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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


3 febbraio 2009

La Storia Di Robin Good Raccontata Alla Sesta Edizione Della "Girls Geek Dinner"

Come ho iniziato la mia carriera nell'editoria online professionale? Cosa facevo prima? Perché ho scelto di chiamarmi Robin Good da Sharewood? Cosa vedo nel futuro di coloro che desiderano trovare un modo per sfruttare Internet per vivere facendo quello di cui sono realmente appassionati?

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Se vuoi scoprire qualcosa di più sulla mia storia di editore online indipendente, come ho iniziato e come sono riuscito a convertire la mia totale reticenza alla pubblicità in una patnership vincente, allora la presentazione che ho tenuto la settimana scorsa alla sesta edizione della Girls Geek Dinner ad Atene, in Grecia, potrebbe essere la giusta occasione per conoscere qualcosa in più su di me.

Ecco il video completo della durata di 29 minuti con la completa trascrizione in italiano:

 

 

La Storia di Robin Good


Durata: 29'



Trascrizione in Italiano



Introduzione

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Sto per raccontarvi qualcosa in più sulla mia storia, di come sono diventato il primo italiano e probabilmente il primo europeo in grado di sostenersi completamente grazie al Web.

Il mio sogno era quello si smettere di occuparmi di alcuni clienti e di alcune persone alle quali offrivo consulenza, perché, in un modo o nell'altro, non mi era mai piaciuta quella situazione.

Sia perché c'era troppo lavoro che veniva pagato troppo poco, o perché si lavorava troppo poco e si veniva pagati in maniera a volte spropositata, altre volte invece non si veniva mai pagati e bisognava andare dall'avvocato per ottenere i soldi, e quindi la banca vedeva che non entravano soldi per due-tre-quattro-cinque-sei mesi. Questa vita penso non si faccia solo in Italia, anche se noi abbiamo le nostre peculiarità, ma credo sia una questione che si vive in tutto il mondo.

Gli affari sono affari e ci sono sempre persone intelligenti che cercano di prendersi gran parte del merito del vostro lavoro.

Il lavoro di consulente è difficile, prima devi trovare il lavoro poi, supponendo che tu sia stato pagato, ne devi trovare un altro, poi un altro e un altro ancora. Così per tutta la tua vita. E ci sono le tasse, le rate della macchina e tutte le altre spese. Questa per me non era vita.

La vita per me è l'abilità di fare quello che mi piace fare. Per tutto il tempo che posso.

 

Il Mio Vecchio Lavoro di Consulente di Comunicazione...

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Prima ero un consulente di comunicazione. Lavoravo per organizzazioni internazionali come quelle che aiutano le nazioni del terzo mondo o i paesi dove ci sono conflitti, e che inviavano soldi, riso e aiuti di volontariato. Insomma lavoravo per delle organizzazioni umanitarie. E a Roma, in Italia dove sono nato, ci sono un sacco di questa organizzazioni, così come a Ginevra o a Washington.

Quindi, dal momento che conoscevo molto bene l'inglese, decisi prima ancora che Internet divenisse quello che è oggi, di specializzarmi nelle nicchie e in particolar modo per il mercato che parlava inglese. Vivevo a Roma, non volevo avere alcuna forma di concorrenza, che cosa avrei potuto fare, parlavo bene l'inglese, così decisi di buttarmi in quel business.

Subito pensai alle ambasciate e alle organizzazioni internazionali. Così iniziai a lavorare con loro e pensai:

"Che bella idea quella di lavorare per le organizzazioni che stanno aiutando il mondo diventa un posto migliore. Non è fantastico? Non sto facendo pubblicità per una grande società che vuole solo promuovere i suoi prodotti, il che non mi potrebbe interessare di meno, ma sto aiutando dei poveri ragazzi che in tutto il mondo stanno cercando di superare delle grosse difficoltà."

Ecco cosa ho pensato. E ho speso dieci o quindici anni per lavorare con le organizzazioni.

Quello che ho fatto per loro è stato aiutarli a mettere insieme i prodotti di comunicazione. Manuali, libri, opuscoli, che di solito sono in cinque lingue: inglese, arabo, cinese, francese e spagnolo. E 'stata una fantastica scuola per me perché questo ambiente, e non importa quanti soldi ho fatto, mi ha permesso di lavorare su un sacco di cose diverse, molte sfide, un sacco di cose nuove.

 

..e Come Coach

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L'altra cosa ho fatto per loro è stato restituire immediatamente quello che avevo appreso attraverso il lavoro. In pratica: se mi davano un progetto per fare qualcosa, scoprivo quali erano gli strumenti e migliori metodi per farlo, e così iniziai a formare queste organizzazioni.

