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7 maggio 2006

Long Tail O Mainstream Media Per La Distribuzione Dei Tuoi Prodotti E Servizi ?

La distribuzione online ormai fornisce a tutti la possibilità di essere un autore riconosciuto. Con l'aiuto dei clienti stessi, dei motori di ricerca specializzati, delle directory e di siti specifici, si possono scoprire nuovi libri, nuove canzoni, nuovi film e altri contenuti che prima erano inaccessibili o difficili da trovare.

Ma chi sono i beneficiari di questi nuovi metodi di distribuzione online resi possibili da un numero crescente di aggregatori e filtri di contenuto ?

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Photo credit: Jozsef Szasz-Fabian

Se tu, come me, stai seguendo con attenzione le ricerche, gli scritti e le conversazioni attorno all'economia della Long Tail, dovresti ritenere interessante un articolo scritto da un venture capitalist ( e blogger), David Hornik. Dopo aver parlato dell'argomento Long Tail in profondità ho trovato estremamente interessante questo articolo di David Hornik, che avverte tutti gli autori indipendenti di non essere troppo eccitati rispetto alle potenzialità distributive della Long Tail.

Secondo David Hornik,

"...l'economia della Long Tail spesso è stata fraintesa.

Continuo a sentir parlare della Long Tail come uno strumento potente per coloro che creano i contenuti...e le compagnie che mi vengono presentate pongono come premessa delle loro potenzialità il valore crescente dei contenuti della Long Tail per musicisti, artisti e registi.

Il fatto che Amazon e iTunes rendano possibile agli autori della Long Tail e alle band di vendere un pò di libri o dischi attraverso canali riconosciuti e legittimati per molti significa la rivoluzione dell'artista.

Lontano dall'essere vero."

Non coincide con la mia esperienza.

Dovremmo chiederci se la definizione del successo e di un riscontro economico adeguato dovrebbe essere considerata la stessa per le compagnie media tradizionali e per gli artisti della long tail?

 

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Photo credit: David Hornik - photo courtesy of Techcrunch.com

Mr Hornik aggiunge dopo:

"Il contenuto aggregato della Long Tail è di straordinario valore.

Ci saranno due classi di tecnologia che beneficeranno della Long Tail -- gli aggregatori e le tecnologie che applicano filtri.

Mentre gli aggregatori ed i filtri assicurano il loro valore nell'ecosistema grazie ad un continuo afflusso di contenuti, così non vale per il singolo contenuto che nella Long Tail può perdere di forza essendo all'interno di un flusso continuo di nuovi contenuti filtrati ed aggregati."

Per coloro che non sono familiari con questa tecnologia, gli aggregatori sono entità online di business il cui obiettivo è aggregare più contenuti e sorgenti possibili su di un tema specifico per divenire una fonte di riferimento. Come Mr Hornik evidenzia, questa aggregazione può essere orizzontale, come nel caso di Amazon o Netflix, o verticale, come nel caso di WantedList o GameFly (la Netflix del porno e dei videogiochi).

Il vantaggio fornito dagli aggregatori è quello di far risparmiare tempo agli utenti nella ricerca dei contenuti, che siano film, libri, musica o informazioni di business. Se Amazon può aggregare tutti i libri, vecchi o nuovi che siano, su vari argomenti, è evidente che il cliente è incentivato a fare shopping in quel sito.

"Come risultato, gli aggregatori sono in grado di estrarre valore e soldi da ogni singolo elemento presente nel loro vastissimo database.

E mentre i creatori saranno in grado di vendere un pò di più, non riusciranno però su Amazon o iTunes ad emergere dall'oscurità della Tail."

Giusto.

Ma se tu riesci a guardare oltre, ci sono segnali positivi per i piccoli publisher e autori indipendenti, che siano musicisti, scrittori o registi.

I nuovi dilettanti professionisti, i micro publisher online ed i piccoli imprenditori online di oggi e di domani, non hanno bisogno di emergere dall'oscurità della Tail. Quella è la loro casa, è la nicchia che dà loro valore.

Con il tempo ed una maggiore capacità di raggiungere l'audience, grazie alla comunicazione mobile, a strumenti di traduzione ed altro, queste piccole nicchie verticali avranno microaudience di centinaia di migliaia di persone e viste le poche infrastrutture richieste da questi long-tailers ci saranno maggiori possibilità di guadagno rispetto alla comunicazione diretta verso audience di massa.

