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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


2 aprile 2008

Guadagnare Con Un Blog: Intervista A Robin Good

Come si fa a guadagnare con un blog e poter così essere a tutti gli effetti editori indipendenti online? Bisogna per forza sacrificarsi a stare svegli negli orari più improbabili per scovare la notizia del giorno prima che lo facciano gli altri o c'è un modo per differenziarsi e concentrarsi su argomento di nicchia? AdSense è veramente l'unico modo di monetizzare i contenuti di un blog?

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Robin Good ha deciso di rispondere a tutte queste domande in un video "on the road". L'occasione è stata offerta dalle domande poste da Nik Lamux, giovane blogger che vuole guadagnare con il blog abbastanza da rendersi economicamente indipendente. Nik ha chiesto a Robin dei consigli per scegliere la strada giusta. Se dopo aver visto il video, hai voglia di chiedere qualche dritta a Robin Good, i commenti sono aperti: il prossimo video potrebbe essere proprio la risposta alle tue domande.

Ecco cosa Robin ti consiglia di fare per diventare blogger professionista e guadagnare con il tuo blog:

 




Intervista a Robin Good: Guadagni e successo online, ecco le risposte alle mie 7 domande

di Nik Lamux



Nik Lamux: Se dovessi ricominciare da zero la tua carriera da editore indipendente, quale sarebbe la prima mossa che faresti per creare il Robin Good di oggi?



Robin Good: La prima mossa che farei sarebbe fermarmi un attimo e cominciare a pensare dove voglio andare e dove voglio arrivare. Comincerei a pensare a che tipo di percorso voglio costruire: un personaggio, un branding, un look, un tema, un modo di scrivere, insomma cercherei di capire quali potenzialità voglio sfruttare per sfondare come editore indipendente.

Le strade sono innumerevoli, tantissime, le più svariate, quindi il mio consiglio è essenzialmente quello di ponderare bene le scelte e di delineare in maniera precisa il percorso da seguire prima di partire per questa avventura, magari parlandone anche con altre persone.




Nik Lamux: Cosa ti ha spinto a credere fortemente in AdSense e a investire tempo, denaro e passione in questa grande risorsa? Perché proprio Google AdSense e non altre opzioni di guadagno?



Robin Good: a dirti la verità è stato soprattutto un consiglio che è venuto da alcuni amici. AdSense aveva aperto da poco e io ero assolutamente contrario a usare qualsiasi forma di pubblicità sul mio sito quindi, per quanto assurdo ti possa sembrare, mi hanno dovuto convincere a inserire la pubblicità perché io ero assolutamente contrario, mi stava antipatica! Poi scoprendo i benefici che mi poteva portare, vedendo che era contestuale, rilevante e che dava delle informazioni utili, ho cambiato idea riguardo ad AdSense.

Altre opzioni di guadagno? Certo che ne ho provate altre prima di AdSense, e continuo a provarne ancora di nuove, purtroppo però molte di queste alternative non hanno dato i frutti sperati. Forse c'è stato un periodo nel quale AdSense l'ha fatta un po' da padrone ma, nel bene e nel male, ho sempre cercato di coltivare altre strade di revenue.

All'inizio usavo soprattutto Amazon, che ancora oggi offre tantissime possibilità di guadagno, molti widgets e tantissime soluzioni per monetizzare il tuo sito.

Poi ho pubblicato una serie di ebook. Nei primi due anni ne ho pubblicati quattro o cinque, alcuni di questi sono finiti su Amazon, altri li ho promossi attraverso il mio sito Web vendendoli, alcuni a prezzi bassi e altri a prezzi piuttosto alti, e quindi ho cercato di monetizzare anche attraverso questa strada.

E poi le sponsorizzazioni, le pubblicità dirette e la pubblicità self-service grazie a Blogads, che funziona bene solo su alcuni tipi di siti Web, ma comunque...è importante che le possibilità di monetizzazione non si concentrino solo su AdSense. Quelle di cui ho parlato sono alcune delle soluzioni che ho utilizzato.




Nik Lamux: C'è qualcos'altro oltre ad AdSense che ti permette di tenere in piedi la tua redazione?



