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23 settembre 2010

Information Architecture: Come Rendere Più Facili Da Trovare I Contenuti Sul Tuo Sito Web - Parte 2

I principi dell'information architecture ti suggeriscono come aiutare i tuoi lettori a trovare contenuti rilevanti sul tuo sito. Se hai molti contenuti sul tuo sito Web ed il box di ricerca non è più sufficiente ai tuoi visitatori per trovare i contenuti che cercano, come puoi renderli più accessibili?

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Photo credit: Ndul

Seguendo i principi dell'information architecture puoi sviluppare una strategia di organizzazione e di navigazione dei contenuti che permetta ai tuoi lettori di individuare facilmente ciò che cercano ed avere allo stesso tempo un'esperienza utente ricca e piacevole.

Per esempio, puoi aiutare l'utente a trovare ciò che cerca attraverso delle mappe visive del sito o raggruppando visivamente i risultati di ricerca. Questi tipi di pagine risultano più efficaci delle pagine dei motori di ricerca, lineari e composte maggiormente da testo.

Le informazioni che offri sono esattamente le stesse, ma è il modo di presentarle, organizzarle e collegarle al tuo sistema di navigazione che rende questi due tipi di esperienza utente molto diversi tra loro.

Questa sfida è stata affrontata da Stefano De Caro, Nicoletta Di Blas e Luigi Spagnolo, un team di architetti dell'informazione. E' stato chiesto loro di progettare un sistema di navigazione dei contenuti capace di gestire la grande quantità di dati degli archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano.

Avendo superato questa sfida, il team ha deciso di spiegare ed illustrare la loro affascinante ricerca e la loro strategia progettazione dei contenuti. Il loro obiettivo è aiutarti ad utilizzare efficacemente i principi dell'information architecture per strutturare i contenuti del tuo sito Web, rendendoli facilmente ricercabili e visivamente accattivanti per i tuoi lettori.

Mentre nella Parte 1 di questo report hanno parlato della teoria per progettare un sito Web culturale di grandi dimensioni, in questa seconda seconda parte ti spiegano quali sono i passaggi da seguire per organizzare e presentare le informazioni in modo semplice e coinvolgente, senza sovraccaricare di nozioni i tuoi lettori.

Questa è la Parte 2 - Information Architecture: Come Rendere Più Facili Da Trovare I Contenuti Sul Tuo Sito Web (Parte 1)

 

 

Alla Ricerca di Nuovi Modi di Progettare Grandi Siti Web Culturali

di Stefano De Caro, Nicoletta Di Blas e Luigi Spagnolo



Information Architecture All'Opera

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Fig 1: Le strategie di progettazione SEE-IA soddisfano i requisiti fondamentali dell'esperienza utente.

La ricercabilità e la scoperta fortuita dei contenuti, l'esplorazione ludica, il branding, la forza comunicativa e l'usabilità sono i esigenze fondamentali di un sito Web (Figura 1).

Per affrontare questa sfida, abbiamo introdotto la SEE-IA (SEarch-Enhanced Information Architecture - pronunciato "see ya"), vale a dire un insieme di strategie di progettazione interattive e basate sulle RIA che sfruttano modelli di ricerca già esistenti, come ad esempio la ricerca sfaccettata, e si integrano perfettamente con l'information architecture, per soddisfare requisiti importanti al fine di migliorare l'esperienza utente in vaste applicazioni Web con molto contenuto (vedi Figura 1).

La combinazione di meccanismi di ricerca e information architecture è già stata sfruttata quasi esclusivamente per le biblioteche digitali, archivi e casi simili, in cui il recupero delle informazioni è l'esperienza principale dell'utente, perciò la ricercabilità dei contenuti è il requisito principale da soddisfare.

La novità introdotta dalla SEE-IA è la fusione della ricerca sfaccettata (permessa dalle RIA) con l'information architecture, supportando non solo la ricercabilità (vedi gli obiettivi 2 e 3), ma anche la serendipità (obiettivo 4), la comprensione "a colpo d'occhio" (obiettivo 1) e l'esplorazione ludica (obiettivo 7).

