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22 novembre 2005

Proprietà Intellettuale: La Registrazione Dei Brevetti Sulle Idee Può Essere Il Tuo Nemico Più Grande

"I proprietari dei Grandi contenuti hanno deteminato, in queste ultime decadi, il regime della proprietà intellettuale.

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Photo credit: Chrononaut.org

Con un astuto lavoro di lobby, puntando su temi come il commercio mondiale, hanno spinto i governi a varare leggi così restrittive riguardo la proprietà intellettuale a tal punto che un ragazzino norvegese può essere condannato alla galera se scrive un programma per vedere i DVD sul proprio computer.

Siamo diventati pazzi. Le idea non sono le cose, le idee hanno maggior valore delle cose.

La proprietà intellettuale trattando le idee come le cose dà a queste un proprietario e la possibilità di essere commerciate, ma le idee sono idee e per questo possono essere copiate, modificate e migliorate.

Questo processo ci ha permesso di modificare il nostro mondo e costruire cose diverse. Se le nostre idee di proprietà intellettuale sono sbagliate, dobbiamo cambiarle, migliorarle a farle tornare al loro scopo originale."

 

"La differenza tra idea e cosa è ovvia.

Le cose possono avere un proprietario, le idee no.

Putroppo questa semplice distinzione sta cambiando e le idee hanno dei proprietari che possono decidere chi può usarle e in quali termini."

Il paesaggio intorno a noi sta cambiando attraverso queste leggi, e se finora non te sei accorto, ora ti sarà abbastanza chiaro nel momento in cui compri un CD, scarichi la musica, guardi videoclip e film, e usi i software.

"Idee come il one-click shopping, ottenere recensioni dai clienti o addirittura mettere pubblicità classificate su Internet sono sotto copyright, brevetti registrati, come dire che qualcuno ne è il proprietario, le prime sono di Amazon, la terza di Google e chiunque voglia utilizzarle deve pagare il proprietario.

L'altra settimana, Amazon si è garantita il brevetto sulle recensioni che un compratore fa delle cose che acquista.

BT ha provato ad avere il brevetto sull'hyperlink, Microsoft sta provando sull'XML, un modo di scrivere i file che è fondamentale per le operazioni del moderno businessa."

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Se pensi che questa sia una situazione valida solo per il business ti sbagli, anche le scienze sono sotto il giogo di questa strategia suicida.

"Il genoma umano e le droghe sono altri fronti della stessa guerra. Le idee vengono brevettate e divengono le principali risorse di un'azienda, soprattutto dove le cose hanno perso gran parte del loro valore, come nelle nazioni occidentali."

Ma la cosa peggiore è che alle piccole compagnie mancano i fondi, pochissimi le supportano perchè purtroppo chi è proprietario di un'idea condiziona le scelte degli investitori.

"I capitalisti USA ora rifiutano di investire in una compagnia fino a che non ha un brevetto nel proprio campo di business. Se questa pratica continuerà, l'effetto sul futuro sarà ovvio.

La prima compagnia in un determinato campo fallirà, ma se avrà datto abbastanza brevetti, strangolerà tutti i suoi successori.

I brevetti preparano il fallimento e rendono il successo ancora più difficile.

Se hai bisogno di un esempio che ti chiarisca l'idea sappi che Bill Gates ha fatto la sua fortuna in un mondo senza brevetti."

"I brevetti sul genoma non hanno rallentato la ricerca semplicemente perchè i ricercatori le ignorano.", la stessa cosa però non può essere detta per i software"...in parte perchè le leggi sono estremamente drastiche.

I direttori ed i membri di una compagnia condannata per infrazione al copyright triplicano i loro danni sia personalmente che a livello aziendale..

Le compagnie che infrangono i brevetti non possono essere vendute fino a che i proprietari del brevetto hanno questo potere di influenza.

Questo è successo la prima volta nel campo della musica

"Ci sono dei servizi di download musicale dove non puoi più ascoltare la musica che hai scaricato se ti disiscrivi.

La risposta più ovvia a questo sarebbe pagare con soldi protetti nello stesso modo che svaniscono nel momento della disiscrizione.

Nessuno accetterebbe il pagamento in questi termini naturalmente, ma allora perchè dovrebbe valere la cosa esattamente opposta ? "



Se sei una grande corporazione è il momento di capire che le questioni sui diritti digitali e la libera circolazione delle idee non devono essere lasciate sonlo ai giornalisti e agli studenti. Sono troppo importanti.

Devi iniziare a fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Non so se la giusta direzione sia supportare schemi di licenza come le Creative Commons, il Public Domain o se boicottare direttamente compratori di brevetti come Microsoft, Amazon o Google.

Come possono i singoli aprire una nuova strada ? In molti odiano Microsoft, ma la maggior parte ama Google, e probabilmente anche Amazon.

Questo perchè Google e Amazon rendono i loro servizi più utili ed aperti, anche se sotto sotto controllano totalmente i motori che li rendono possibili.

Questo è un danno per tutti noi.

Qual è la via d'uscita?

Leggi l'intero essay "Owning Ideas" sul Guardian.



Estratto da:
Owning ideas
The boom in the intellectual property market will not reap rewards for us all

scritto da Andrew Brown
pubblicato la prima volta Sabato 19 Novembre 2005
su The Guardian
Guardian Unlimited © Guardian Newspapers Limited 2005

 
 
 
 
 
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