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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


16 aprile 2012

Diventare Un Curatore delle Notizie: Come Ho Iniziato e Cosa Ho Scoperto Facendo il Newsmaster

Ciao, mi chiamo Eugenio Agnello, e nel maggio scorso, ho ricevuto un invito dal Consorzio Turistico Valle dei Templi per partecipare ad un evento, e fare una presentazione sulle nuove opportunità legate ai social network per il mondo del turismo.

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Photo credit: Eugenio Agnello

Il Consorzio Valle dei Templi è un'associazione di circa cinquanta soci che raccoglie tutta la filiera turistica del territorio di Agrigento, con lo scopo di promuovere il patrimonio artistico e naturalistico locale. I suoi soci rappresentano una rete di albergatori, ristoratori ed agenzie viaggio, che intendono cooperare per soddisfare le esigenze del turista e migliorarne l'esperienza durante il suo soggiorno.

In occasione dell'apertura della nuova sede, il consorzio, stava pianificando una serie di eventi e seminari destinati alla formazione dei propri associati, ed io, ero stato invitato a fare una presentazione sull'utilità dei social network nel promuovere le loro attività legate al turismo ed all'ospitalità.

Essendo un "perfezionista", non appena ricevuto l'incarico, ho ritenuto prioritario investire una notevole quantità di tempo per ricercare informazioni, risorse, dati e notizie aggiornatissime sull'argomento, di modo da poter fornire loro un servizio utile e professionale.

Ho cominciato quindi a fissare degli obiettivi e a pianificare una serie di attività per essere sicuro di arrivare ben documentato all'evento.

Nel frattempo cresceva in me la paranoia da esperto di settore senza sito web. Come potevo apparire credibile di fronte alla mia futura platea, se non avevo neanche un mio sito dove trattavo di questi argomenti?

Mi sentivo proprio handicappato.

Ma avevo solo tre settimane di tempo per realizzare tutto quello che mi ero prefisso. E quindi mi sono subito messo al lavoro.

 

 


Perchè Creare Un Canale Tematico di News

Poiché inizialmente non conoscevo ancora moltissimi siti web e specialisti del mio settore, ho cominciato a fare delle ricerche con Google usando parole che ruotavano attorno al mio campo di interesse specifico: social media marketing e turismo.

Poi, per mantenermi aggiornato e per non perdermi nessuna delle notizie che mi sarebbe potuta interessare, ho cominciato ad usare i feed RSS, uno strumento pratico ed utilissimo che consente di ricevere automaticamente tutti gli aggiornamenti dai siti che ti possono interessare, senza la necessità di doversi abbonare ad alcuna newsletter.

Per creare interesse ed attenzione intorno all'evento ho iniziato a pubblicare sulla pagina Facebook, che promuoveva il seminario del Consorzio, le notizie che ritenevo più rilevanti e più vicine ai temi che avrei sviluppato durante l'evento.

Ma nelle settimane seguenti, mentre facevo inconsapevolmente questo lavoro di "selezione" e "condivisione" delle notizie e risorse più interessanti su quel tema, mi sono gradualmente reso conto di un aspetto molto importante che non avevo mai considerato prima.

Avevo la percezione però che il mio lavoro potesse apparire come un'attività occasionale, come di chi trova una notizia per caso in rete e la ripubblica senza nemmeno leggerla in toto. Questa situazione non mi piaceva. Sia per la possibile impressione di superficialità che potevo dare di me stesso, e sia perché, di fatto, non riuscivo a creare quel minimo di coinvolgimento con i lettori e potenziali partecipanti all'evento che si avvicinava.

Ciò che desideravo di più era capire la maniera con la quale avrei potuto accrescere la mia reputazione e la percezione che gli altri avevano delle mie conoscenze e capacità, attraverso questo lavoro di continua ricerca, analisi e selezione che mi ero improvvisamente scoperto saper fare e voler approfondire ulteriormente.