Sono state anche proposte strategie per comunicare correttamente il contenuto introduttivo di un insieme di informazioni (obiettivo 5) e per potenziare le attività di branding e la comunicazione (obiettivo 8).




1. Semplifica la Gerarchia Dei Contenuti

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I primi passaggi di un progetto SEE-IA sono gli stessi dell'information architecture "tradizionale".

Invece di addentrarsi nei livelli gerarchici più profondi, il designer si ferma in superficie, concentrandosi su:

  • I problemi di comunicazione (la scelta delle sfaccettature rilevanti e la raccolta di elementi omogenei o eterogenei che potrebbero essere ricercati, per esempio la ricerca "centri culturali" comprende i musei ed i siti archeologici),
  • la visualizzazione delle sfaccettature (ad esempio, le tag cloud) e
  • i risultati di ricerca (mappe interattive).

L'idea è che la gerarchia del sito Web può essere semplificata progettando in un primo momento i livelli superficiali (corrispondenti alle sezioni principali) e delegando la creazione e la personalizzazione dei livelli più profondi (il gruppo di argomenti) ai meccanismi di ricerca.

Come già accennato nella prima parte, la ricerca sfaccettata permette di simulare le strutture degli accessi dinamici.

L'utente vuole trovare musei in Italia meridionale che riguardano la civiltà della Magna Grecia (le colonie greche italiane)? Nessun problema.

  1. Seleziona "musei" come "tipologia di centro culturale",
  2. Seleziona "Sud Italia" come caratteristica geografica e
  3. Seleziona "Magna Grecia" come caratteristica culturale (in modo che vengano mostrate per esempio le principali civiltà e periodi della storia italiana).
  4. Se la "soprintendenze" (sedi locali del Ministero) è rilevante per la ricerca, può selezionare "centro culturale" ed alla fine otterrà un elenco personalizzato (figura 4).

L'utente può selezionare le sfaccettature precedenti nell'ordine che desidera, ottenendo risultati in modo rapido dopo ogni ricerca.

Questi risultati si rivelano suggerimenti per la navigazione che favoriscono l'interazione come... in un dialogo!

In questo modo sono agevolate l'esplorazione ludica, la scoperta fortuita e la ricerca di qualcosa di specifico.

 



2. Visualizzare la Ricerca

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E' essenziale una visualizzazione efficace delle sfaccettature e dei risultati per permettere all'utente il riconoscimento "a colpo d'occhio".

Noi proponiamo di utilizzare le tag cloud per visualizzare i valori delle sfaccettature e di utilizzare mappe ed elenchi interattivi per visualizzare i risultati.




2.1 Le Tag Cloud

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I valori che appartengono a sfaccettature particolarmente rilevanti possono essere visualizzati in tag cloud, dove la dimensione del termine è proporzionale alla sua rilevanza.

Inoltre, la dimensione dei termini varia man mano che l'interazione va avanti e vengono fatte nuove scelte (vedi la figura 3).

 



2.2 Le Mappe Interattive

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Fig 2: La mappa interattiva offre all'utente la possibilità di scegliere il tipo di luogo (musei, soprintendenze o siti archeologici: (B), l'area geografica (C) ed il periodo culturale (D). I risultati sono cerchiati sulla mappa (A), il colore e la grandezza di ogni punto indicano "a colpo d'occhio" il tipo di luogo ed i più rilevanti per l'utente.

Una scelta per migliorare la comprensione "a colpo d'occhio" di un sito Web e la sua forza comunicativa, potrebbe essere utilizzare delle mappe in cui i risultati vengono visualizzati geograficamente.

Invece di unire la locazione agli oggetti (che si tradurrebbe in un disastro se le voci fossero troppe e vicine come posizione), i risultati sono mostrati grazie a marcatori che si differenziano per dimensione e colore.

Nel nostro caso studio si possono esplorare tre tipi di luoghi (musei, soprintendenze e siti archeologici). Ciascuno di questi è mostrato con un indicatore (un cerchio) di colore diverso.

Inoltre, la dimensione del cerchio corrisponde al numero dei risultati ottenuti (che è anche chiaramente indicato da un numero al centro dello stesso cerchio - vedi figura 2).

