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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


8 giugno 2010

Online Content Curation: La Strategia Per Ottenere Visibilità, Autorità E Creare Valore

Visto che sei sempre più sommerso da una marea infinita di informazioni, ti converrà sapere che i curatori di contenuti online possono fornire un nuovo, valido servizio a chiunque sia alla ricerca di informazioni: una selezione qualificata e personalizzata dei contenuti di maggior rilievo e delle risorse migliori, che hanno a che fare con specifici argomenti o tematiche particolari. Tutto in tempo reale. Quando ho scritto di questo per la prima volta, sei anni fa, chiamai questo tipo di lavoro newsmastering e newsradar, ma adesso che l'elemento tempo reale è entrato in gioco, tanto quanto i social media, i video, Twitter e le altre fonti di contenuti, le idee che avevo su ciò che un newsmaster / curatore di contenuti realmente sia e su quali siano gli strumenti necessari per un'attività del genere, sono decisamente cambiate.

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Photo credit: Erkin Sahin

Robert Scoble ha recentemente scritto sul suo blog un'interessante articolo dal titolo: Le Sette Necessità di un Curatore in Tempo Reale. In quest'articolo delinea un'affascinante visione di quelle che sono le funzionalità che occorrono per trasformare la modalità attuale di aggregazione di notizie e gli strumenti di condivisione, in potenti strumenti per il newsmastering, la creazione di memi e per la cura di contenuti.

Mentre la filosofia che sta dietro la content curation (un concetto di cui ho iniziato a parlare nel 2004 insieme alle idee sul newsmastering e sul newsradar) è abbastanza definita e ne abbiamo parlato a lungo, rimane da chiarire ulteriormente ciò che ci occorre per sfruttare efficacemente la creazione di valore unico potenziale che un curatore di contenuti è in grado di fornire.

Ma fermiamoci un attimo e facciamo chiarezza su chi sia realmente un curatore di contenuti, chiedendoci come mai una ''guida ai new media'' come Richard Scoble senta il bisogno di fornire ulteriori precisazioni a riguardo.

La cura intelligente di contenuti è sorta come nuovo e potente strumento per i venditori B2B, permettendo loro di districarsi agevolmente tra la marea di contenuti online, di avanzare economicamente in direzione della leadership ed influenzare il mercato attraverso nuove ed innovative interazioni tra clienti.

Ma non solo. La cura dei contenuti è anche un modo per i pesci più piccoli, di poter fare concorrenza, a volte anche di superare, i colossi del mercato.

Dal momento in cui la produzione di contenuti non può più essere un hobby per te, se hai deciso seriamente di dedicanti al tuo business online, puoi porre rimedio alla mancanza di tuoi contenuti organizzando tutti quelli di valore creati dalle altre aziende (anche se si tratta di tuoi concorrenti)

In questo modo diventerai gradatamente una fonte attendibile di informazioni per tutti coloro che desiderano trovare rapidamente informazioni sulla nicchia di mercato di tua competenza.

Pensa di essere un bibliotecario, che raccoglie e organizza informazioni in modo da renderle accessibili, facili da trovare e maggiormente comprensibili per chiunque. Il bibliotecario non è il proprietario dei contenuti, tuttavia il suo lavoro è di importanza fondamentale in quanto permette alle persone di trovare i migliori contenuti disponibili su internet.

Ma se vuoi diventare un bibliotecario quali sono gli strumenti che dovresti utilizzare per essere un curatore di contenuti efficiente?

La risposta a questa domanda non esiste. Tuttora non esiste un unico strumento che ti consentirebbe di essere un curatore di contenuti efficiente.

Ci sono vari strumenti in tempo reale che ti permettono di districarti tra l'elevata quantità di informazioni a cui sei esposto sul web, ma nessuno di questi ti offre la formula giusta per raccogliere in modo efficace contenuti da fonti diverse, così da creare una nuova entità di informazioni che abbia senso.

Ecco perché il futuro della cura dei contenuti non dipende tanto da ulteriori speculazioni che possono essere fatte su questo argomento, ma dalla realizzazione pratica di ciò che la cura dei contenuti dovrebbe essere.