"Sto facendo questo progetto per te, e sono molto bravo a farlo, perché non mi permetti di insegnare ai tuoi dipendenti come portarlo avanti, così che la prossima volta non mi dovrai chiamare e potrai fare tutto questo senza di me?"

Feci questo per dieci anni. Avevo classi composte da otto, dieci, dodici persone e le formavo su tutti quegli argomenti che riguardavano la comunicazione e la tecnologia.

Spiegavo per esempio come utilizzare PowerPoint. Tutti usano PowerPoint, personalmente lo odio, ma tutti lo utilizzano, così spiegavo non solo come utilizzarlo, ma anche come comunicare in maniera efficace con gli strumenti online, come pubblicare sul web, come fare information design, che in pratica spiega come utilizzare il testo e le immagini in modo efficace attraverso programmi come PowePoint o Excel. Questo erano le cose che facevo.

Poi, all'improvviso, mi sono detto: "Ma questo mondo qui non è molto diverso dal mondo imprenditoriale". Anche qui c'è un grande capo, che magari è appena tornato dall'Africa, ma è comunque un grande capo dentro l'organizzazione, che diceva: "Falla un po più verde, non mi piace il blu, sposta questo da quest'altra parte."

Spendevano decine di migliaia di dollari e poi alla fine cambiavano il colore perchè al capo non piaceva più. Così il mio sangue iniziò a ribollire e mi dissi:

"Questo non è il tipo di organizzazioni che pensavo. Non pensano sempre ad aiutare le persone, forse c'è qualche altro modo che io posso usare per avere soddisfazione da quello che sto facendo".

 

Il Punto di Svolta

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Lo sapete qual'era il mio problema? Non i soldi, non il lavoro, perché è sempre stato diverso, ma la soddisfazione personale. Mi potevano pagare tutte le somme di denaro, ma se non ero in grado di fare ciò che sapevo fare meglio, e non potevo vedere le persone usavano e apprezzavano quello che insegnavo, allora mi sentivo insoddisfatto. Non so a voi, ma questo è quello che sentivo.

Che cosa ho fatto, considerato che mi sentivo molto depresso per il fatto di avere tutto questo lavoro, mi pagavano bene, ma non mi piaceva, allora mi sono detto: "Voglio fare qualcosa che mi piace". E così, sarà stato all'incirca il 1998, ho detto:

"Ho tutti questi nomi di queste persone che sono venuti ai miei corsi. Iniziai a dire a queste persone, quando venivano al corso, e mi davano i loro feedback, :" Vuoi ricevere alcune informazioni da me? " Ho una newsletter, e ho intenzione di inviare qualcosa"
.

E tutte le persone dei corsi dicevano: "Certo, voglio ricevere altre informazioni da te, mi è piaciuto il tuo corso e voglio saperne di più".

E così iniziai a inviare una newsletter. Che scrivevo nella newsletter? Tutto quello che imparavo nel mio lavoro. Quali strumenti utilizzavo, il metodo migliore per fare questo o quello, e così la newsletter mi diede immediatamente delle enormi soddisfazioni, perché le persone iscritte iniziavano ad aumentare di numero: 20, 30, 100, 500, 1000, 5000. Pensai: "Wow 5000 persone leggono le cose che scrivo!", E io non avevo ancora pensato di utilizzare un sito web.

In realtà avevo in sito web, ma non era niente, era una semplice vetrina come la maggior parte dei primi siti web che si vedevano all'epoca. C'era scritto semplicemente quello che facevo e non era come li conosciamo oggi, dove ci sono conversazioni su ogni cosa.

Così pensai, forse il mio sito non è molto aggiornato e dovrei cambiare un po la situazione. Così iniziai a pubblicare sul mio sito web tutto il materiale della mia newsletter. questo è l'opposto di quello che fanno oggi le persone, ma è così che io ho iniziato. Presi il materiale che inviavo nella newsletter e lo pubblicai sul mio sito web, ogni settimana la newsletter diveniva sempre più grande, 30, 40 50 pagine. Non potevo stamparla e leggerla neanche io. Così dissi:è incredibile, sono felice di tutto quello che sto facendo, ma ci deve essere qualcos'altro. Non sapevo dove stessi andando.

 

AdSense e la Decisione Finale

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Un giorno due miei amici, Antonella e Massimo vennero da me e mi dissero:

"Robin (in realtà mi chiamarono Giggi perchè non ero diventato ancora Robin) perché non inserisci delle pubblicità sul tuo sito? Sei stupido o cosa? Hai tutti questi lettori e non guadagni nulla da tutto questo."