I risultati della ''ricerca sfaccettata" possono essere visualizzati in più di un modo, così da migliorarne la ricercabilità.

Per esempio, nel nostro caso è possibile ingrandire un'area geografica indicata tra i risultati (mostrandone i risultati raggruppati per regioni, province ed ubicazione esatta).

 



2.3 Elenchi Interattivi

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Fig 4: I musei e le "soprintendenze" che hanno a che fare con la "Magna Grecia" nell'Italia meridionale. Sono mostrati: un elenco interattivo (A) con informazioni introduttive (B), un tooltip interattivo (C) e una cronologia di ricerca (D).

Gli elenchi tradizionali con una sequenza di voci sono un'altra possibilità (figura 4).

L'utente può ordinare e raggruppare gli oggetti in base alle stesse voci nella ricerca sfaccettata.

 



2.4 Gruppi di Elementi

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I gruppi di elementi come "i musei ed i siti archeologici della Magna Grecia nel Sud Italia", possono suggerire agli utenti dove trovare informazioni pertinenti a ciò che cercano.

Un semplice elenco di elementi spesso non è sufficiente.

Di solito l'information architecture "tradizionale" fornisce un'introduzione significativa che spiega per esempio, cosa è la Magna Grecia.

Un motore di ricerca "tradizionale" potrebbe invece offrire un semplice elenco di elementi (si spera opportunamente classificato), facendogli dare un senso dall'utente: i gruppi di elementi creati dinamicamente, come un elenco di risultati di ricerca, potrebbero essere rilevanti, ma potrebbero anche disorientare, se non adeguatamente introdotti.

Dato che è ovviamente impossibile pianificare in anticipo un'introduzione pensata specificamente per un gruppo di argomenti creato dinamicamente, suggeriamo di associare un breve testo esplicativo (ed un'immagine) al valore di ogni singola sfaccettatura.

Questo testo può essere utilizzato come suggerimento, prima che venga fatta una selezione (vedi figura 4-C) e come testo introduttivo, dopo che la selezione è compiuta (Figura 4-B); sebbene non specificamente pensata, la combinazione delle spiegazioni dei singoli termini può essere usata come una sorta di testo introduttivo, che potrebbe aiutare molto gli utenti a dare un senso alla loro esperienza di navigazione.

Infine, se alcuni gruppi di argomenti sono risultati rilevanti in base alle statistiche di utilizzo del sito Web o se sono stati ritenuti interessanti dai loro curatori, potrebbero essere pianificati anticipatamente ed avere testi introduttivi ad hoc.

Una combinazione tra meccanismi di ricerca (in parte pianificati anticipatamente) ed information architecture darà i suoi risultati nel tempo.

 



3. Concentrati Sul Contesto e Sull'Orientamento

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Una volta che gli utenti individuano un insieme di elementi, per esempio, "musei e siti archeologici, sulla Magna Grecia nel Sud Italia", potrebbero svolgere una serie di azioni:

  • Scorrere l'indice degli articoli,
  • selezionare una voce e guardarne i dettagli,
  • andare alla voce successiva (tramite la navigazione guidata),
  • navigare da un elemento correlato all'altro (la navigazione ipertestuale),
  • tornare all'indice per selezionare un altro elemento, ecc.

Per agevolare queste attività, il contesto e l'orientamento sono fondamentali.

Una information architecture tradizionale ben progettata risulta un ottimo mezzo per far questo, i motori di ricerca in generale non lo sono.

Nella SEE-IA i gruppi di elementi generati dinamicamente sono "cittadini di prima classe". Possono essere consultati grazie a interfacce ricche di elementi, come finestre modali e modelli di navigazione consolidati (come l'indicizzazione e la navigazione guidata: Vedi Bolchini e Paolini, 2006), in modo che:

  • Il passaggio tra i due tipi di navigazione è naturale e
  • l'orientamento è garantito, cioè gli utenti sono consapevoli dello stato corrente della loro navigazione.

Può essere introdotta una cronologia di ricerca (come mostrato nella figura 4-D) per permettere all'utente di tornare alle fasi precedenti dell'esplorazione, elencando le ricerche come link e partendo dalla più recente.