L'idea di registrare un dominio e creare un blog la esclusi subito, poiché non avevo la chiarezza d'idee necessaria per poter affrontare con fiducia tutte le problematiche connesse con la progettazione di un sito web: piano strategico di comunicazione, nome del dominio, titolo, descrizione e grafica, etc.

Escluso dunque un sito web per l'impegno che esso richiedeva, quello che andavo cercando era qualcosa che comunque andasse di là di una semplice pubblicazione su Twitter o su Facebook.

E tra le diverse opzioni che in quel momento mi si presentavano, quella di "curare le notizie" creando un canale tematico sull'argomento mi sembrò la strada più interessante: ora ti spiego perché.

 



Come Ho Scoperto la Content Curation

Da mesi frequentavo un corso online, il POP Campus di Robin Good, che fornisce le competenze per creare un business online, e dove ogni membro è supportato nell'apprendimento di come comunicare in maniera efficace le proprie idee su internet e di come creare prodotti su misura per i propri clienti.

Nel POP Campus sono messe a disposizione numerose risorse per imparare a creare un servizio di valore online, tra cui video lezioni settimanali dal vivo dedicate ad imparare ed approfondire aspetti diversi della strategia di realizzazione di un servizio commerciale sul web.

E proprio qualche settimana prima che io ricevessi l'invito a presentare al seminario del consorzio turistico, Robin aveva dedicato una video lezione a come fare la content curation. In quella lezione, aveva mostrato operativamente come utilizzare Scoop.it, uno dei tanti servizi per fare la "content curation".

E da lì cominciò a crescere la mia curiosità nel capire in cosa esattamente si differenziasse il processo di content curation da quello di condivisione spontanea che tante persone fanno quotidianamente sui social media.

Il servizio mostrato da Robin in quella lezione, mi colpì molto.

Questi i principali motivi che mi spinsero ad adottarlo instantaneamente:

  1. La facilità d'uso dei criteri di ricerca per trovare le notizie
  2. La facilità con cui si potevano ripubblicare le stesse
  3. L'ottima impaginazione grafica dei contenuti

Insomma, con Scoop.it (e come ho scoperto più avanti, con molto altri servizi simili) avevo la possibilità di realizzare rapidamente e senza alcuna competenza tecnica un "newsradar", cioè un canale tematico di notizie costruito specificamente per coloro che erano interessati proprio a quell'argomento.

Al tempo Scoop.it era ancora in fase sperimentale, e vi si poteva accedere solo su apposito invito. Chiesi quindi a Robin un invito e, non appena ottenuto, iniziai entusiasta il mio percorso di apprendista-curatore di notizie.

 



Cosa E' la Content Curation

Quello che conosco sulla content curation è legato solo alla mia esperienza e a quello che ho imparato curando le notizie che mi appassionano.

Quello che ho appreso sul "curare le notizie" non deriva da uno studio particolarmente approfondito dell'argomento, ma sopratutto dalla mia esperienza diretta sul campo.

Un'idea più ampia e completa sulla "newsmastering" e sulla "content curation" te la puoi fare leggendo questa ottima guida sull'argomento.

Uno degli aspetti più importanti che ho capito è che l'attività di content curation si sta rivelando una delle migliori soluzioni al problema del sovraccarico d'informazioni che c'è in rete.
Nella mia esperienza, si fa sempre più fatica a trovare contenuti e risorse di valore, poiché la quantità di siti e servizi di medio o scarso valore è altissima e Google, o chi per lui, non è spesso in grado di distinguere e saper raccomandare i migliori contenuti su un tema preciso.

La quantità di notizie, informazioni, nuovi servizi e strumenti è così grande che è sempre più evidente a chi si nutre delle stesse per il proprio lavoro, quanto sia difficile oggi il potersi tenere aggiornati senza dover investire una grossa quantità di tempo.

La "content curation" ha come obiettivo proprio quello di ovviare a questo problema. In qualità di esperti, appassionati, ricercatori e analisti, i "newsmaster" scandagliano i contenuti già pubblicati e selezionano, organizzano e presentano, offrendo un punto di vista personale, queste informazioni ad un pubblico specificamente interessato alle stesse.