Robin Good: Attualmente le entrate di Robin Good sono determinate, oltre che da AdSense, anche da sponsor diretti, prodotti, società o compagnie che mi scrivono e dicono : "Voglio avere una pubblicità sul tuo sito, quanto costa?" . Allora intavoliamo una trattativa, li faccio provare, gli offro degli spazi gratuiti, proviamo una soluzione ottimale, facciamo una specie di contratto e dico loro: "Ecco per X mesi costa X soldi, per altri X mesi costa altri X soldi, se mi paghi anticipato costa di meno".

Questa è una soluzione, le altre sono: Blogads.com, un servizio self-service, come AdBrite o altri, che ti consente di vendere la pubblicità direttamente sul tuo sito e permette a chi desidera pubblicizzare qualcosa di poter creare una campagna, gestirla e pagarla, senza intermediari. Direi che queste soluzioni insieme a qualche altro tipo di sponsorizzazione, insieme alle entrate di Amazon e insieme a qualcun'altra di cui mi sto sicuramente dimenticando, sono le attuali entrate che ci stiamo concedendo.

Anzi, ti voglio dire che sto vagliando per la prima volta la possibilità di utilizzare una concessionaria di pubblicità, perché potrebbe essere un ulteriore canale di entrate che ci fa bene.




Nik Lamux: Il problema per noi, piccoli editori, è spesso dato dalla convinzione che in rete ormai non ci sia nulla da scoprire in quanto è già stato detto tutto. Spesso ci chiediamo: "e adesso che cosa pubblico? Questo è stato già detto...ufff!". Cosa devo inventarmi per essere originale e avere l'esclusiva nell'immenso abisso di informazioni presenti in rete? Cosa consigli a chi viene afflitto da questi pensieri ogni giorno?



Robin Good: Credo che per poter essere originali bisogna riuscire a dar retta solo alle cose che ti interessano realmente e che ti colpiscono...fregatene se ne stanno parlando in centomila o nessuno.

Cerca di trovare delle sorgenti che siano particolarmente interessanti e che non siano inflazionate dalle solite notizie che vogliono leggere tutti quanti, in più cerca di dare anche il tuo apporto personale. Passare solo per quello che ha ricevuto una notizia e la fa conoscere agli altri, può rivelarsi interessante fino a un certo punto. Certo, non devi mancare se esce una notizia importante, ma se tu riuscissi a creare un filone in cui vai più a fondo nelle notizie, analizzi le cose, ti poni delle domande o fai delle critiche, invogli chi legge l'articolo a fare delle domande..allora riuscirai sicuramente ad andare verso direzioni più interessanti.

Oppure cerca di trovare dei temi diversi da quelli di tutti gli altri. In buona sostanza se smettessi di fare solo la copertura delle ultime notizie tecnologiche forse potresti trovare il tempo per fare un pò di differenziazione, ma finché ti vuoi dedicare alle stesse cose che fanno tutti e stai sempre lì a pensare: "Qual'è l'ultima notizia uscita? Qual'è l'ultima novità sul web?"..beh sappi che lo fanno tutti, quindi per te sarà difficile differenziarti.

Quindi scegli un tema ben preciso e usa il tuo blog o il tuo sito web per dare fuoco ad una tua opera, ad un tuo progetto, ad un tuo interesse, ad un particolare campo del business o dell'intrattenimento e cerca di seguire sempre quello. Se hai altri interessi apri altri siti, ma mantienili il più a fuoco possibile.




Nik Lamux: Un piccolo editore che, considerata la sua età, sta emergendo velocemente ed è già a buon punto è Salvatore Aranzulla. Oggi il suo blog fa parte della sezione "Computer e internet" di Alice-Virgilio. Non usa più AdSense che fino ad oggi gli faceva guadagnare tanti soldini. Secondo te quale è stata la sua arma vincente? Ha sbagliato a lasciare AdSense e a intraprendere questa nuova strada?



Robin Good: La sua arma vincente è stata quella di fare un lavoro ben organizzato, di pensare a quello che voleva fare, di non agire d' impulso e di decidere di creare un business da quest'attività. Quindi ha deciso di scrivere degli articoli di qualità, di pianificarli, e di non stressarsi a stare li tutti i giorni a dire: "E ora che pubblico?".