Le impostazioni generate dinamicamente possono diventare "indici temporanei", validi solo nella sessione corrente dell'utente, o possono essere salvate, diventando una caratteristica stabile di una versione personalizzata del sito Web (a disposizione degli utenti che le hanno create).

Per quanto riguarda i link e la navigazione ipertestuale, non vi è alcuna differenza tra i gruppi di elementi predefiniti e quelli creati dinamicamente.

L'information architecture personalizzata è ciò che stiamo cercando di ottenere e quello che è fornito da questa applicazione.

 





I Pro Dell'Information Architecture

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Fig 3: Visita archeologica (Musei e Soprintendenze) in Italia. Il nord Italia (A) con i Romani, che sono stati la civiltà più importante ed il Sud Italia (B), dove la Magna Grecia e la cultura degli Italici risaltano per importanza.

I benefici per l'utente sono:

  • Ricercabilità: gli utenti esperti possono facilmente individuare i luoghi (ad esempio musei), l'area geografica ed i periodi culturali (ad esempio quello degli italici) che stanno cercando.
  • Serendipità: gli utenti inesperti possono scoprire periodi culturali a loro sconosciuti, o luoghi di un periodo storico importanti (come il periodo degli etruschi').
  • Comprensione "a colpo d'occhio": gli utenti (qualunque sia il loro livello di conoscenze) possono immediatamente capire come sono distribuiti i luoghi (di diverso tipo) in Italia e quali sono le loro caratteristiche.
  • Branding e forza comunicativa: gli utenti ricevono un messaggio, cioè la ricchezza e la vasta distribuzione del patrimonio archeologico d'Italia (uno degli obiettivi di "branding" previsti dal nostro caso studio).
  • Scoperta ludica: sia gli utenti esperti, sia quelli inesperti probabilmente "giocano" con questa interfaccia accattivante per scoprire informazioni culturali.

Inoltre, c'è un notevole effetto educativo: gli utenti acquisiscono conoscenze non solo da contenuti predefiniti, ma anche dall'interazione dinamica.

Ad esempio, se gli utenti scelgono l'area del nord Italia, i "romani" sono la civiltà più importante, mentre quella italica è scarsamente rappresentata (Figura 3-A).

Selezionando l'area meridionale, la "Magna Grecia" e la civiltà "italica" risultano le più rilevanti (Figura 3-B).

Se osservano le culture del nord Italia, potrebbero essere sorpresi dallo scoprire che i celti sono stati lì. Questa è una parte di informazione che non ottengono attraverso la lettura di un testo, ma piuttosto giocando ed interagendo con l'applicazione.

"Imparare facendo" in modo fortuito, che è tipico di giochi (Gee, 2005), è in questo modo supportato.

Naturalmente, un prerequisito fondamentale per l'esplorazione ludica è un'interfaccia veloce e reattiva: ecco perché l'utilizzo delle RIA è "obbligatorio".

 





I Contro Dell'Information Architecture

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Dopo aver illustrato l'impatto positivo della metodologia SEE-IA sull'esperienza dell'utente, adesso ci concentriamo sulla fattibilità e l'affidabilità dell'utilizzo di applicazioni online.

I siti Web di nuova generazione possono essere arricchiti utilizzando ed ampliando i servizi affidabili esistenti, ad esempio i sistemi di gestione dei contenuti open source o privati, come abbiamo fatto per il nostro caso studio in cui abbiamo impiegato EzPublish 4.0, un CMS open source, con le personalizzazioni appropriate.

I framework di AJAX e gli strumenti open source leggeri come Simile Exhibit, possono essere un buon punto di partenza per implementare la ricerca sfaccettata e le visualizzazioni interattive.

I server di ricerca come Apache Solr possono garantire un'elevata scalabilità, permettendo la ricerca sfaccettata di migliaia di oggetti contemporaneamente.

La grande flessibilità della SEE-IA la rende adatta non solo alle nuove applicazioni Web "progettate da zero", ma anche ai siti esistenti, penalizzati da un'organizzazione gerarchica troppo rigida e complessa .

