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4 febbraio 2010

New Media E Alfabetizzazione Digitale: Le Skill Necessarie Per Il Cittadino Del 21esimo Secolo

L'attenzione focalizzata, la partecipazione, la collaborazione e il consumo critico (che comprende "l'individuazione delle cazzate") sono le skill cruciali per l'alfabetizzazione ai new media del 21° secolo, necessarie per acquisire una piena cittadinanza attiva in questa rivoluzione che sta interessando la comunicazione digitale.

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Photo credit: JD Lasica

"In misura sempre maggiore...Il digital divide non riguarda più tanto l'accesso alla tecnologia quanto la differenza tra quelli che sanno come fare e quelli che non lo sanno..."

Quello che conta di più non è avere l'accesso ad Internet, ma possedere la consapevolezza, il know-how, le capacità e l'accesso all'alfabetizzazione di base per l'era digitale.

"La capacità di conoscere è diventata improvvisamente l'abilità di cercare e vagliare" e discernere.

"Capacità più socialità" sono la chiave.

Ecco come Howard Rheingold in un video registrato di recente da JD Lasica, spiega perché l'alfabetizzazione ai new media nel 21° secolo è così importante per tutti noi e quali sono le capacità fondamentali che devi saper padroneggiare per diventare un cittadino pienamente alfabetizzato nel 21° secolo:

 

 

Howard Rheingold Sulle Conoscenze Essenziali Dei Media

di JD Lasica



Una settimana fa, mentre stavamo terminando la visita di due giorni a Cambridge organizzata da Traveling Geeks, stavo passeggiando lungo la via principale con l'autore Howard Rheingold quando ci siamo fermati per un momento di fronte al King's College.

Ho tirato fuori il mio Flip Ultra preso a noleggio ed ho registrato questa intervista di sei minuti ad Howard, vestito in modo sgargiante come sempre, di fronte al cinquecentesco King's College, discutendo dell'apprendimento nel 21° secolo.

Howard ha centrato una delle dritte più importanti che ho avuto da questa nostra settimana in Gran Bretagna.

"Sono sempre più convinto che il digital divide non riguardi più tanto l'accesso alla tecnologia quanto la differenza tra quelli che sanno come fare e quelli che non lo sanno," ha detto.

Egli è convinto che ciò che è più importante non sia l'accesso a Internet - Abbiamo più di un miliardo di persone su Internet adesso e ci sono quattro miliardi di telefonini là fuori - ma l'accesso alla conoscenza e all'alfabetizzazione per l'era digitale. "La capacità di conoscere è diventata improvvisamente l'abilità di cercare e vagliare" e discernere

"Capacità più socialità" sono la chiave.

In precedenza durante la settimana Howard tenne la relazione programmatica al Reboot Britain, e riassume qui alcuni dei punti principali.

Tra le capacità essenziali che cita ci sono:

  • Atten­zione
  • Par­tecipazione
  • Col­lab­o­ra­zione
  • Consumo critico (che include "l'individuazione delle cazzate" - viviamo in un'epoca in cui quando tu puoi ottenere risposte per ogni cosa, ma come puoi sapere di cosa e di chi fidarti?)

Egli parla inoltre dell'attenzione focalizzata in confronto al multitasking e dell'importanza di essere in grado di fronteggiare simultaneamente una serie di compiti diversi.

Abbiamo cenato benissimo (in un ristorante italiano), ed è stata una buona occasione per conoscere Howard un po' meglio durante il nostro viaggio.

 



L'Alfabetizzazione Digitale Del 21° Secolo - Howard Rheingold


Durata: 6' 09''



Trascrizione integrale in italiano



JD Lasica: Ciao. Puoi presentarti?

Howard Rheingold: Sono Howard Rheingold, @hrheingold su Twitter che io ritengo sia il modo in cui ognuno identifica questi giorni, e quello è il King's College, Cambridge, dietro di me. Molti personaggi famosi sono stati là. Penso che Alan Turing, sia stato là.