No, lui li decide prima, li pianifica, stabilisce quali sono gli argomenti che gli interessano, si raduna con i suoi amici , stabiliscono delle idee, fanno una scaletta delle cose da preparare e scrivono per due tre giorni per avere un bel numero di articoli a disposizione per un mese intero. Fa bene questo lavoro, osserva gli altri, studia, se ne frega delle classifiche, se ne frega se parlano di lui, se lo linkano o no, cerca di fare il suo lavoro in maniera puntuale, cercando di offrire un servizio utile agli altri. Questa è la sua carta vincente.

Credo che non abbia sbagliato ad abbandonare AdSense perché un ragazzo dell'età di Salvatore ha tutto il diritto di provare, di testare nuovi sentieri e di verificare sulla sua pelle i pro e i contro delle sue scelte. Io ho cercato di farlo ragionare su quali potrebbero essere i contro di questa scelta, l'ho spinto a domandarsi dove potrebbe trovarsi da qui a un anno e se le cose a cui sta rinunciando ora per questa avventura imprenditoriale fossero vantaggiose o meno.

Penso che probabilmente Salvatore abbia ragione ad aver fatto questa scelta. Sta abbandonando sicuramente una serie di opportunità, ma è anche vero che, dato che lui va ancora a scuola, lavorando con questo partner può avere una certa libertà e può continuare a fare questo lavoro senza dover preoccuparsi o stressarsi più di tanto. Confermo quindi che ha fatto bene a dar retta al suo istinto e farà altrettanto bene a rifarsi questa domanda e a raccontarci com'è andata fra sei o nove mesi.




Nik Lamux: Robin conosci degli strumenti ( Keywordtoolexternal e filtro concorrenza esclusi ) che riescano a farci capire in modo chiaro quali annunci pagano poco e come toglierli dal nostro sito?



Robin Good: Purtroppo non conosco uno strumento del genere, anzi se c'è l'hai tu per favore fammelo sapere. Quando vedo delle pubblicità che non c'entrano nulla con il mio sito, le spazzo via rapidamente, me le segno e le butto dentro al filtro per farle uscire, quindi non so suggerirti un metodo migliore di questo. Cerco di segare fuori il più possibile tutte quelle pubblicità che appaiano irrilevanti sul mio sito, non riesco a beccarle tutte, ma ne becco un buon numero.




Nik Lamux: Robin lasciaci con un consiglio da Grande! Se uno di noi piccoli editori fosse tuo figlio e dovessi dargli dei consigli per continuare il tuo lavoro, per prendere un giorno il tuo posto, cosa gli consiglieresti di fare per continuare ad avere successo senza intoppi nell' "Impero Good"?



Robin Good: Se ci fosse mio figlio qui davanti a me gli consiglierei prima di tutto investire la maggior parte del suo tempo a cantare, a cantare canzoni in inglese, in modo da imparare questa lingua decisiva così come parla l'Italiano. Questa è la primissima cosa.

Poi gli direi di imparare a maneggiare questi strumenti, di darsi da fare nello scrivere e nel familiarizzare con queste nuove tecnologie e di fare altre cose che non siano prettamente legate al fare un sito per farsi conoscere o per fare soldi.

Gli direi che deve essere il primo a voler esplorare questi nuovi strumenti, senza preoccuparsi di fare bene o di fare male, perché se sta solo a guardare sarà difficile per lui imparare a conoscerli bene, quindi gli direi: "Esplora, non stare sempre lì a fare le cose ufficiali, creati un campo di allenamento dove puoi provare tante cose diverse, dove puoi sperimentare, dove puoi imparare dagli errori commessi. Poi riversa sui tuoi siti ufficiali tutto quelli che hai imparato e tutto quello che secondo te funziona meglio".

Gli direi anche di imparare a usare bene la macchina fotografica, il video, i microfoni e tutte quelle tecnologie che rendono questo mondo multimediale così interessante.

Gli direi di darci dentro tutti i giorni e non un giorno si e tre no. A differenza degli altri lavori quello dell'editore indipendente richiede la conoscenza di tante cose diverse e un impegno continuo, perché altrimenti ti superano come delle Ferrari da un momento all'altro, quindi: "Dacci dentro a studiare, devi essere curioso, ti devi interessare e devi contribuire a dare qualcosa di utile a gli altri, sempre!".




 
 
 
 
 
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