Il Knowledge Management E La Gestione Del Know-How Aziendale
Se chiedete in giro o provate a comprenderlo troppo velocemente può confondervi: Il Knowlege Management è ancora una disciplina rivoluzionaria su che si occupa del modo in cui le organizzazioni potrebbero controllare meglio il loro "know-how" interno, esplicito e non-esplicito .
Ma poca gente l'ha studiato, lo capisce e, più raramente, lo mette in pratica.
Foto: Daniel V.
Anche quando si parla di tecnologie di knowledge Management, è difficile trovare gli strumenti specifici che appartengano chiaramente a questa categoria. È più il contesto in cui questi strumenti sono utilizzati, che può essere drammaticamente influente se i prodotti realizzati possono dare vita ad un sapere comune e riutilizzabile da parte di tutta l'organizzazione.
Prendiamo ad esempio l'Intranet organizzativo. Non dovrebbe essere un punto centrale del Knowledge Management di un'organizzazione moderna? Allora, perchè questo accade così raramente?
Dunque, al di là dei discorsi filosofici sulla vendita ed i benefici della gestione della conoscenza, che cosa realmente sta impedendo alle organizzazioni più progredite di approfittare maggiormente di questa grande quantità di informazioni e di tecnologie ?
Mantenere il potere.
La gente non desidera cambiare. Né è disposta a perdere le loro posizioni di controllo duramente guadagnate.
Questo è il vero nemico del Knowledge Management all'interno delle organizzazioni.
Le organizzazioni che capiscono completamente i benefici generali della gestione della conoscenza in termini di rendimento, competitività , efficienza e sinergia che ne derivano dal suo utilizzo, non hanno esitazione nell'abbracciare gradualmente le pratiche fondamentali di condivisione della conoscenza come attività di ampia collaborazione ed approcci di cooperazione attiva.
È soltanto in questo modo che le caratteristiche di una futura organizzione della conoscenza possono fiorire.
Al recente congresso del actkm a Canberra, le persone sono state incoraggiate a descrivere la qualità chiave per una futura organizzazione della conoscenza.
Ho usato la loro lista originale per elaborare la mia personale lista futura di caratteristiche per avere un punto di riferimento quando discuto di questi argomenti con alcuni dei miei collaboratori e clienti.
Ecco com'è l'organizzazione futura della conoscenza:
- è in condizioni ambientali coscienti e socialmente responsabili
- non deve giustificarsi
- usa la storia per spostare la prospettiva
- gli usi hanno un'importante ruolo educativo
- autorizza la gente ad assumersi le responsabilitÃ
- ha una struttura piatta
- non ha una direzione
- reinterpreta un modello dei costi e dei redditi per riflettere sull'importanza della condivisione delle informazioni
- tratta le informazioni come parte del capitale dell'organizzazione
- percepisce in maniera tangibile la conoscenza e le informazioni
- usa piani d'azione come strumento comunemente utilizzato per sviluppare strategie
- dà valore alle persone per la loro capacità di usare la conoscenza per realizzare i risultati
- consiglia la collaborazione con rispetto, senso del dovere e responsabilità reciproche
- ha luoghi di lavoro fisici e virtuali per sostenere il contesto del lavoro
- promuove e sostiene i gruppi d'auto-organizzazione
- abbraccia il valore di creativitÃ
- capisce che cosa è la collaborazione e come metterla in pratica (bene - in linea e non in linea)
- crede nella reciprocitÃ
- ha volontà di cambiare
- ha una passione per il successo ed il cambiamento
- utilizza ricompense e misurazioni di prestazioni basate sul team
- si trova dove ognuno ha tempo per divertirsi durante l'attività lavorativa
Che cosa aggiungereste?
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Ispirato da un messaggio originale via email di David Williams sulla lista di discussione di Yahoogroups sul Knowledge Management.
Articolo originale pubblicato da Robin Good in data 9 Dicembre 2004
http://www.masternewmedia.org/news/2004/12/09/od_principles_the_future_knowledge.htm
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