Io odiavo la pubblicità, davvero non riuscivo a sopportarla. Ritenevo che distraesse i miei lettori e non la volevo.

Volevo aiutare le persone, volevo condividere con loro quello che sapevo e volevo dare loro quello che desideravano.

"Oh sei solo uno stupido, non capisci. C'è un novo programma di advertising di Google che si chiama AdSense. Dovresti dargli un'occhiata"

"Google? AdSense? Fammi andare a vedere". Qualcuno di voi lo avrà sentito nominare, altri forse non lo conoscono.

Questo programma pubblicitario è basato su qualcosa di realmente differente rispetto ai tradizionali sistemi pubblicitari perché:

  1. prima di tutto, gli annunci sono generalmente testuali. Una piccola informazione testuale con un link
  2. e poi, la cosa realmente rivoluzionaria per quei tempi (e stiamo parlando del 2001-2002) è che queste pubblicità sono intelligenti

Se scrivi un articolo sul pane o sulla cucina, gli annunci che usciranno fuori parleranno di spaghetti o di pizza e suggerivano quali ristoranti poter scegliere per la serata. Così mi sono detto:

"Questi annunci non distraggono, anzi aggiungono delle informazioni complementari. Se scrivo qualcosa su Bruce Lee mi usciranno fuori degli annunci sul Judo. E' fantastico. Fammi provare, fammi metter qualche annuncio sulle mie pagine."

E così ci fu il miracolo. Perché non avevo mai pensato di poter diventare un editore online, di fare soldi online. Ma una volta che ho iniziato a inserire questi annunci sulle mie pagine, i soldi sono iniziati ad arrivare.

All'inizio mi trovai in difficoltà, perchè AdSense non era disponibile in Italia. Così mi chiesi: "Come faccio a ricevere i pagamenti? Sto facendo i soldi ma non posso prenderli!". Così, chiamai il mio amico Kelsey in California, e gli dissi: "Kelsey, hai un conto in banca? Ho bisogno di un favore. Sto ricevendo questi soldi da AdSense ma non so dove metterli. Puoi prenderli per me e inviarmeli? " e lui rispose: "Giggi Certo, nessun problema, posso farlo".

E così il denaro iniziò ad arrivare. 1000, 2000, 3000 dollari al mese. "Whoa! - Posso fare quello che voglio, posso andare su un isola tropicale e continuare a scrivere, e il denaro continuerà ad arrivare! E 'possibile?" E mi sono reso conto che era possibile sul serio quando mi chiamò Kelsey e mi disse:

"Giggi, mia moglie mi chiede da dove proviene tutto questo denaro? Di chi sono questi soldi? Mi chiede dove li sto inviando. Non posso più farlo. E 'troppo denaro ogni mese. Devi aprire un tuo conto."

Fortunatamente Google decise nel 2003-2004, che l'Italia era ok e che anche noi avremmo potuto avere il nostro account e ricevere i soldi, non potevo essere più felice. Ma era la fine della storia, stavamo parlando di cifre vicine ai 4000, 5000 dollari ogni mese, il che era molto di più di quanto guadagnassi come consulente.

Per un po ho avuto un piede nelle l'organizzazione internazionale, e un piede dentro il mio lavoro di editore con Google AdSense. Le organizzazioni internazionali mi facevano alcune offerte, ma quando chiedevo 2.000 dollari loro mi dicevano "Dimenticali". Ero arrivato al punto di dover decidere se dovevo fare questo o quello.

Volevo entrare nel mondo degli affari da solo, perché mi dava molta più soddisfazione e un'energia che nulla può battere.

 

Come Sono Diventato un Partner Google Premium

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Quello che successe dopo è ancora più emozionante. Google mi contattò e mi disse: "stai facendo un ottimo lavoro, vogliamo che tu diventi un nostro partner premium." Non avevo mai sentito parlare di questi partner premium.

Dissi: "Forse c'è qualche errore? Ho letto che per essere un partner premium bisogna avere 10.000.000 di visitatori. Io non ho 10.000.000 visitatori! "Così,scrissi di nuovo e dissi: "Sono molto felice, che cosa posso fare per voi? Come mi potete aiutare a diventare partner premium?" E loro dissero: "Tu non devi fare nulla, noi ti aiuteremo a fare più soldi."

"Mi aiuterete a fare più soldi? Come?"

"Ti offriremo una serie di strumenti, e avrai un account manager a Dublino, in Irlanda, dedicato completamente a te. Lo potrai chiamare in qualsiasi momento desideri. In più ti sveleremo qualche segreto che potrai utilizzare all'interno delle pagine che faranno performare ancora meglio i tuoi annunci."

