la rivoluzione sociale del Web, alcuni ingegneri molto brillanti, che si stanno autofinanziando, lavorano in proprio su prodotti rivoluzionari attraverso un insieme di infrastrutture aziendali.

Fiumi di inchiostro non solo virtuale sono stati versati sulla rivoluzione che il Web 2.0 ha causato all'ecosistema di un'azienda appena nata.

I principi economici che regolano una startup sono drasticamente cambiati.

L'open source e l'apertura delle API fa in modo che con risorse finanziarie irrisorie e molta ingegnosità, una piccola startup possa trasformarsi in un'impresa di successo. Quando i principi economici mutano in questo modo, anche l'intero ecosistema delle compagnie di software appena nate cambia.

I budget destinati al marketing tradizionale sono stati quasi completamente tagliati, surclassati da guerrilla marketing e attivitità di PR da parte dei blog. Le grandi aziende IT stanno tentando in tutti i modi di reagire per essere più agili ed incrementare la loro dinamicità di fronte ai cambiamenti.

Anche il mercato dei capitali affronta questo cambiamento.

Le startup hanno pochissime o nessuna necessità di venture capital, e questo sfida il modello prevalente fino ad oggi basato su venture capital. Le VC raccolgono grandi capitali per investirli in quantità in varie aziende creando così un portfolio di compagnie delle quali si occuperanno. Tale modello funziona quando hai 20 milioni di dollari, e questi possono diventare potenzialmente 500 se non più. Ma non funziona poi così bene quando con un centinaio di migliaia di dollari qui o la puoi guadagnare 100 milioni di dollari.



Con una tale disgregazione nell'ecosistema dello sviluppo software, non c'è da meravigliarsi se il mercato stia facendo poca attenzione all'infrastruttura d'impresa. Ma dovrebbe.

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Photo credit: Stephen Van Horn

La scorsa settimana, ho parlato con due rappresentanti di compagnie che stanno per introdurre nel mercato prodotti che cambieranno in maniera significativa l'economia della comunicazione e dello storaggio aziendali. E' un annuncio piuttosto eclatante (...mi spiace ma dovrete attendere sino a DEMOfall per i dettagli), ma entrambe queste aziende sono credibili e stanno già sperimentando i loro prodotti su vari clienti.

Naturalmente il cambiamento riguarda il risparmio in termini di costi. Riuscire a dare un taglio alle spese di capitale ed operative per milioni di dollari, mantenendo se non implementando al contempo le performance e l'affidabilità ha un enorme impatto di suo. Ma queste nuove capacità hanno un altro effetto interessante: rendono possibili, a tutti i livelli di un'organizzazione, applicazioni dispendiose in termini di risorse e che richiedono grandi ampiezze di banda.

Immagina se un dipendente di un'azienda potesse accedere, on demand, a videoconferenze di alta qualità, tanto per fare un esempio. E pensate a come una cosa del genere potrebbe cambiare il modo nel quale lavorano i team di multinazionali che hanno sedi in tutto il mondo?

E' semplice essere distratti dal rumore e dai fattori cool del Web 2.0 e trascurare alcune innovazioni epocali in altre parti del mercato - innovazioni che avranno un forte impatto su come le persone lavorano assieme.

Per fortuna, DEMO tiene d'occhio queste innovazioni e le porteremo - assieme ad altri prodotti cool Web 2.0 - alla conferenza DEMOfall di settembre.




L'articolo è stato scritto originalmente da Chris Shipley e pubblicato per la prima volta su DEMO con il titolo "Enterprise infrastructure ready for Web 2.0 disruption" il 10 Luglio 2007. La versione italiana è stata tradotta da Mirco Martinelli - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org.

 
 
 
 
 
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