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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


27 aprile 2006

Business Knowledge Management: Gli Strumenti Di Personal Knowledge Management Come Soluzioni Indispensabili Per Il Business Intelligence

Il knowledge management sta cambiando.

Il Personal knowledge management sta diventando parte integrante dell'ambiente di lavoro aziendale. I lavoratori sono sempre più motivati a pubblicare informazioni commerciali con la stessa facilità ed efficacia di un blogger.

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Photo credit: Dusan Jankovic

Il recente SIIA Brown Bag Lunch Series dedicato al personal knowledge management ha mostrato i tool principali al mondo in grado di implementare un publishing collaborativo tra individui e aziende per creare un'intelligenza collettiva in maniera rapida ed efficace.

In forma di wiki, blog, istant messaging o di altri modelli di publishing, il personal knowledge management è riuscito a portare i contenuti in azienda per attrarre le persone che desiderano condividere le informazioni in maniera efficace per il profitto e con la stessa facilità del Web. Quando chiunque all'interno di un'azienda potrebbe far parte di questo ambiente di publishing collaborativo, è il momento per i publisher di capire quale sarà il ruolo dei loro contenuti.
Che cos'è il personal knowledge management e perchè è importante ?

 

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Photo credit: Mikael Damkier

Bene, se fossi venuto alla SIIA Brown Bag Lunch Series che ho moderato la settimana scorsa al palazzo McGraw-Hill, sapresti che già ora, in ambienti collaborativi, le persone usano tecnologie di publishing flessibili e orientate all'utente per condividere intuizioni personali e collettive di business intelligence con i loro colleghi.

I Personal knowledge management, tool come weblog, wiki e sistemi di messaging stanno costruendo conoscenze accessibili e realizzando comunità di pari per realizzare un'intelligenza collettiva.

E' un trend che sta cambiando il publishing aziendale e anche il Web come lo noi conosciamo.

Mentre gli strumenti di personal knowledge management sono familiari a molti utenti Web, ora appaiono in una nuova luce se applicati ai bisogni delle imprese, a clienti e ai fornitori; presentano soprattutto nuove sfide per i publisher commerciali che desiderano inserire i loro contenuti all'interno dei giusti contesti del business odierno.

I tool di personal knowledge management permettono agli utenti di creare soluzioni per i loro flussi di lavoro personali sulla base dei loro bisogni e sono in grado di aggregare informazioni di valore per ottenere un mix di publishing centrato sull'utente.


Il personal knowledge management ha un obiettivo duplice: eliminare gli elementi tecnici che ostacolano tutti gli sforzi collaborativi e permettere ai professionisti appassionati di comunicare efficacemente con i loro pari attraverso strumenti di publishing flessibili e facili da usare.

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Per Bob Serr, CTO di Parlano, il personal knowledge management significa usare group messaging per trasformare i team e le imprese in persone che scambiano in tempo reale informazioni determinanti per le loro organizzazioni. In un mondo in cui le conversazioni sono determinanti per le decisioni di business, essere in grado di usare le conversazioni diviene un elemento chiave per la costruzione della conoscenza.




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Per Matthew Mahoney di Socialtext, significa usare gli wiki come tool chiave che utilizza contenuti da email, RSS feed, dispositivi mobili, per muoverli da isole personali di contenuto ad un ambiente in cui le persone possono collaborare per collegare insieme informazioni chiave e approfondimenti nella maniera più efficace possibile. Un piccolo contributo di un singolo diviene una somma impressionante di soluzioni che possono essere veicolate efficacemente attraverso i tool di publishing esistenti.



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Per Greg Lloyd, Presidente and Fondatore di Traction Software, il personal knowledge management significa usare strumenti di publishing in grado di fornire commenti di testo per attrarre conversazioni contestualizzate su argomenti critici e permettere ai team di categorizzare, filtrare, personalizzare e creare punti di vista collaborativi. Questi spazi forniscono sistemi di conoscenza "bottom-up" all'interno e oltre i confini delle più grandi organizzazioni.


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Per Ben Elowitz, CEO di Wetpaint.com, riguarda i contenuti e i tool che permettono alle persone con i propri sistemi di knowledge management di sviluppare dialoghi con altre persone. Wetpaint porta gli wiki nelle mani di tutti gli utenti grazie ad interfacce familiari che singoli ed imprese possono utilizzare per analizzare argomenti chiave attraverso un publishing collaborativo e divertente.

Questi strumenti di personal knowledge management non stanno più nella periferia delle maggiori organizzazioni, ma stanno iniziando a divenire fonti critiche di informazioni e comunicazione.

In alcuni casi soppiantano la distribuzione inefficiente e lo storage limitato delle email: in altri divengono complementari ai sistemi di file sharing, ai portali e agli strumenti di project management alla base delle infrastrutture tecnologiche IT di questi anni.

Gli strumenti di personal knowledge management stanno divenendo il centro propulsore di sforzi di publishing user-driven (guidato dall'utente) , un elemento fondamentale che aggiunge valore all'impresa.

Fare questo può essere complicato in un mondo in cui è difficile definire il concetto stesso di impresa.

Greg Lloyd ha ben evidenziato un report IBM sull'innovazione globale che mostra come le imprese stiano divenendo organizzazioni in cui i lavoratori integrano gli obiettivi collettivi con quelli individuali.

Gli strumenti di Personal knowledge management rappresentano un elemento chiave di questo movimento poiché permettono all'informazione e alle comunicazioni di scorrere rapidamente tra i team collaborativi con un bagaglio tecnico minimo, una volta che le tecnologie IT fondamentali sono state implementate.

I publisher odierni dovranno saper affrontare ed interagire con questo ambiente fluido di collaborazione online attraverso metodi di distribuzione e schemi di licenza efficaci.

Per molti il publishing collaborativo rimane ancora ancorato al concetto di file sharing illegale di musica, ma ora non abbiamo più a che fare con ragazzini ribelli, ma con professionisti qualificati che cercano di comunicare efficacemente con i loro tool di personal knowledge management.

Che stiano lavorando ad accordi miliardari oppure a grandiose scoperte scentifiche, i publisher individuali all'interno di grandi organizzazioni hanno bisogno di accellerare i loro sforzi per rendere i contenuti altamente rilevanti e accessibili alle imprese usando questi strumenti di collaborazione.

Saranno necessari nuovi modi di gestire le licenze, servizi che possono essere adattati ai bisogni dei publisher e dei fruitori, e metodi di pacchettizzazione e distribuzione dei contenuti in grado di integrare le informazioni prodotte dagli utenti.

Informazioni sull'autore

La carriera di John Blossom
si articoli in un'esperienza ventennale nel campo del marketing, della
ricerca, del product management e dei media, inclusi i maggiori
publisher e compagnie finanziarie. Mr. Blossom ha fondato Shore Communications Inc. nel 1997, specializzata in ricerche e consulenze di marketing strategico per publisher e consumatori di contenuti.

Content Industry Outlook 2006: Investing in Users

Se il 2005 è stato l'anno in cui si sono sviluppati nuovi nuovi modelli di business per i publisher e coloro che lavorano nell'ambito dei contenuti,
il 2006 è l'anno in cui questi nuovi modelli dovranno trovare
investimenti in infrastrutture e in nuovi modi di fare publishing e
marketing per adattare questi servizi al comportamento rivoluzionario
degli utenti. Quattro sono le aree chiave secondo Blossom. Puoi scaricare l'intero ShoreViews report sui temi più importanti che l'industria dei contenuti dovrà affrontare nel 2006.

 
 
 
 
 
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