I programmi e le applicazioni per il web sono cresciuti notevolmente e questa costante crescita ti dà molte opportunità per poter integrare tutte queste applicazioni in maniera intelligente.

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Ecco alcuni esempi:

• Alert


• Aggregazione di news RSS


• Mappe interattive


• Ricerche visuali


• Mixer di Musica


• Media players


• P2P file sharing


• Spazi di collaborazione

In ciascuna di queste applicazioni chi progetta la tecnologia per favorire l'esperienza dell'utente va ben oltre la creazione di una serie di bottoni e di menu. Questa nuova realtà guidata dalle nuove possibilità tecnologiche mostra come una grande quantità di informazioni possa essere inserita in un software, in un modo tale che fino a pochi anni fà non avremmo nemmeno potuto immaginare.

Chi progetta un software deve concentrarsi su ciò l'utente fà con il software.

Capire l'importanza di aiutare un compito, un'attività dell'utente, un' esperienza è un elemento fondamentale per sviluppare delle applicazioni internet utili e di successo. Questo è il compito e la responsabilità dell'Interaction Design, una disciplina di cui sentiremo parlare sempre più spesso nei prossimi anni, dal momento che darà la forma agli spazi virtuali nei quali raccoglieremo informazione e collaboreremo con gli altri.

"Insegnare a programmare centra con la progettazione di un software interattivo tanto quanto insegnare a scrivere centra con lo scrivere poesie

Quello di cui abbiamo bisogno nel campo del software è ciò che viene insegnato nelle scuole di cinema. La progettazione nel piccolo schermo ha molto a che fare con quella del grande schermo." (Laurel, 1990, p. 243)

Uno dei più influenti rappresentanti dell'Interaction Design è Nathan Shedroff, titolare di Vivid Studios e uno dei migliori interaction designer al mondo. Egli afferma:

L'interattività non ha niente a che fare con la navigazione non lineare o le animazioni sullo schermo.
L'interattività ha a che fare con quello che le persone fanno all'interno di un sito, quello a cui possono partecipare, ciò che il sito fà per indirizzare i loro bisogni, i loro interessi, obiettivi ed abilità." (citato in Fleming, 1998, p. 66)

L'interaction design, la progettazione dell'interazione, è l'arte di creare esperienze interessanti e convincenti per altri," (Shedroff, 1999)

Nel 1993, Debora Hix, e H. Rex Hartson della Virginia Tech hanno pubblicato un volume influente chiamato Developing User Interfaces (Sviluppando Intefacce Utente).
In esso hanno sostenuto che "Lo sviluppo delle interfacce utente deve essere integrato al processo di sviluppo dell'intero software, non deve essere un aggiunta o un pensiero a posteriori" (p. vii), e il libro presenta esempi di successo come la Apple e Microsoft.

Gli autori chiamano questa figura chiave "sviluppatore dell'interazione utente", una figura molto vicina a quello che in ambiente web viene chiamato "interaction designer". Nel più tradizionale ambiente di sviluppo software, questa persona è responsabile per lo sviluppo del contenuto, del comportamento e della rappresentazione del design dell'interazione.

Secondo questi autori, l'interaction designer è una figura professionale responsabile per:

• l'usabilità, incluse le performance e la soddisfazione dell'utente


• elementi fondamentali del design


• funzionalità


• sequenzialità nelle scelte dell'utente


• accesso al contenuto e all'informazione


• design della navigazione, come dovrebbero apparire i menù


• information design, come dovrebbero essere formattati i form


• interazione uomo-macchina, se usare il mouse o la trackball


• design dell'identità e come accrescere la consistenza all'interno dell'interfaccia


• specificazioni misurabili dell'usabilità


• valutazione della progettazione dell'interazione con l'utente e


• riprogettazione basata sull'analisi delle valutazioni delle interfacce da parte dell'utente

(Hartson and Hix, 1993, p. 9)

Alan Cooper è il padre fondatore dell'Interaction Design e forse il suo più grande sostenitore. Designer egli stesso e direttore della sua compagnia, Mr Cooper ha pubblicato diversi libri interessanti sull'argomento. Egli dice:

"C'è un conflitto di interessi nel mondo del software perchè chi lo costruisce è anche chi lo progetta.

Se un carpentiere costruisce delle case sarà sicuramente interessato costruirle ma non necessariamente a viverci. L'architetto, oltre ad essere preparato professionalmente per capire quello che va e quello che non va, è interessato a come la persona potrebbe vivere in quella casa. Un ruolo equivalente nel mondo del software non si è ancora sviluppato, sebbene molti gruppi stiano guardando a questo ruolo con gelosia.

Finalmente, vedremo una biforcazione nell'industria. I designer progetteranno il software, gli sviluppatori lo costruiranno.

Questo è considerato attualmente un lusso per coloro che sviluppano questi prodotti, che non hanno ancora realizzato i vantaggi fiscali e di marketing che verrebbero apportati." (Cooper, 1995, p. 23, 2f.)

5 anni fà, in un intervista con David Anderson di UIDesign circa il suo punto di vista sull'Interaction Design, Alan Cooper affermava:

"Quello che abbiamo imparato da lungo tempo è che sia i professionisti dell' Interazione Uomo-Macchina che i Visual Designer tendono spesso a tirare ad indovinare le cose.

Dicono: "Penso che così vada bene".

I professionisti dell' HCI ( Interazione Uomo-Macchina ) dovrebbero guardare a questo e dire "Le persone stanno avendo dei problemi con questa interazione. Penso che dovremmo migliorarla"

David Anderson stesso ha definito l'Interaction Design durante l'intervista in poche parole:

" Un buon Progetto di Interazione (Interation Design) ha molto a che fare con il ridurre quello che una persona deve ricordare, focalizzandosi su quello che è l'obiettivo, e su che cosa una persona riesce a fare a differenza di quello che fa una macchina

Lascia che la macchina faccia il lavoro duro per cui è stata progettata"

La stategia vincente è focalizzarsi su quello che gli utenti finali hanno bisogno e vogliono fare.. Ponendo maggiore attenzione ai compiti e ai bisogni dell'utente, i nuovi strumenti potranno unire all'abilità creative dell'uomo, il suo bisogno generalizzato di avere una tecnologia che faccia ciò che desidera che faccia.

Applicando un approccio diretto all'obiettivo, i risultati che possono essere ottenuti sono molto più efficaci. Perchè aggiustare le cose in seguito quando possono essere progettate correttamente sin dall'inizio.?

Non essere sciocco. Lavorare sul posizionamento migliore dell'informazione, sull'uso del colore e sul layout, tutti elementi importanti per la Progettazione dell'Informazione e dell'Interfaccia non ha niente a che vedere con l'Interaction Design.

L'Interaction Design si occupa dell'Architettura dell'Informazione.
Quali funzioni supporta. Quali le forme, le stanze, gli ingressi, i soffitti di "un appartamento web". Quali le infrastrutture. Quali i tipi di ascensore.

Gli Interaction designers stanno arrivando ed hanno intenzione di diventare gli architetti di questo nuovo spazio dove noi viviamo e lavoriamo.

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Articolo originale pubblicato da Robin Good il primo marzo del 2005.
http://www.masternewmedia.org/news/2005/03/01/interaction_design_meets_online_real.htm