"Whoa -non potrei mai dire no. Datemi tutto quello che mi volete offrire".

E davvero mi offrirono un sacco di strumenti preziosi per rendere il mio lavoro migliore.

 

Il Mio Business e i Miei Partner

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Ora ho un pubblico di 600.000 visitatori unici ogni mese che arrivano da tutte le parti del mondo. Pubblico il mio sito in Inglese perchè io scrivo in inglese, ma sono stato in grado di creare delle patnership importanti con delle ottime persone.

Ora ho un edizione Italiana, un'edizione latina per la spagna e l'america latina, e un edizione portoghese per il Brasile e il Portogallo.

Ho anche un'edizione russa, ma il mio editore per quell'edizione se ne è andato, così per ora è sospesa. Non ho ancora un edizione greca perchè non conosco nessuno che possa occuparsene., ma sono sempre alla ricerca di partner per nuove edizioni in nuove lingue. Il metodo con cui metto in piedi le patnership è molto semplice.

Quando trovo qualcuno molto affidabile e attendibile, e che abbia passione per le cose che scrivo - e io scrivo su come utilizzare questi mezzi di comunicazione per comunicare in modo più efficace, e questa persona vuole diventare auto-sostenibile - dico: "Se vuoi, basta tradurre quello che scrivo nella tua lingua - ho delle politiche editoriali e posso insegnarti tutto - e noi dividiamo 50 / 50 tutti i soldi della pubblicità che arrivano dalla tua edizione". Se l'edizione latina rende 5000 dollari in un mese, 2500 sono tuoi e 2500 sono miei.

E finora tutto questo ha funzionato molto bene, alcune di queste persone non sono degli scrittori ma sono appassionati di tutto quello che scrivo, amano cercare nuovi strumenti e così per loro ci sono due buoni motivi per curare l'edizione, imparano cose nuove, venfono pagati e ottengono moltissima visibilità.

Questa è la storia del mio busineess.

 

Perchè ho Scelto di Chiamarmi Robin Good?

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La seconda domanda che generalmente le persone mi fanno prima di dare loro il microfono è : "Perchè hai scelto di chiamarti Robin Good?"

Allora, Robin Hood è mio zio. Lui viene da Sherwood. S-H-E-R-WOOD. Io sono Robin suo nipote e vengo da un villaggio vicino che si chiama Sharewood S-H-A-R-E-WOOD, la foresta della condivisione. Voi mi chiederete come hai pensato una cosa del genere?

Dovete sapere che ognuno di noi ha un piccolo motore Google all'interno del suo testa
La maggior parte delle persone non lo sanno, pensano di avere una cattiva memoria, ed è perché non sanno come utilizzare la loro Google interno.

Un giorno ho detto:

"Voglio usare il mio Google interno, e vorrei sapere come fare a creare una sorta di brand, qualcosa che la gente possa ricordare. Prima di tutto perché il nome deve essere facile e in secondo luogo perché il nome deve significare qualcosa."

Perché il mio nome, accanto a "Giggi", è veramente molto difficile, è il tipo di cognome aristocratico che nessuno ricorda correttamente, in particolar modo quando sono all'estero. E 'davvero spiacevole. A proposito, è Luigi Canali De Rossi. Così diventava Mr. Luigi, Canali Di Rossi. fino a diventare il signor Du Rossi. Non riuscivano mai a pronunciarlo come si deve.

Allora ho detto al mio Google interno:

"Ascolta, Google, devo trovare un nome che può essere utilizzato sempre e che sia facile da pronunciare, ovunque vado, e che rappresenti davvero quello che sono. Quando lo pronuncio devo sentire che mi appartiene."

Così lasciai il mio Google interno lavorare, e passarono tre mesi.

Poi un giorno, mi trovavo lì sulla mia moto, facendo le mie cose, vedendo la luce rossa ... bang! " " "Robin Good da Sharewood". E 'appena arrivato il risultato con il pacchetto pronto per l'uso. Come si può dire di no ad un grande nome?Mi rappresenta pienamente!

Sono una persona che ama condividere con un sacco di gente, questo è quello che mi dà soddisfazione. Non ho iniziato e essere un editore online per fare i soldi, ma perché mi diverto a condividere con altre persone. E Robin Good è fantastico, è il ragazzo che ruba ai ricchi per dare ai poveri.




Photo credits:
Introduzione - Girl Geek Dinner 6
..e Come Coach - Jiri Kabele
Il Punto di Svolta - Aaron Amat Zaragoza
Come Sono Diventato un Partner Google Premium - Ryan Pike

 
 
 
 
 
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