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18 luglio 2006

Insegnamento E Apprendimento Online Nell'Era Internet

"Con Internet, l'insegnamento e l'apprendimento stanno cambiando. Gli studenti, per quanto riguarda la rete e gli ambienti digitali sono più preparati dei loro professori. Questa è una generazione che è nata in rete e in molti casi il Web e la tecnologia appaiono come una seconda natura per molti di loro. Per questo motivo l'insegnamento e gli obiettivi di apprendimento devono essere in linea con il comportamento e le abitudini di questo nuovo tipo di studenti.

In questo nuovo mondo in cui apprendimento ed insegnamento sono cambiati, gli studenti producono contenuti creativi per la massa, ed il compito di un educatore è quello di incontrarli nel loro ambiente di riferimento: la rete. "

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Photo credit: Lisa F. Young

La citazione precedente è tratta da un blog intitolato "Student Matters", coordinato da Dennis Dunleavy per una classe di Public Journalism alla Southern Oregon University.

Attraverso questo blog ed attraverso le storie raccontate al suo interno, Dennis Dunleavy condivide, mostra e spiega come utilizzare in maniera efficace le nuove tecnologie di publishing divenute accessibili a tutti all'interno e all'esterno del mondo accademico.

In questo studio intitolato "One Last Note from a Teacher", egli spiega quanto sia necessario per i professori sfruttare queste nuove tecnologie per la comunicazione al fine di incontrare gli studenti nel loro habitat naturale: il mondo online.

Fino a che le istituzioni accademiche non apprezzeranno il valore di blog, wiki, podcast, video blog, screencast, e feed RSS, per accrescere il desiderio di scoperta personale e di analisi, tutte queste potenzialità per l'insegnamento e l'apprendimento diverranno inutilizzate.

 

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Photo credit: Rob Marmion

Questa primavera, la nostra classe di Public Journalism alla Southern Oregon University ha prodotto un numero di lavori interessanti sul nostro blog "Student Matters".

I temi trattati hanno spaziato dall'intrattenimento popolare alla politica. In generale, il progetto è stato un'esplorazione eccitante dell'Internet communication.

Abbiamo affontato "i blog" ed il loro ambiente naturale, la "Blogosfera". Come primo tipo di esperimento al campus SOU, il nostro obiettivo è stato molto semplice - Aaprire una conversazione riguardo ai temi che interessano gli studenti.

Questo è quello che fa il blogging.

Il Blogging apre al mondo delle conversazioni tra studenti e professori e tra community e studenti.

Stephen Downes nel magazine online Educause Review definisce il blogging educativo come forma di personal publishing.

Fatto di di aggiornamenti regolari, il blog aggiunge una forma di diario incorporando le migliori caratteristiche di ipertesto: la capacità di linkare a risorse nuove ed utili. Ma un blog è inoltre caratterizzato da uno stile personale che si riflette sia nelle cose scritte che nei link inseriti in ogni articolo.

In un mondo saturato dall'informazione, i blog sono il cuore del cosiddetto personal publishing.

Noi abbiamo esplorato le potenzialità del public journalism sia in teoria che in pratica attraverso il blogging. Abbiamo imparato dagli altri ed compreso quale sia il suo grado di influenza. In ultimo abbiamo creato Student Matters, un blog che è un giornale online ed uno spazio che esplora i principi dell'apprendimento basato sulla community.
Essenzialmente, l'apprendimento basato sulla community significa capacità di risolvere problemi in maniera pro-attiva. In questo caso, gli studenti, una volta scelto il loro campo di interesse, le attività del campus, hanno generato una serie di temi da approfondire.

Alcune di questi includono il sistema di banking Higher One, la ricerca di un nuovo presidente dell'università, la residence hall, il centro ospedaliero e molto altro ancora. Gli incarichi di scrittura erano divisi in tre categorie, il reportage giornalistico, opinioni e commentari, e recensioni di arti ed intrattenimento.

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Photo credit: Trellix.com

Fin dall'inizio, il più grande ostacolo in questa classe centrata attorno all'apprendimento era comprendere come le persone definiscono il "public journalism." Nel mondo emergente della comunicazione via internet, specialmente nella Blogosfera, noi abbiamo scoperto in maniera rapida che ci sono più domande che risposte. Ognuno sembra definire il giornalismo pubblico in maniera differente.