E' possibile applicare la strategia di progettazione SEE-IA per semplificare la gerarchia globale di un sito, riducendone il numero di livelli e riutilizzando i metadati provenienti dai criteri di classificazione esistenti (ed anche metadati aggiuntivi, se necessario) per creare una struttura di navigazione dinamica e multi-sfaccettata.

Le soluzioni che si basano sulle RIA come parti fondamentali dell' information architecture, garantiranno una comprensione più profonda e "a colpo d'occhio", l'impatto comunicativo ed il coinvolgimento degli utenti.

 





Conclusioni

In questo lavoro abbiamo discusso della creazione di una nuova generazione di grandi siti Web caratterizzati dall'intensa quantità di contenuti, abbinando le information architecture "tradizionali" progettate (offrendo una solida organizzazione, una navigazione potente, orientamento contestuale, ecc) a caratteristiche fornite da modelli di ricerca ed interfacce avanzate.

I vantaggi principali per gli utenti sono poter individuare con facilità ciò che stanno cercando e soprattutto poter essere coinvolti in un'esperienza ricca ed educativa, in cui "l'apprendimento" non avviene solo da testi, ma anche dalla stessa interazione.

La SEE-IA semplifica notevolmente il problema della progettazione di architetture di informazioni complesse a designer e sviluppatori, e gli permette di concentrarsi direttamente su problemi di comunicazione / culturali.

La ricerca futura prenderà in considerazione i seguenti aspetti:

  • L'integrazione di altri modelli di ricerca già esistenti, come suggerimenti durante la digitazione in una casella di ricerca.
  • Una combinazione mutevole di valori diversi in unione o disunione, a seconda del contesto: mentre in alcuni casi l'unione è preferibile (per esempio "ricerca di musei che offrono opere d'arte sia greche e sia romane"), in altri la disunione è più adatta (per esempio "ricerca di musei presenti in Italia o in Svizzera").
  • Le strutture dinamiche di transizione ed altri modelli avanzati di ricerca semantica basati su relazioni semantiche, consentono agli utenti di esplorare in modo dinamico i contenuti correlati (anche gruppi di contenuti): ad esempio, dalla lista dei musei nel nord Italia, all'elenco delle statue di bronzo romane nella stessa zona.
  • La personalizzazione degli strumenti di visualizzazione come le tag cloud, permettono agli utenti di decidere quali aspetti desiderano visualizzare.
  • L'applicazione della SEE-IA in altri contesti come il Web sociale; stiamo lavorando attualmente a filtri interattivi di discussione su un "racconto" culturale per il Museo Cantonale di Lugano.




Fine della Parte 2 - Parte 1




Informazioni su Stefano De Caro

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Stefano De Caro è Direttore Generale dell'Antichità all'interno del Ministero Italiano della Cultura ed è anche docente universitario, ricercatore archeologico e scrittore per diverse riviste scientifiche nel settore cultura. De Caro è stato premiato con riconoscimenti onorifici dallo stato Italiano e da quello Francese per i sui meriti culturali.



Informazioni su Nicoletta Di Blas

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Nicoletta Di Blas è ricercatrice presso il Dipartimento di Informatica ed Elettronica del Politecnico di Milano. Attualmente insegna Teoria della Comunicazione al Politecnico di Milano (campus di Como) e Comunicazione per i Beni Culturali all'Università di Lugano (Svizzera) ed al master TEC-CH (Technology-Enhanced Communication for Cultural Heritage).



Informazioni su Luigi Spagnolo

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Luigi Spagnolo ha seguito un Master in Ingegneria Informatica per la Comunicazione presso il Politecnico di Milano, laureandosi con lode nel 2008. Dal 2009 è un dottore di ricerca in informatica al Politecnico di Milano. Lavora all' HOC-lab of the Dipartimento di Infromatica ed Elettronica al Politecnico di Milano, collaborando alla progettazione ed allo sviluppo del nuovo sito della Direzione Generale per l'Antichità del Ministero Italiano e ad altri progetti sul Web.




Photo credits:
Le Tag Cloud - Bill Lindmeier
1. Semplifica la Gerarchia Dei Contenuti - Clipart
2.4 Gruppi di Elementi - picpics
3. Concentrati Sul Contesto e Sull'Orientamento - Sgame

 

 
 
 
 
 
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