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29 maggio 2008

Motivare Il Tuo Team In Maniera Efficace: Il Metodo Turbocharger

Nei team di lavoro è molto facile perdere di vista gli obbiettivi importanti, sopratutto se si tratta di persone che collaborano online. Se il tuo team comincia a rimanere indietro, se si dimentica di quanto sia importante il proprio lavoro ai fini del progetto, allora è arrivato il momento di aiutare il tuo team a mantenere la concentrazione e ad aumentare i livelli di produttività grazie al metodo turbocharger.

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Photo credit: Jón Helgason

Ken Thompson, esperto di bioteaming e autore dell'innovativo Manifesto sulla collaborazione efficace, ci spiega in tre semplici passi le regole per avere un team sempre motivato:

  1. Riassumi i progressi del tuo team, portando alla luce le quattro aree più importanti.
  2. Se in qualcuna di queste quattro aree è cambiato qualcosa, se ci sono state grosse perdite, o addirittura cìè stato un vero e proprio fallimento, fai presente al tuo team le conseguenze, e cerca una soluzione attraverso lo scambio di idee.
  3. Elabora un piano per garantire il successo del progetto.

Ecco, questi sono i tre passi da seguire per poter cominciare ad applicare immediatamente il metodo turbocharger e guidare il tuo team verso un sicuro successo:

Introduzione di Patricia Mayo

 




Organizzare il Tuo Team Con il Metodo Turbocharger

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Photo credit: Piotr Bizior

di Ken Thompson

Ecco una tecnica semplice ma al tempo stesso brillante, che io chiamo I 4 fattori di stress in un team. E' utile per aiutare un team sotto pressione, e permette di evidenziare dei problemi che magari erano stati del tutto ignorati.




Primo Passo - Descrivi Brevemente il Tuo Progetto, Secondo le Quattro Dimensioni

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Photo credit: Matthew Parson

Descrivi brevemente il tuo progetto, sottolineando:

  1. La Timeline (Primo fattore di stress)
  2. Il Team (Secondo fattore di stress)
  3. Le Consegne Principali (Terzo fattore di stress)
  4. L'Importanza delle Consegne Alla Società (Quarto fattore di stress)

Se non riesci a farlo in tempi abbastanza rapidi, di sicuro c'è qualcosa che non funziona: neanche tu ti fideresti di una squadra sportiva se i giocatori prima di una partita importante non riuscissero neanche a mettersi d'accordo tra di loro.




Secondo Passo - Applica i Fattori di Stress in Ognuna Delle 4 Dimensioni

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Photo credit: Craig Jewell

La cosa migliore per il team, in questo esercizio, è far decidere ai voti l'azione da intraprendere; oppure lo farà il leader, come controllo interno.

Primo Fattore di Stress - il Tempo
Cosa faresti se il termine ultimo per una consegna venisse anticipato, magari da 6 a 3 mesi? Attieniti a una sola delle proposte d'azione.

Secondo Fattore di Stress - le Risorse
Cosa faresti di fronte a grossi tagli alle tue risorse, ad esempio se ogni membro del tuo team si rendesse disponibile solo per la metà del tempo? Attieniti a una sola delle proposte d'azione.

Terzo Fattore di Stress: le Quantità
Cosa faresti se raddoppiasse la quantità delle tue consegne, rispetto ai piani stabiliti? Attieniti a una sola delle proposte d'azione.

Quarto fattore di Stress: Le Conseguenze
Immagina infine che tutto andasse per il verso sbagliato: non riesci a rispettare le scadenze, le tue risorse sono limitate e la quantità delle consegne è troppo alta. La società chiude e tutti perdono il lavoro. Cosa faresti? Attieniti a una sola delle proposte d'azione.




Terzo Passo - Decidi Quali Fattori di Stress Applicare Subito

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Ora dai un'occhiata alle 4 azioni proposte, e per ciascuna di esse datti questae domanda:

"Esiste una ragione convincente per non farlo subito, considerata la situazione del mio team?"

Secondo la mia esperienza, i 4 fattori di stress porteranno ad azioni come queste:

  • Primo fattore di stress - Organizzi un incontro con i clienti, per conoscere le loro priorità, e per negoziare con loro.
  • Secondo fattore di stress - Pianifichi un breve incontro telefonico quotidiano, ma molto mirato, con i componenti del team.
  • Terzo fattore di stress - Parli singolarmente con ogni membro del team, in modo informale, per assicurarti che tutto sia chiaro, e che abbia la strada spianata per avere successo.
  • Quarto fattore di stress - Provvedi ad aiutare il team anche al di là del progetto immediato; non accettare un no come risposta.




Informazioni sull'Autore

Ken Thompson è un ricercatore, scrittore, e imprenditore che si occupa del mondo dei team di lavoro ad alte prestazioni, e del trasferimento delle "best practices" nella formazione dei team dal mondo biologico. Ha pubblicato un interessante documento dal titolo "The Bioteaming Manifesto" che illustra i principi di base della sua visione. Ken pubblica i suoi migliori articoli su Bioteams.com e ha un mini-sito dedicato alle tecniche di collaborazione. Negli ultimi 10 anni Ken si è occupato di reti aziendali virtuali e di team virtuali. Ken ha appena pubblicato un libro intitolato "Bioteams: High Performance Teams Based on Nature's Best Designs.', available on Amazon as well", disponibile per l'acquisto anche su Amazon.

 
 
 
 
 
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