Microsoft Office Tra DRM E Creative Commons Può Diventare Un Canale Di Distribuzione Per Publisher Indipendenti ?
Mentre Microsoft annuncia il lancio di un tool che permette di inserire licenze Creative Commons nei documenti creati con Microsoft Office, CNET riporta le dure critiche di molti al modo in cui Microsoft sta implementando il suo software anti-pirateria Windows Genuine Advantage .
Photo credit: Andres Rodriguez
Perciò Microsoft si sta muovendo su di un doppio binario. Da un lato incoraggia licenze più flessibili per quanto riguarda la proprietà intellettuale, dall'altro crea restrizioni per ciò che riguarda la distribuzione del contenuto.
Non c'è niente di nuovo riguardo a tutto questo, poichè per la maggior parte delle aziende tende a creare alleanze con Creative Commons per affacciarsi alle potenzialità dei media generati dall'utente mentre fa affari con i publisher mainstream.
Ma con la prossima uscita di Windows Vista con le sue funzionalità di gestione dei diritti anche i piccoli publisher e gli utenti potranno avere le stesse possibilità di guadagno delle aziende commerciali.
Una domanda è lecita: Microsoft davvero potrà facilitare le possibilità di guadagno dei piccoli publisher e degli utenti attraverso la combinazione di licenze Creative Commons e DRM?
Certamente Microsoft può guadagnare di più da centinaia di milioni di utenti e piccoli publisher rispetto ad una quantità relativa di media company.
Una cosa è sicura: nel momento in cui tu dici in modo chiaro ad una persona a che cosa serve un software gli strumenti digital rights management possono essere percepiti nel loro valore reale e potenziale.
Scritto da Robin Good per MasterNewMedia.
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