Un management flessibile, una linea diretta di business, la mancanza di grandi intermediari rende possibile al long tailer ottenere maggiori guadagni da audience più piccole, cosa che non è possibile dalle opzioni e le regole dei media mainstream che pure hanno una maggiore capacità di veicolare i contenuti a tutti.

David Hornik scrive:

"..nonostante le tecnologie di aggregazione siano in grado di dare leggermente più visibilità ad un autore, esse non saranno sufficienti per catapultare l'artista e farlo conoscere a tutti.."

Ma è questo l'unico modo di guardare a queste questioni, secondo i criteri mainstream ?

Considera il seguente punto di vista:

a) Queste compagnie di aggregazione e fltro mi permettono più facilmente di trovare autori, musicisti e registi che prima non conoscevo. Servizi come Amazon (per i libri), Pandora o LastFM (per la musica), Technorati (per opinioni e news indipendenti), Flickr (per le immagini), Digg o Delicious (per le risorse online segnalate dagli utenti) confutano coloro che dicono che queste tecnologie non aiutano a scoprire autori e contenuti che non sono parte del mainstream. Lo fanno e lo fanno bene.

b) I piccoli autori indipendenti e i registi della nuova generazione hanno ora compreso che il valore non è nel mostrarsi ad un'audience di massa secondo gli schemi e gli approcci di guadagno mainstream, ma nello sviluppare un'audience di nicchia caratterizzata da comuni valori e caratteristiche. Non si parla di grandi numeri ma si tratta di persone coinvolte, pronte a supportare gli artisti e a spendere soldi in una moltititudine di servizi e prodotti che questi autori di nicchia rendono loro disponibili.

Per questo motivo credo che i veri beneficiari delle aggregazioni e dei filtri siano tutte le parti coinvolte: l'utente finale, il filtro e l'autore.

Che cosa ne pensi?

Le idee di Alessandro Banchelli

Sono d'accordo per molti aspetti sia con David Hornik che con Robin Good.

Mainstream Media e Long Tail sono secondo me parte di uno stesso flusso di contenuti.

Se è vero che la Long Tail è in grado di sviluppare un'audience di nicchia è vero nello stesso modo che tali audience non nascono dal niente e spesso sono proprio i Mainstream Media a produrre alta visibilità su argomenti e persone che trovano i loro contesti di frubilità e di comprensione sul web.

Naturalmente un media come la TV è in grado di veicolare un messaggio in maniera molto potente ma non di aggregarlo e svilupparlo, perchè manca di un elemento fondamentale, la capacità di essere conversazione significante.

Per conversazione significante intendo la capacità di un messaggio di essere discusso in un contesto percebile, assimilabile, modificabile e valorizzante.

Un mainstream media come la TV non è in grado di creare una conversazione significante poichè ogni messaggio che veicola non è inserito in un contesto che sia allo stesso tempo percepibile, assimilabile, modificabile e valorizzante.

Provate a guardare un telegiornale e a chiedervi alla fine di tutti i servizi che cosa avete capito. Vi ricordate i nomi ? Qual era quella città ?. Come si chiamava quel prodotto. ?

Forse vi ricordate di una frase ad effetto, ma l'intero contesto lo dimenticate. La stessa cosa però può avvenire anche negli aggregatori e filtri quando la vostra informazione viene totalmente sepolta dalle altre.

Ad un mio caro amico avvocato ho chiesto una volta se quando scriveva degli atti la chiarezza fosse importante. La sua risposta è stata: spesso non è importante la chiarezza, quanto la lunghezza. Se devo difendere qualcuno che è difficile difendere, devo scrivere tantissimo in modo tale che le informazioni che mi fanno perdere siano nascoste, poco identificabili.

E' questa la vera questione sia di un contenuto mainstream che di un contenuto Long Tail.

Tutti possono diventare meteore, alcuni diventeranno pianeti, pochissimi stelle. Un autore che è in grado di essere percepito costantemente in un contesto che può essere assimilato, modificato e valorizzante, nel tempo otterrà una visibilità costante e continua.

La chiave non è solo il metodo di distribuzione quanto le modalità di visibilità, comprensione, alterazione e valorizzazione di un prodotto, di un servizio o di un autore.

Le nicchie naturalmente sono maggiormente assimilabili e modificabili, ma sta a te, parte di quella nicchia divenire percepibile e non cadere nel flusso dell'"avanti un altro".

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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