Se vuoi conoscere il ruolo fondamentale che la cura dei contenuti o newsmastering, come sono abituato a chiamarlo io, ha nell'ecosistema della comunicazione odierna e vuoi capire perché le aziende dovrebbero adottare la cura dei contenuti come strumento necessario alla loro sopravvivenza, ti conviene leggere l'articolo seguente.

 

 

Content Curation: Arginare la Marea di Contenuti Nei Social Media Per il B2B

scritto dal team di HiveFire, Pawan Deshpande and Taariq Lewis



Perché la Cura Dei Contenuti è un Investimento Intelligente

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E' un fatto risaputo che i giochi sono cambiati per sempre dal momento in cui i venditori B2B ed i loro clienti, sia effettivi che potenziali, hanno iniziato ad interagire tra loro.

Internet si è dimostrato uno strumento prezioso per il rapido scambio di informazioni e l'incredibile quantità di contenuti veicolati dai nuovi canali dei social media, continua ad aumentare ad un ritmo inarrestabile e sempre crescente.

Di conseguenza i venditori B2B sono costretti a raccogliere la difficile sfida di dover trovare una maniera facile, affrontabile ed efficace per coinvolgere i propri clienti sia effettivi che potenziali, fornendo loro informazioni utili in modo tempestivo.

La cura dei contenuti intelligente è sorta come nuovo e potente strumento per i venditori B2B, permettendo loro di districarsi agevolmente tra la marea di contenuti online, di avanzare economicamente in direzione della leadership ed influenzare il mercato attraverso nuove ed innovative interazioni tra clienti.

Questo articolo descrive il ruolo fondamentale che la cura dei contenuti ha nell'ecosistema della comunicazione odierna, spiegando anche perché le aziende che non integrano le loro manovre di marketing con le nuove tecnologie per la cura dei contenuti otterranno risultati di certo inferiori rispetto alla concorrenza.

 





La Content Curation Per Stabilire la Tua Influenza Online

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Come i venditori B2B ben sanno, raggiungere la leadership è uno dei più importanti vantaggi che le aziende possono ottenere dal mercato del mercato e che permette a queste di:

  • Influenzare il dialogo con i clienti e le aziende del proprio settore
  • Creare una differenziazione sostenibile e competitiva e
  • Aumentare il grado di coinvolgimento del cliente durante tutto il ciclo di vendita.

Raggiungere la leadership fa aumentare la fiducia nei confronti della tua azienda ed accresce l'autorità di quest'ultima riguardo particolari problematiche di mercato.

Negli ultimi anni, le nuove tendenze di mercato hanno ridefinito il modo in cui le aziende stabiliscono ed accrescono la loro influenza online.

I social media per il B2B ed i contenuti per il marketing B2B giocano un ruolo fondamentale nei giochi di mercato moderni, ed in alcuni casi rimpiazzano sostituiscono gli strumenti tradizionali per aumentare il loro grado di credibilità.

 





Cura Dei Contenuti vs. Produzione di Contenuti

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Nel mercato della comunicazione online, molte aziende stanno rispondendo alla necessità di coinvolgere i loro clienti potenziali durante tutto il ciclo di vendita - e riconoscono il ruolo fondamentale che i social media svolgono nel marketing dei contenuti.

La conseguenza principale di questo fenomeno è una corsa alla pubblicazione senza precedenti, in cui milioni di aziende, organizzazioni commerciali, analisti di impresa e singoli blogger si impegnano a produrre su Internet, in modo quasi esagerato, contenuti con frequenza giornaliera.

Questi contenuti viaggiano all'interno dei più svariati canali di comunicazione online, e fanno sorgere due problemi:

  1. Le piccole imprese devono competere con le grandi società che sono capaci di produrre grosse quantità di contenuti.

    Trovare il tempo per produrre contenuti, durante la propria attività di business è per loro molto difficile. La creazione di contenuti non può essere considerata un hobby, al contrario è di fondamentale importanza per il business.



  2. Molte aziende producono incessantemente nuovi contenuti - e li diffondono tramite blog, email newsletter, fonti di informazione, canali video, podcast e social network - e i potenziali clienti sono costretti a far fronte ad un sovraccarico di informazioni.

    La conseguenza di ciò è che spesso questi mettono in discussione la propria capacità di decifrare quali sono realmente le informazioni importanti e quali le fonti attendibili.

Per chiunque cerchi di di instaurare un dialogo tra loro e le rispettive aziende, problemi come questi sono sempre maggiori.

