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25 marzo 2006

Come La Pubblicità Contestuale Apre Nuove Vie Alla Distribuzione E Monetizzazione Dei Contenuti Web: iCopyright

Pubblicità contestuale online come nuova via per la ridistribuzione dei contenuti online. ? Leggi questo articolo di John Blossom su un nuovo modo di concepire il rapporto tra pubblicità su Internet e contenuti ridistribuibili legalmente.

"Il contenuto che passa da una persona all'altra può far guadagnare online sia i publisher che i pubblicitari."

I singoli e le istituzioni che acquistano diritti per ridistribuire contenuti con copyright sono in grado di sfruttare un nuovo modo di concepire il ciclo di vita dei contenuti.

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Photo credit: Aga & Miko Materne

Ma che dire di quelle milioni di persone che, preso il contenuto con copyright, lo girano via mail agli amici senza permettere ai publisher di guadagnarci e fare soldi con internet ?

La risposta a questo quesito è iCopyright, un servizio che permette a tutti di usare contenuti con copyright ma che contengono al loro interno pubblicità contestuali.

iCopyright permette a tutti di guadagnare con internet utilizzando la pubblicità online contestuale.

 

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Photo credit: iCopyright Conductor

Rivendere le licenze sui contenuti è sempre stata un'ulteriore fonte di monetizzazione per i publisher ma sicuramente poco sfruttata nonostante il potere del personal publishing che ha reso gli utenti i principali distributori di proprietà intellettuale.

La distribuzione di contenuto con copyright via mail o altri strumenti di personal publishing non viene ancora monetizzato al meglio e i publisher si concentrano sempre di più sulle strategie di protezione del copyright invece che su quelle di re-distribuzione che li farebbero guadagnare.

Da questa presa di coscienza nasce iCopyright che permette di aggiungere contextual ads (pubblicità contestuali) per re-distribuire contenuti.

In collaborazione con i più grandi network pubblicitari online iCopyright ha aggiunto pubblicità contestuali per offrire versioni libere di contenuti con copyright da re-distribuire. Quando l'utente clicca su uno dei link per avere l'intero articolo, ecco apparire una pagina tipo come questa.

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I publisher che partecipano a questo programma possono sfruttare tutti quei contenuti che o andavano persi venendo girati via mail dall'utente o non potevano essere letti poiché non accessibili o non re-distribuibili per il consumo.

Mike O'Donnell, fondatore e CEO di iCopyright, afferma che i publisher hanno risposto in maniera molto positiva a questa iniziativa e questo non sorprende data la sua potenzialità.

Ma quali sono le condizioni che permettono ad un publisher di ottenere la massima monetizzazione possibile da un contenuto ?

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Ecco qui alcuni suggerimenti:

  1. Permetti all'utente di usufruire subito dei contenuti.
    Molte media company sono concentrate nel bloccare i diritti sui contenuti attraverso DRM, licenze ecommerce ed altri tipi di controllo eliminando le potenzialità del partner chiave del processo di publishing: l'utente. Il publishing dovrebbe concentrarsi di più nello stabilire quali siano i migliori modi per creare e distribuire contenuti rilevanti. ri-concependo il ciclo di vita del contenuto.

  2. Guarda ai contesti che valutano il tuo contenuto come valido e raccomandabile.
    Mentre la distribuzione di massa del contenuto via siti Web, feed e canali elettronici regnerà per molti anni, si profila un modo complementare di guadagnare online tramite canali attivati e valutati dagli utenti. Siti come del.icio.us di Yahoo!, Digg di FM Publishing e Newsvine aiutano gli utenti a collaborare per identificare contenuti di qualità e rappresentano cicli di potenziale monetizzazione basati sul passa parola.
  3. Permetti agli utenti stessi di guadagnare online dalla re-distribuzione.
    Il sistema iCopyright di re-distribuzione supportata da pubblicità è valido, ma perchè non aiutare gli utenti guadagnare da questa re-distribuzione e re-contestualizzazione dei contenuti ? Servizi come Weed per la condivisione della musica già lo fanno. Dovrebbero essere costruiti sistemi in grado di premiare i partecipanti attivi .

    Si sono spese somme indescrivibili per promuovere portali Web per utenti specifici senza sfruttare la capacità di un utente di decodificare, scegliere e pubblicizzare lui stesso contenuti che ritiene di qualità e in linea con i propri desideri.

    Per tutti questi motivi i publisher dovrebbero guardare a iCopyright e al suo modo di usare le pubblicità contestuali per re-distribuire contenuti come un esempio da cui partire.

 
 
 
 
 
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