 



Obiettivi della Content Curation

L'obiettivo del "curare le notizie" è quindi dichiaratamente quello di selezionare, organizzare e presentare all'interno di un unico sito, feed RSS o newsletter, un canale dedicato a riportare il meglio di quanto già pubblicato da altri su un argomento specifico, presentandolo e contestualizzandolo per una tribù (audience) specifica.

Ti faccio un esempio. Guarda questo newsradar che ha per titolo "Imparare l'Inglese Online".

Uno. Avere il coraggio di scegliere un tema molto preciso, è il primo passo importante da compiere.

Più è specifico il campo di interesse di un newsradar, blog o sito web e tanto più facile sarà intercettare coloro che su Internet sono alla ricerca di notizie specifiche proprio su quell'argomento.

Nel mio caso, di fronte alla possibilità di curare notizie riguardanti l'apprendimento di una lingua straniera, altro argomento che mi appassionava molto, la scelta di puntare su una lingua specifica (l' Inglese), nonché sul come apprendere la stessa attraverso Internet, mi ha consentito di intercettare un'esigenza precisa e una tipologia omogenea di persone realmente interessate a quell'argomento specifico.

Due. Dopo aver scelto l'argomento, il passo successivo è quello dell'imparare come sondare, scandagliare, monitorare e raccogliere le notizie e risorse più rilevanti sul tema scelto. Per fare questo sono necessari i feed RSS, le ricerche persistenti, e una buona conoscenza dei motori di ricerca.

Insomma, non credo ci sia bisogno di sottolinearlo ancora, ma è palese che chi vuole iniziare a fare i "content curator" deve prepararsi a diventare uno specialista della ricerca d'informazioni su uno specifico tema, avendo la capacità di saper trovare ed estrarre dalla crescente massa di notizie, quelle di maggior valore relativamente al bisogno-interesse-esigenza specifico della tribù che si intende "intercettare".

Tre. Dopo aver cercato, e individuato storie, news e risorse di potenziale interesse, è vitale essere in grado di fare una verifica approfondita sulle stesse, sia per verificarne l'attendibilità, sia perché attraverso questo lavoro di controllo si incontrano spesso ulteriori informazioni e risorse di valore che possono essere integrate nel nostro canale.

Quattro. Una volta che una notizia è stata scelta, vagliata e verificata, il curatore di notizie, ha il dovere di sintetizzare, riassumere la notizia e di illustrare e indicare come e dove approfondirla, fornendo, ogni qualvolta possibile, un proprio parere, opinione o punto di vista su quanto presentato.

 



Come Ho Iniziato a Fare Content Curation

Durante i miei primi mesi come "curatore di notizie", la mia tendenza naturale era di favorire la quantità rispetto qualità. Più notizie, pensavo, è meglio di "meno" notizie.

Ma con il passare del tempo, ho anche cominciato, a ripetermi la stessa domanda: "Cosa ci guadagnano i miei amici, lettori e fan, a leggere quanto io pubblico sul mio "newsradar" dove do solo un'anteprima di contenuti che dovranno poi essere letti? E' veramente utile ciò che faccio?"

Quando condividevo con crescente frequenza le notizie del mio "newsradar" sul mio profilo Facebook, mi chiedevo, se, chi cliccava il link che lo avrebbe portato sul mio "newsradar", fosse stato contento o piuttosto infastidito di sopportare una banale anteprima della notizia prima di raggiungere la notizia originale nella sua completezza.

Ho quindi gradualmente compreso che il rendere interessante ed immediatamente utile i miei contenuti "curati", evitando di ripubblicare senza cura cose che mi "sembravano" interessanti, era in effetti la chiave di volta per riuscire a fare content curation di valore.

Ho capito che non potevo riproporre le notizie da me scelte con il titolo, l'immagine e il primo capoverso esattamente come nell'originale. Sentivo che dovevo aggiungere qualcosa in più, per non essere ne una copia dell'originale, ne un post così povero di contenuto da non avere quasi nessun valore intrinseco.