Prima erano le statistiche e le pubblicazioni commerciali a guidare tali conversazioni. Prossimamente potresti essere tu a doverti occupare del brand della tua azienda. Dovrai fare i conti con molti concorrenti. Il loro mantra comune sarà pubblicare, pubblicare e pubblicare.

  • pubblicare un comunicato stampa,
  • pubblicare un post su un blog,
  • pubblicare un white paper
  • pubblicare un case study,
  • pubblicare un podcast,
  • pubblicare un eBook.

 





Cos'è la Cura Dei Contenuti?

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Cos'è dunque la cura dei contenuti?. Esaminiamola nello specifico.

Se hai familiarità con Google Reader o con altri lettori di feed, sai che questi aggregano contenuti diffusi sul web - post di blog, notizie da prima pagina e podcast - in un'unica pagina.

Il News Users study del 2009 condotto dalla Outsell, Inc., indica che insieme, aggregatori, siti di giornali, ed altri siti simili sono utilizzati per il 57% come prime fonti di ricerca da chi vuol trovare notizie rispetto al 33% del 2006.

Il 44% degli intervistati ha dichiarato di controllare i titoli delle notizie su Google senza accedere ai ''siti dei dei giornali''. Come dicono i dati della ricerca i titoli per molti utenti ''sono abbastanza importanti''

In altre parole la gente è in continua ricerca di siti e curatori di social media che siano capaci di filtrare i contenuti più importanti rendendoli facilmente gestibili. Tutti questi siti e curatori di informazioni sono visti da chi cerca come risorse di fiducia.

La cura dei contenuti è un passo avanti rispetto alla semplice aggregazione di contenuti perché aggiunge a quest'ultima una componente editoriale.

Concordo con Rohit Bhargava, vice presidente Senior di strategia e marketing per la Ogilvy 360 Digital Influence, che definisce il curatore di contenuti come qualcuno ''che continuamente trova, raggruppa, organizza e condivide i contenuti più importanti e rilevanti online che riguardano problematiche specifiche.''

 





Esempi di Successo Nella Cura Dei Contenuti: L' Huffington Post e il Drudge Report

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Per raggiungere la leadership ed il successo online la tua azienda dovrà raccogliere - e rendere facilmente fruibili - le informazioni più importanti per i tuoi clienti potenziali. Facendo risparmiare tempo ai tuoi clienti potenziali, guadagnerai inoltre la loro fiducia.

L' Huffington Post e il Drudge Report sono i primi esempi di cura dei contenuti, essi infatti aiutano i propri lettori a trovare contenuti in risposta ai loro bisogni specifici.

Su fronti politici opposti i due siti attraggono i propri lettori interessati a tematiche e contenuti che riguardano nicchie di mercato. Dietro le quinte il team editoriale dei due siti utilizza contenuti forniti da terze parti, che collaborano con loro.

L' Huffington Post e il Drudge Report hanno riconosciuto il valore che quest'opera di filtraggio delle informazioni più importanti ha per il proprio pubblico. E sono stati ben ricompensati per essesi impegnati in questo.

  • Nel Febbraio 2009 l'Huffington Post ha ricevuto 8,9 milioni di visitatori unici secondo il Nielsen NetRatings.
  • Secondo lo stesso Nielsen NetRatings il Drudge Report ha avuto 3,5 milioni di lettori nel 2009.

Un altro esempio è il New York Times che in modo efficace cura i post di blog esterni.

Come dice Steve Rosembaundel Silicon Valley Insider:

''...Ciò che il Times sa che i contenuti che convalida con il suo marchio e attraverso la sua ridistribuzione diventa qualcosa di valore, importante sia per i lettori che per i creatori degli stessi contenuti.''

 





La Cura Dei Contenuti All'Opera Nel Business

Adesso bisogna rendere la tua azienda una risorsa di fiducia: in accordo con l'Endeman Trust Barometer del 2010, l'utilizzo delle conversazioni tra amici e colleghi come fonti di informazione per la propria azienda, è diminuito in Inghilterra Stati Uniti, Francia, Germania, Brasile, Russia, India e Cina.

''In altre parole mentre Google attribuisce sempre più importanza alle opinioni personali condivise sui social network, la fiducia in queste opinioni sta diminuendo notevolmente''

 





Come Funziona la Cura Dei Contenuti

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Come funziona la cura dei contenuti?