Al cuore delle questioni che circondano il public journalism, conosciuto anche come giornalismo partecipatorio, risiede un conflitto. Cynthia Care, una studentessa che si è occupata della costruzione della community e di questioni di usabilità, commenta "Al giorno d'oggi esiste un conflitto tra interessi aziendali ed accessibilità della comunicazione, dell'informazione e conoscenza via Internet." La natura pubblica del blogging è personale ed è differente dai criteri di "oggettività" e "imparzialità" dei giornalisti.

Jerry Clarkson spiega in maniera eloquente che il problema con il blogging e il public journalism è un problema di percezione. Come Clarkson afferma:

"I Public journalist tendono ad essere più attivisti nel loro approccio. Anche se questo modo di fare giornalismo può attivare degli errori, la sua capacità di essere criticato può farceli capire meglio al fine di migliorare il nostro approccio nei confronti dei temi affrontati."
Care osserva come il desiderio di un giornalismo pubblico nasca dalla frustrazione nei confronti dei media aziendali.

Nel suo studio, "The Internet as a Tool for Common Good," Care esamina il contesto storico tra interessi pubblici e privati ed esplora il concetto di "elementi comuni" come "set di doni ereditati" a cui ognuno ha accesso. Storicamente, questi " doni ereditati" sono stati assegnati alle risorse naturali, ma in seguito hanno incluso doni sociali e culturali.

Tra i doni sociali e culturali ci sono doni di lingua, arte, scienza, ed ora Internet,"un forum non costoso per l'espressione pubblica, che è facilmente accessibile a voci indipendenti."

Internet è tensioni e conflitti tra forme pubbliche e private di espressione. Matt Gemmell, un grande foto-giornalista definisce il public journalism come "qualsiasi notizia prodotto da chiunque non sia un giornalista professionista." Ora, l'utente è in grado di scegliere.

Gli studenti hanno analizzato storie online dai giornali locali per trovare dei feedback su Internet che permettono al lettore di correggere le incongruenze. In una storia riguardo ad un incidente in motocicletta davanti all'Università, i commenti hanno riguardato sia testimonianze non inserite nell'articolo di giornale che una correzione postata dalla sorella del motociclista. In questo modo, i lettori possono avere una visione più consapevole delle notizie che appaiono sui giornali.

Jeremiah Page risssume il fenomeno affermando che, "Le persone possono rendere i giornalisti più responsabili per l'accuratezza, gli errori e la rilevanza delle loro notizie. Invece di imparare semplicemente qualcosa riguardo ad un evento, noi possiamo divenire parte di questo evento. !" Gemmell va oltre affermando che il "public journalism sta ridefinendo il modo in cui noi pensiamo al giornalismo tradizionale." Per Page, il "Public journalism pone il giornalismo all'interno di una nova sfera che prima non era possibile. Il giornalismo pubblico ha trasformato il ricevente in un partecipante potenziale."

Donald Lind, un giornalista affermato crede che i, "media di oggi siano poco affidabili, ma la tecnologia odierna può cambiare la stampa come mai prima d'ora." Allo stesso tempo, William Hastings ha scoperto che la nozione di public journalism crea controversie. "Sento che stiamo trovando la nostra strada attraverso le molte implicazioni che Internet ha sul giornalismo, e questa è solo la punta dell'iceberg."

Uno degli elementi statistici usato per spiegare il blogging nel corso è stata l'idea di Robert Putnam di "capitale sociale", che si fonda sulla legge di Metcalfe..

Metcalfe, l'ideatore delle reti Ethernet afferma che "L'utilità e il valore di una rete sono pari ad n^2 - n dove n è il numero degli utenti".

Immagina la Blogosfera come un enorme shopping mall con milioni di negozi. Ogni volta che un utente seleziona un negozio da ricercare viene immediatamente connesso, in maniera diretta o indiretta a tutti gli altri. Per Hastings, "Ultimamente, il public journalism [su Internet] permette di connettersi l'un con l'altro. Questo rappresenta l'elemento centrale del cambiamento."

Interconnettività e social networking, elementi determinanti della blogosfera sono stati presentati molte volte durante il trimestre Per esempio, dopo che uno studente ha postato una critica al sistema di banking Higher One, un fondatore della corporazione ha risposto al blog. Con un sorprendente atto di trasparenza, il dirigente si è scusato di alcuni problemi avuti dallo studente e lo incoraggiato a fare un'azione supplementare una volta che lo studente non fosse ancora soddisfatto. La cosa interessante è il fatto che altri studenti hanno iniziato ad inserire commenti e lamentele all'interno del sito del servizio. Sebbene i commenti degli studenti non siano stati giornalistici nel senso tradizionale, potrebbero rappresentare un modo di fare reporting nel futuro.

