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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


1 luglio 2009

Giornali Online: A Pagamento O Gratis?

Qual è la migliore strategia di pubblicazione online per un quotidiano in difficoltà? E' più conveniente pubblicare contenuti gratuiti o far pagare alla gente una quota per accedervi? L'eterno dilemma di Internet è tornato, stavolta con un potente sponsor alle spalle: Rupert Murdoch.

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Photo credit: ktsdesign

Se non hai ancora sentito parlare di questa storia, solo alcune settimane fa tutte le maggiori testate giornalistiche internazionali hanno riportato una dichiarazione pubblica di Rupert Murdoch sulla fine del modello di business basato sui contenuti gratuiti. Mentre parlava durante una riunione della News Corporation e annunciava un calo dei profitti del 47% nell'ultimo trimestre, Murdoch ha specificamente detto che "l'attuale modello economico a libero accesso favorito dai maggiori produttori di contenuti è difettoso." (Fonte: CNN)

"Ci troviamo nel mezzo di un dibattito epocale sul valore dei contenuti ed è chiaro a tutti i quotidiani che il modello attuale sta funzionando male," ha detto il presidente e amministratore della News Corp.

Rupert ­Murdoch ha descritto l'attuale approccio commerciale alle notizie online come un modello economico ­"mal funzionante" che ha bisogno di alcune rapide modifiche. Questa è stata la scintilla che ha generato una nuova ondata di discussioni e articoli a proposito dell'eterna domanda: le notizie online dovrebbero essere gratuite o a pagamento?

Anche una recente seduta del Senato degli Stati Uniti d'America sul "Futuro del Giornalismo" ha chiarito che ci sono un bel po' di società che producono giornali che vorrebbero ritornare ad essere pagate per i propri contenuti (mentre premono allo stesso tempo per avere agevolazioni fiscali)

Ma chiedere un pagamento per i contenuti pubblicati è davvero la soluzione alla crisi dei giornali?

Se si guarda al di là delle apparenze e delle dichiarazioni ufficiali, il futuro delle notizie online potrebbe essere molto diverso da come appare, scorrendo solo i titoli dei giornali su questa faccenda.

In verità, penso che la domanda che ci stiamo facendo non sia quella giusta. Non dovremmo domandarci se le notizie online dovrebbero essere gratuite o a pagamento, ma quale tipo di notizie potrebbero ottenere un beneficio dall'essere pubblicate gratuitamente e quali invece potrebbero essere vendute a pagamento senza che le une interferiscano con le altre.

In questa intervista video, Alan Murray, redattore capo del Wall Street Journal, ci propone una storia diversa da quella che abbiamo sentito sui giornali. Murray propone una strategia maggiormente equilibrata nella quale sia i contenuti gratuiti che quelli a pagamento possono giocare un ruolo strategicamente importante e nella quale i due approcci si completano a vicenda anziché essere ai due estremi opposti.

Qui trovi l'intera intervista ad Alan Murray assieme alla traduzione. Se ti stai domandando se sia meglio pagare o accedere liberamente ai contenuti, qui potrai trovare qualche consigli davvero importante:

 

 

Alan Murray Del Wall Street Journal Sulle Richieste di Pagamento Per i Contenuti Online


Durata: 4' 31''

di Alan Murray



Paid Wall sì, Paid Wall no

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Quello che è successo negli ultimi due anni è che abbiamo scoperto è che una soluzione non esclude l'altra. Non si tratta di pay wall o non pay wall.

Noi abbiamo pubblicato nel tempo sempre più contenuti gratuiti.. Puoi consultare gratuitamente tutte le notizie sulla politica, sull'arte, il tempo libero, le opinioni sono disponibili per chiunque. La copertura di notizie importanti, anche notizie economiche, avviene gratuitamente perché abbiamo capito che se non rendiamo gratuite e pubbliche, la persone cercherebbero le stesse cose su altri siti web.

Se si è un articolo su una notizia importante, se riportiamo una segnalazione ...potremo renderla disponibile solo a pagamento. Ma se facessimo così, Businessweek o qualcun altro scriverà semplicemente un articolo dicendo il "Wall Street Journal ha riportato x," e in questo modo otterranno tutto il traffico.

Perché dovremmo fare così? Se esistono notizie di interesse generale, le pubblicheremo gratuitamente e otterremo noi tutto il traffico, scusate tanto.

 



L'Esperimento Del Wall Street Journal e di Google News

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L'accordo con Google News è stato un esperimento. Abbiamo pensato, permettiamo alle persone che stanno cercando una notizia di entrare nel nostro sito e di leggere un articolo, qualsiasi esso sia. Sembra abbia funzionato piuttosto bene.

Le persone che vanno su Google News, non sono, in larga misura, persone che hanno una rapporto regolare con il Wall Street Journal. Cercano semplicemente il migliore articolo su un argomento. Se a noi capita di averla coperta, gli consentiamo di leggerla. Ma se ai lettori l'articolo è piaciuto così tanto da voler avere una relazione diretta con noi, se interessa loro la nostra copertura sulla finanza e sul business, allora in quel caso dovranno sottoscrivere un abbonamento.