Proprio come i bibliotecari aiutano a dare un senso all'enorme quantità di libri e periodici disponibili in una biblioteca, i curatori di contenuti identificano, organizzano e condividono le informazioni più importanti per i loro potenziali clienti. Ecco le fasi dell'attività del curatore nei punti uno, due e tre.

  1. Identificare: i migliori bibliotecari hanno accesso a centinaia se non migliaia di fonti d'informazione che distribuiscono informazioni in tempo reale su argomenti specifici che interessano ai loro utenti abituali. Su Internet, a queste risorse vanno aggiunti i feed RSS, i podcast, le ricerche salvate, e i filtri di ricerca che offrono informazioni pertinenti che possono essere facilmente rielaborate e condivise.


  2. Organizzare: i bibliotecari devono consultare e curare l'informazione in modo da interpretare e comprendere al meglio quelle che sono le reali necessità dei loro utenti abituali.

    I bibliotecari più esperti possono elaborare rapidamente centinaia di documenti al giorno utilizzando strumenti che in modo automatico organizzano e taggano i contenuti, forniscono riassunti e classificano i contenuti quando necessario. Le moderne biblioteche spesso si avvalgono di professionisti particolari definiti ''specialisti di metadati''.



  3. Condividere: questo potrebbe essere considerato l'aspetto più semplice del curare i contenuti.

    La condivisione presuppone che le informazioni siano facilmente disponibili per gli utenti abituali che ne fanno uso periodicamente.

    Internet - ed una serie di strumenti - rende molto semplice pubblicare risorse online.

    Tuttavia i bibliotecari migliori sono quelli che riescono a fornire informazioni pertinenti, sottolineando le relazioni tra le varie informazioni in modo che l'utente si renda conto che tutte queste informazioni sono connesse tra loro.

 





Chi è il Curatore di Contenuti?

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''Data la grande richiesta di contenuti di qualità, che possono riguardare i più svariati argomenti, ci dovrà essere una nuova figura professionale online.

Qualcuno che abbia il compito non di creare contenuti, ma di dare un senso a contenuti creati da altri. Perché trovi i contenuti migliori e maggiormente pertinenti e li renda disponibili.

Le persone che sceglieranno di assumere questo ruolo saranno conosciute con il nome di curatori di contenuti...Loro saranno una voce, un punto di vista ulteriore per le aziende e le organizzazioni, una figura professionale che riuscirà a mettere in contatto queste ultime direttamente con i loro clienti- creando una nuova forma di dialogo dalle valutazioni sui vari contenuti e non più dai messaggi di marketing che riguardano brand appena creati.(Fonte: Rohit Bhargava)

 





La Cura Dei Contenuti Veicola le Influenze di Mercato

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Forse pensi che, da quello che ti ho detto, il curatore di contenuti debba sostituirsi ai tuoi sforzi per la creazione di contenuti.

Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.

Non solo la cura dei contenuti può aiutarti ad attrarre un flusso costante di clienti abituali, può aiutarti anche a dare maggior valore ai tuoi stessi contenuti. Ecco come: come l'Huffington Post ed il New York Times mescolano i loro contenuti originali con quelli di terze parti, potresti dire ai fruitori abituali dei tuoi contenuti che questi sono contenuti che tu stesso hai curato e rielaborato.

E visto che un contenuto da te curato può spesso riflettere il tuo punto di vista riguardo argomenti specifici che interessano ai tuoi clienti abituali, questi ultimi troveranno tale contenuto molto pertinente. Non ne sei convinto?

In uno studio condotto dall'Università statale dell'Ohio e pubblicata nel giugno del 2009 i ricercatori hanno scoperto che è molto più probabile che i lettori clicchino su un articolo in linea con il loro punto di vista, rispetto ad un articolo di cui non condividono le idee. Durante l'esperimento infatti i soggetti esaminati hanno cliccato per il 58% del tempo su articoli a conformi alle loro idee, mentre solo il 43% del tempo ha cliccato su articoli che non lo erano.

In altre parole gli individui sono portati a scegliere i contenuti conformi alle loro convinzioni, se si tratta di politica o affari. In più una ricerca del MarketingSherpa mostra che i i venditori B2B sono molto disponibili a ricevere notizie da altre aziende o articoli da fonti come i venditori. L'84% ha dichiarato che utilizzare offerte del genere aumenta la probabilità di essere cliccati dei loro contenuti.