Se lavori nel business dei computer o sei un analista dei social media e non sai chi sia Alan Turing - vai subito a cercartelo.



JD Lasica: Ok, così Howard, hai riflettuto molto su ciò che sta accadendo nell'ambito della tecnologia per il futuro, cosa c'è nella tua mente in questi giorni?

Howard Rheingold: Bene, io ho la sfortuna e la benedizione di essere qualcuno che vive nel futuro.

Nel 1985 ho pubblicato Tool for Thought incentrato su dove questi personal computer potessero arrivare nell'anno 2000.

Nel 2002, Smart Mobs sull'utilizzo che le persone avrebbero potuto fare dei telefoni cellulari e le azioni collettive.

E adesso sono convinto più di quanto lo fossi prima che quello che è importante non è l'accesso all'hardware, l'accesso ad Internet - abbiamo un miliardo di persone su Internet adesso e molti di più in arrivo, abbiamo quattro miliardi di cellulari e molti di più in arrivo - ma l'accesso alla conoscenza, l'alfabetizzazione del 21° secolo, e non sto parlando solo di India e Africa, sto parlando dei miei studenti a Stanford e Berkeley. Ho iniziato a pensare a questo quando ho cominciato ad insegnare.

Ho immaginato che i miei studenti fossero come mia figlia e tutti i miei amici, mi alzai e dissi: "Avete intenzione di creare un blog? Avete intenzione di creare un wiki?", ed ho ricevuto sguardi vuoti da molte persone.

Questo ha iniziato a farmi pensare a cosa noi pensiamo che la gente sappia in questi giorni in cui ognuno porta con sé un notebook o un telefonino che è connesso ad Internet. Ma i nativi digitali e altri non sono pienamente alfabetizzati sull'uso delle tecnologie che utilizzano ed io per alfabetizzazione intendo un'abilità che è ovviamente individuale - imparare ad andare in bicicletta non è molto sociale. Ma l'alfabetizzazione alla quale faccio riferimento coinvolge le competenze individuali più le competenze sociali.

Se sei l'unica persona al mondo che sa andare in bicicletta, questo ti dà molto potere. Se sei l'unica persona che sa leggere e scrivere o postare sul web, a chi interessa?

Penso che ci siano almeno quattro abilità fondamentali per il 21° secolo:

  1. Attenzione: ci tornerò su questo.
  2. Partecipazione: che è quello di cui parlavo a proposito di blog e wiki, e Twitter, e tutte le cose che le persone fanno online: come partecipare anche attraverso quelli che adesso si chiamano social media, come capire di cosa si tratta.
  3. Collaborazione: come utilizziamo i media a nostra disposizione per realizzare le cose insieme
  4. Consumo critico: viviamo in un mondo interconnesso, e comprendere la natura, la potenza, i limiti e i pericoli dei network tecnici e sociali è essenziale sia per i bambini che vanno a scuola, che per le imprese. Quello che potresti chiamare in modo educato consumo critico, o in modo più diretto individuazione delle cazzate.

Viviamo in un'epoca in cui puoi avere risposta per qualunque cosa. Non è necessario che tu vada in una biblioteca universitaria, ma in una biblioteca universitaria puoi essere più o meno sicuro che qualcuno abbia verificato quello che sta scritto nei libri.

In questi giorni ottieni le tue risposte da Internet per mezzo dei motori di ricerca - sta poi a te determinare se quello che hai trovato è un'informazione accurata, se è sbagliata, se è disinformazione, una leggenda metropolitana, una bufala, spam, materiale porno, spam pornografico.

La capacità di conoscere si è improvvisamente trasformata nella capacità di cercare e di filtrare.

Ancora un momento di attenzione. Di nuovo, mi sono accorto di questo mentre ero in classe, ma naturalmente tu magari ci pensi quando guidi in autostrada e vedi gente che manda gli sms, quando sei su Twitter e vedi le cose passano.

Prendi delle decisioni molto rapidamente riguardo a:

  • A cosa devo fare assolutamente attenzione,
  • Quale contenuto apro in una scheda per vederlo più tardi,
  • e cosa aggiungo ai segnalibri per vederlo molto tempo dopo.