In un certo senso, noi abbiamo la nostra torta e la mangiamo anche, facendo una distinzione chiara tra ciò che sarà di alto interesse popolare, ciò che probabilmente attrarrà un traffico più ampio sul Web, ma tenendo a mente che il valore principale da noi proposto è ciò noi offriamo agli abbonati che vengono sul nostro sito per notizie di carattere finanziario e di business che non possono trovare da nessuna altra parte.

 



Restringi il Tuo Interesse

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La chiave di volta non è prendere i tuoi contenuti più popolari e renderli disponibili solo a pagamento. Questo è l'errore che alcune persone hanno fatto in passato. "Questa è la notizia che la maggior parte delle persone desidera leggere; quindi è questa notizia quella che daremo a pagamento." Ma questa non è la risposta giusta.

I contenuti più popolari e di interesse generale sono esattamente ciò devi pubblicare gratuitamente, perché attirano traffico, costruiscono la base del tuo pubblico e di conseguenza ti permettono di pubblicare annunci pubblicitari.

Io credo che devi immaginare una sorta di gruppi di persone più piccoli, in cui l'interesse per un argomento sia più profondo e intenso e per il quale le persone potrebbero essere disposte a spendere soldi.

Ho fatto questo discorso con un editore di un quotidiano, al quale ho detto: "Dimmi, qual è il tuo equivalente del nostro business di lettori - il gruppo di persone che ha davvero bisogno di leggerti perché tu hai qualcosa che loro stanno cercando disperatamente?" Lui mi ha risposto: "E' lo sport locale".

Sono le partite di calcio o di pallacanestro delle scuole superiori. Non per forza devono essere argomenti di interesse per tutti i lettori, ma solo per quelle persone che vogliono leggerli. Loro vogliono leggere queste notizie magari perché a questi tornei partecipano i loro figli. Forse sarebbero disposti a pagare per questo. O magari esiste un servizio fotografico, collegato a queste notizie, da dove si possono scaricare le foto dei tuoi figli o della partita. Ma soltanto se sei un abbonato.

Questo è solo un esempio, ma penso che le cose funzionino in questo modo.

 



La Gente Pagherà Per i Contenuti di Valore

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La verità della questione è che c'è un sacco di gente lì fuori che paga un sacco di soldi, miliardi di dollari, per comprare informazioni ogni giorno.

Alcuni ragazzi in Texas che hanno dato vita ad un servizio di notizie dell'ultim'ora sul mercato del petrolio con i dati delle piattaforme di estrazione attive e quant'altro. Loro vendono questo servizio e adesso vanno in giro in Mercedes. Perché non lo ha fatto lo Houston Chronicle? Perché devono averci pensato persone del tutto esterne al mondo dell'informazione?

Il punto è trovare informazioni che siano di grande valore non necessariamente per un grande gruppo di persone. Potrebbe essere un piccolo gruppo di persone che potrebbe pagare per avere i tuoi contenuti. Penso che di queste opportunità ce ne siano per molti giornali.

Noi stiamo lavorando a un'iniziativa premium per lanciare una serie di servizi di informazione, come tu sai, maggiormente specifici e focalizzati su temi particolari, che possiamo vendere come servizi premium a piccoli gruppi di abbonati su quegli argomenti che rivestono un particolare interesse per loro.

L'energia può costituire un esempio. Naturalmente molti dei nostri lettori sono interessati ad argomenti finanziari. Magari potremmo creare una specie di servizio di notizie dedicato ai i direttori degli uffici finanziari.

Ci sono molte idee sul tavolo. Abbiamo iniziato a dare priorità a queste e ne abbiamo alcune che metteremo in pratica per prime. Ma non le rivelerò in questa video intervista.
Abbiamo iniziato dando priorità a quelle, scegliendo quelle con le quali iniziare. Ma non interromperò le notizie sul tuo video.

 







I Consigli di Alan Murray

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  • Il miglior modello di pubblicazione dei contenuti è un mix di contenuti gratuiti e a pagamento.
  • I contenuti che non offri gratuitamente verranno pubblicati da altri e tu perderai soltanto del traffico.
  • Non fare pagare il tuo pubblico per i contenuti più popolari che pubblichi sul tuo sito web.
  • Focalizza i tuoi contenuti a pagamento su nicchie di pubblico precise.




Informazioni sull'autore

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Alan Murray è un caporedattore online del Wall Street Journal e autore della colonna "Business" pubblicate ogni mercoledì a pagina 2. Collabora anche regolarmente con la CNBC ed è stato l'autore del libro "Revolt in the Boardroom: The New Rules of Power in Corporate America". Alan Murray ha responsabilità della gestione degli obiettivi multimediali del WSJ, compresi i rapporti con la televisione CNBC, il mercato dei libri del Wall Street Journal, l'inserto degli eventi economici e molti altri settori di sviluppo online.




Photo credit:
Contenuti Gratuiti vs Contenuti a Pagamento - adempercem
Restringi il Tuo Interesse - 3dfoto
La Gente Paga Per i Contenuti di Valore - Giskard

 
 
 
 
 
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