 





La Cura Dei Contenuti Aumenta l'Autorevolezza Del Marchio

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Inoltre la cura dei contenuti produce un altro effetto positivo.

I clienti abituali con grandi budget a disposizione attingono notizie ed approfondimenti per la propria azienda da svariate fonti, soprattutto da quelle più autorevoli che si occupano del loro stesso settore.

Se sei un'azienda che sta cercando di rendere autorevole il tuo marchio, ti converrà ascoltare il pensiero dei leader del tuo stesso settore, questo potrà sicuramente aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.

In altre parole sfruttando l'autorità delle fonti da cui attingi, puoi anche aumentare la credibilità del tuo marchio.

Sarà come sponsorizzare il report di un analista di settore - ma con effetti molto più profondi se curerai costantemente e distribuirai contenuti importanti per i tuoi clienti abituali.

''Abbastanza stranamente la cura dei contenuti sposta l'equilibrio del potere a favore del marchio e della pubblicazione. Mentre ognuno può creare un contenuto, la decisione di usarlo e presentarlo tu stesso come curatore di contenuti è molto rischiosa, quindi maggiormente di valore.'' (Source: Business Insider)

 





Qual'è il Futuro Della Cura Dei Contenuti?

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Adesso dovresti essere più convinto riguardo l'importanza della cura dei contenuti.

Questa è un'attività che dovrebbe trovare spazio all'interno del già complesso lavoro di marketing B2B. Questo perché c'è bisogno di rendere questo processo il più automatico possibile.

Ci sono semplicemente troppi contenuti da gestire anche per il venditore più competente. E a meno che tu non faccia un lavoro di cura, di tutte le informazioni che possono interessare ai tuoi clienti abituali, non riuscirai a rendere autorevole il tuo marchio.

I più efficaci sistemi di cura dei contenuti saranno automatici. Ti consentiranno di filtrare e riproporre rapidamente i contenuti più importanti e pertinenti per pubblicarli all'interno di un sistema di marketing automatizzato, sul tuo blog già esistente ed all'interno della tua newsletter.

Provvederanno automaticamente all'ottimizzazione in termini di SEO, così da permetterti di risparmiare sulle spese relative ad AdWords - garantendoti ugualmente un miglioramento sostanziale in termini di posizionamento nei motori di ricerca. Cosa ancora più importante , renderanno la tua azienda leader del tuo settore, il tutto in poche ore a settimana.

Cos'è l'elaborazione di informazioni automatizzata?

L'elaborazione automatizzata di informazioni è un nuovo tipo di servizio nato nel ventunesimo secolo. Grazie ad esso i venditori, possono identificare, raccogliere e condividere informazioni pertinenti riguardo specifici argomenti, con i propri clienti.






Informazioni sulla HiveFire

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HiveFire consente alle aziende di automatizzare l'organizzazione e la cura dei contenuti aziendali per l'Internet marketing e il social media marketing. L'azienda è specializzata nello sfruttare tecnologie avanzate per fornire strumenti di gestine delle informazioni per i dirigenti di marketing aziendale. gli scienziati e gli ingegneri della HiveFire lavorano sull'apprendimento automatico, sull'elabozione del linguaggio naturale e sulle metodologie di recupero di informazioni.




Informazioni su Pawan Deshpande

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Pawan Deshpande è il CEO della HiveFire, che ha fondato nel 2007. Conduce la strategia globale di gestione e sviluppo del prodotto per la medesima azienda. Prima di fondare la HiveFire, Deshpande ha lavorato sia per la Microsoft che per Google. Pawan ha frequentato il Massachusetts Institute of Technology (MIT) sia da studente che da professore di informatica.




Informazioni su Taariq Lewis

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Taariq Lewis è direttore delle vendite e del marketing per la HiveFire ed ha promosso una strategia di mercato go-to, per l'analisi statistica dei contenuti ed estrazione di entità aziendale del MIT CSAIL engineers. Per lo sviluppo del busness e del prodotto estivo, associato al Lucid Imagination, Taariq ha promosso inizialmente una strategia di mercato go-to costata $1BB per le ricerche di mercato.


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