Ho compreso che dovevo con uno sforzo di sintesi rivelare i punti essenziali di ogni articolo originale che selezionavo, per mettere in condizione il lettore di sapere esattamente il vantaggio che avrebbe avuto se avesse voluto approfondire la notizia sull'articolo originale.

E quindi, dal momento in poi, ho cominciato lentamente a capire quindi che per me diventava sempre più importante presentare con parole mie, e secondo uno stile del tutto personale, la notizia che avevo scelto.

I modi per farlo erano diversi e stabiliti in base al tipo di approccio che volevo offrire: potevo scegliere tra modifiche del titolo, dell'immagine, del corpo della notizia e, meglio ancora, aggiungendo un intro, facendo uso di citazioni, neretti, corsivi e collegamenti ipertestuali per renderlo immediatamente utile e chiaro.

 



Come Ho Migliorato il Mio Modo di Fare Content Curation

Deciso a voler migliorare ulteriormente questi aspetti, così importanti e critici per poter offrire un servizio realmente utile ai miei lettori, mi sono nuovamente affidato al buon Robin, iscrivendomi al suo newsradar dedicato specificamente a illustrare questo argomento, Content Curation World, dove ho trovato moltissimi spunti, ispirazione, tools e servizi utili e molti esempi da cui prendere spunto.

Uno delle mie curiosità maggiori era anche quella di capire se le modifiche editoriali che apportavo a volte erano opportune, se e come andava formattato il testo, se c'era una lunghezza consigliata che doveva avere la notizia "curata" che pubblicavo, così come utilizzare al meglio i collegamenti ipertestuali e l'attribuzione di credito all'autore.

Le risposte a tutti questi miei dubbi non si fecero attendere molto, poiché mi resi conto quasi subito che esaminando semplicemente il modo in cui Robin stesso svolgeva il suo lavoro di curation, potevo avere la risposta immediata a molte delle mie perplessità.

Le prime cose importanti che ho imparato a questo punto sono state:

  1. Presentare le notizie in maniera personale evidenziando ciò che cattura la mia attenzione e che è rilevante per la mia tribù.
  2. Distinguere sempre con evidenza e chiarezza, quanto è stato scritto da me e quanto invece riportato dall'articolo originale.
  3. Ottimizzare titolo ed immagine della notizia al fine di "contestualizzarla" per le esigenze ed interessi specifici della propria tribù.
  4. Riportare alla fine dell'articolo l'indirizzo web della notizia originale scrivendo per esteso l'url (http://www...) della pagina da cui la notizia proviene.

 



Conclusione - Parte 1

Mettere in pratica questi principi ed apprendimenti, ha avuto degli effetti tangibili sulla qualità dei miei canali di news, sulla mia crescita professionale, e sugli apprezzamenti e le opportunità professionali che mi si sono presentate nell'arco di pochissimo tempo.

Adottando questo approccio "ragionato" e fatto di grande attenzione ai dettagli ed al confezionare qualcosa di realmente utile, mi ha dato inoltre la possibilità di farmi conoscere meglio da coloro che mi seguono, attraverso le opinioni e i punti di vista che integro spesso nelle notizie da me scelte.

Infine mi da particolare soddisfazione il poter personalmente contribuire a rendere più accessibili ed apprezzate tutte quelle informazioni, notizie e risorse che sarebbero altrimenti passate inosservate.



Fine della prima parte.



Nella seconda parte di questo mio racconto, ti illustrerò tutti i passi specifici che faccio quotidianamente per svolgere il mio lavoro di newsmaster / news curator.

Dalla selezione delle notizie, agli strumenti e servizi che uso, alla formattazione dei contenuti, alla cura del tuo profilo e al come condividerle il tuo newsradar su altri canali online e sui social media.

 

Scritto da Eugenio Agnello per MasterNewMedia e pubblicato per la prima volta il 16 Aprile 2012 come Diventare Un Curatore delle Notizie: Come Ho Iniziato e Cosa Ho Scoperto Facendo il Newsmaster".


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