Internet porta il giornalismo ad uno stato passato in cui gli scrittori si sentivano liberi di attaccare corporazioni e governi, scrittori come Nellie Bly, Upton Sinclair, George Seldes, e I.F. Stone.

Come Lind afferma, "Accedere in maniera istantanea al mondo ha permesso al cittadino di prendere parte a storie che sarebbero state universalmente accettate dieci anni fa." Internet rende i modi di raccogliere ed usare l'informazione obsoleti.

Gli studenti hanno imparato molto riguardo al loro lavoro attraverso lo studio della Quattro leggi dei media di Marshall McLuhan , che afferma che le nuove tecnologie estendono i media e li rendono più forti, rovesciano alcune delle caratteristiche dei vecchi media, generano nuove forme di comunicazione e di media e finalmente aumentano la qualità dei media.

Il futuro è già qui e aspetta che noi ci uniamo alla conversazione che il public journalism promuove.

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Photo credit: Norbert Machinek

Come Eric Hidle evidenzia, "Con la nuova tecnologia, i vecchi medium divengono obsoleti." In questa ricerca Hidle ha scoperto che quasi tre americani su quattro hanno un accesso ad internet.

Con la crescita di Internet crescono siti di social networking come MySpace, Friendster, Live Journal, Friendzy, Tribe, FriendSurfer, PeepsNation, Emode, ed altri.

Infatti i siti di social networking sono cresciuti del 47 % in un anno insieme con i siti di news. La ricerca di Hidle sui blogger alla Southern Oregon University è significativa.

Semplificando: le persone sono online, sono connesse e sono informate.

Comparare lo stato del nostro corpo studentesco con quello del mondo non sarebbe corretto. Gli studenti alla Southern Oregon University sono tecnologicamente più avanzati rispetto ai cittadini standard. Ogni studente ha un accesso ad internet attraverso il laboratorio e al 13 giugno 2006 1,309 studenti si sono registrati al network facebook.com della Southern; 1.873 studenti si sono registrati al network MySpace.com della Southern. In totale circa il 40% degli studenti sono in network gli uni con gli altri.
E' ragionevole stimare che molti studenti registrati non appartengono ai gruppi della Southern ma sono in network con gli iscritti alla scuola. Sia per gli educatori che per gli studenti, è importante considerare le ovvie implicazioni di tali statistiche.

L'insegnamento e l'apprendimento stanno cambiando con Internet. Gli studenti, per quanto riguarda la rete e gli ambienti digitali sono più preparati dei loro professori. Questa è una generazione che è nata in rete e in molti casi il Web e la tecnologia appaiono come una seconda natura per molti. Per questo motivo l'insegnamento e gli obiettivi di apprendimento devono essere in linea con il comportamento di questo nuovo tipo di studenti.

In questo nuovo mondo di apprendimento ed insegnamento in cui gli studenti producono contenuti creativi per la massa, il compito di un educatore è quello di incontrarli nel loro ambiente di riferimento, la rete. Questo è importante per gli studenti di oggi e di domani.

In uno studio condotto da Pew Internet & American Life project, più del 57 % dei teenager che attualmente utilizza internet ha creato del contenuto personale nella forma di blog, podcast, videolog, e photoblog.

Lo studio rivela

"che circa 21 milioni di persone o l'87 % di coloro che hanno tra i 12 e i 17 anni sono attivi su Internet. I risultati dimostrano che questa è una generazione che è a suo agio con le tecnologie per creare contenuti. I ragazzi sono più entusiasti di condividere i loro pensieri, le loro esperienze e creazioni con la popolazione Internet."



L'autore:
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Dennis Dunleavy è un professore universitario che focalizza il suo lavoro sulla Democrazia dei Media, il Public Journalism, I Mass e New Media e il foto-giornalismo. E' stato Program Coordinator alla School of Journalism and Mass Communications della San Jose State University e sta lavorando più di recente con la Southern Oregon University. Questo è il suo blog:
http://ddunleavy.typepad.com/the_big_picture/

 
 
 
 
 
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