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21 novembre 2006

Web Analytics E Data Mining Definiscono Il Profilo Del Web 3.0: Il Web Che Si Auto-Organizza

Già stanchi del Web 2.0 ? Niente paura, John Markoff del New York Times ha inventato un nuovo termine: il Web 3.0.

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Web 2.0 vs Web 3.0 - Image credit: Max Kalehoff

Il Web 3.0 secondo Markoff' è rappresentato da tutta una serie di servizi innovativi in grado di analizzare i contenuti online per estrarne modelli conoscitivi e rendere la ricerca degli utenti ancora più agevole.

 


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In un recente articolo di John Markoff per il New York Times è stato coniato il termine "Web 3.0," per indicare un trend di strumenti di content analytics, analisi dei contenuti.

Markoff evidenzia alcuni trend importanti riguardo all'analisi dei contenuti da parte di tecnologie di text e data mining che creano servizi a valore aggiunto in molti campi. Dobbiamo dire che queste tecnologie di Web analytics sono una componente importante del Web da molto tempo.

Dai sistemi di raccomandazione automatica di Amazon ai quelli di analisi della reputazione come Factiva fino ai tool BuzzLogic per capire chi realmente influenza le opinioni nei social media, questi servizi di analisi dei contenuti si sono sviluppati sin dalla partenza del publishing elettronico.

Nell'attesa del Semantic Web che secondo Tim Berners-Lee darà una struttura perfetta al contenuto web, le tecnologie di text and data mining già stanno ottenendo buoni risultati.

L'elemento importante di questo trend riguardo i servizi di content analytics è l'apporto fondamentale dato all'analisi da parte delle persone reali oltre che dalle macchine.

I social media stanno aggiungendo un nuovo livello di organizzazione ai contenuti accelerando l'abilità degli strumenti tecnologici di capire quali siano gli elementi determinanti di un contenuto.

Servizi come LinkedIn, e Digg ed addirittura i link all'interno di blog creano un network di contenuto taggato e collegato che rappresenta esso stesso un sistema di analisi web.

Invece del Semantic Web stiamo facendo esperienza del Self-Organizing Web, contenuti che si auto-strutturano grazie a milioni di utenti ed editori.

L'analytics mining automatico continuerà ad avere un ruolo importante, ma l'elemento di reale cambiamento continua ad essere il miglioramento costante degli editori nella loro capacità di organizzare i contenuti.

Qui alcune considerazione alle quali pensare se desideriamo mettere in relazione il Web 3.0 con il Self-Organizing Web:

  • Strumenti di Web analytics ed apporto degli utenti sono legati l'un con l'altro.

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    I servizi di analisi automatica dei contenuti e il ruolo degli utenti sono in relazione l'un con l'altro come due pesi in un ipotetico bilanciere. Nel mezzo ci sono i contenuti editoriali grezzi e tutta l'infrastruttura che li supporta.

  • Il valore dei network di individui reali nell'analisi dei contenuti.

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    Quello che viene tanto pubblicizzato del Web 3.0 è la sua capacità di estrarre collegamenti e conoscenze dai materiali grezzi, da quella fabbrica incessante di contenuti che è Internet. Tuttavia network di individui già creano i loro modelli di analisi. Il potenziale reale del Web analytics è la sua capacità di avere molteplici punti di analisi in grado di creare una comprensione distribuita dei contenuti che potrebbe essere diversa da persona a persona nel Self-Organizing Web.

  • Sii paziente.

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    Siamo ancora agli inizi. Le tecnologie semantiche dietro a questi tool emergenti sono ancora giovani e non sono così intelligenti come le persone che le stanno implementando. La capacità di analisi è ancora bassa rispetto alla quantità dei contenuti da analizzare.

E' un fatto importante che questi tool di web analytics comincino ad essere citati nei mainstream media, ma ci sono ancora molti passi da fare.

Nel frattempo, senza aspettare questa rivoluzione e tutti i tool "Web 3.0"la nazione dei contenuti produce analisi approfondite per conto proprio.



Articolo originale di John Blossom intitolato "Yet Another Meme: The Web 3.0 Label Highlights Self-Organizing Content" pubblicato in data 14 novembre 2006.

Approfondisci le idee di John Blossom e la sua azienda "Shore Communications Inc" su Shore.com.


Credits
Barbells - Photo credit: Kristi Pargeter
Web 2.0 cloudmap - Image credit: Kosmar
Puzzle - Photo credit: Andres Rodriguez

 
 
 
 
 
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