Io penso che alcune persone abbiano la capacità di prendere questa decisione in modo migliore di altri e quelli che hanno sviluppato tale abilità di decidere rapidamente su dove dirigere la loro attenzione abbiano un vantaggio competitivo sugli altri.

Se non in classe ovviamente - questo è un problema per quegli insegnanti che hanno ripetuto le stesse cose per 30 anni perché i loro studenti adesso vanno su Internet, controllano quello che gli viene detto guardando su Google o Wikipedia, si scambiano messaggi e tweet in tempo reale, e se l'insegnante è troppo noioso - vanno su Facebook - giocano a World of Warcraft. Io non sono sicuro se questo sia il modo migliore di utilizzare la propria attenzione.

Credo che il problema non sia se l'attenzione focalizzata venga privilegiata rispetto al multitasking. Se non sei in grado di seguire più cose contemporaneamente, cos'hai intenzione di fare se un bambino gattona verso la presa elettrica, il bollitore del tè trabocca e suona il telefono? Come sei riuscito finora a guidare la tua auto?

Il multi-tasking, il passare rapidamente da un'attività ad un'altra, è un'abilità utile in varie circostanze ed un ostacolo per la concentrazione e la comprensione in altre.
L'attenzione focalizzata è come un riflettore e tu hai bisogno di quel tipo di luce se stai per fare un intervento chirurgico, ma è necessario spegnere quella luce per vedere tutto il resto, se ti trovi in quel genere di situazioni in cui devi seguire più cose contemporaneamente.

Nessuno ci insegna queste capacità, ovviamente devi impararle in strada, ci sono molte capacità legate all'attenzione che cogliamo qua e là, ma la capacità d'attenzione che deriva dall'essere sempre accesi, sempre connessi, hai trovato le tue risposte su Google e Wikipedia - questa è nuova e non la imparerai alle scuole superiori o all'università - perciò sono interessato a capire in che modo impariamo e insegniamo tali abilità al giorno d'oggi.

Sono sempre più convinto che il digital divide non riguarda più tanto l'accesso alla tecnologia quanto la differenza tra quelli che sanno come fare e quelli che non lo sanno.



JD Lasica: ..Come usare la tecnologia.

Howard Rheingold: ...Come usare la tecnologia e come usare il cervello con la tecnologia.



JD Lasica: Si. Ok, Howard, è una bella cosa su cui riflettere. Molte grazie.

Howard Rheingold: Grazie a te, JD.




Informazioni su Howard Rheingold

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Howard Rheingold è un'insegnante, uno scrittore e un critico; è specializzato sulle implicazioni culturali, sociali e politiche dei media della comunicazione moderna come Internet, la telefonia mobile e le comunità virtuali (termine del quale è considerato l'inventore). Howard Rheingold è docente presso il Dipartimento della Comunicazione dell'Università di Stanford dove tiene corsi di giornalismo digitale, comunità virtuali e social media. Lavora come professore anche presso l'università di Berkeley dove insegna Comunità Virtuali e Social Media. Tra i suoi testi più influenti ci sonoTools for Thought (1985), The Virtual Community: Homesteading on the Electronic Frontier (1993), Smart Mobs: The Next Social Revolution (2002).




Informazioni su JD Lasica

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JD Lasica è un imprenditore, stratega, scrittore, blogger, formatore e consulente nell'ambito delle tecnologie. JD è co-fondatore e direttore editoriale di Ourmedia.org, presidente del Social Media Group e uno dei partner di Outhink Media, un'azienda che si occupa di social media e produzione di video. Attualmente sta collaborando alla creazione MediaMobz, una nuova piazza virtuale per il videomarketing. Il suo libro Darknet: Hollywood's War Against the Digital Generation (Wiley & Sons, 2005) esplora la rivoluzione dei media personali e i mutamenti nel panorama dei media.




Altre Risorse (in inglese):

 
 
 
 
 
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