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16 gennaio 2009

Il Futuro Dei Giornali: L'Aggregazione Di Nuove Fonti Di Notizie Potrebbe Essere Una Strategia Vincente

Le notizie dovrebbero essere il risultato di un'aggregazione e di una selezione proveniente da svariate fonti o dovrebbero provenire da un'unica prospettiva? John Blossom in questo articolo analizza il futuro dei giornali e affronta apertamente alcune questioni tanto difficili quanto affascinanti.

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Photo credit: Paul Turner e Max Gladwell, immagine modificata da Daniele Bazzano

Secondo te i giornali dovrebbero ripensare completamente il loro modello di giornalismo?

Dove vai a leggere ogni giorno le notizie più rilevanti? Su un giornale, su un blog o su Twitter?

E perché lo fai?

Cosa dovrebbero fare i giornali per sopravvivere all'avvento del Web quando i loro numeri sono in drastica diminuzione?

Ecco la penetrante analisi di Jon Blossom, esperto di media e di contenuti per il mondo del business:

Introduzione di Robin Good

 

 

L'Apocalisse Dei Giornali: Quale Sarà il Prossimo Passo?

di John Blossom




Introduzione

Avere buone notizie riguardo alla situazione dell'industria dei giornali nel migliore dei casi è un ossimoro, in quello che sembra essere un naufragio dell'economia globale.

TheStreet.com conferma la tendenza secondo cui il The New York Times ha pignorato l'edificio del suo quartier generale per 225 milioni di dollari, mentre il The Wall Street Journal riporta che Sam Zell del Tribune Co. ha chiesto la banca rotta.

Un cambiamento di tono notevole rispetto all'anno scorso quando si erano annunciati con molto orgoglio degli obbiettivi di guadagno poco realistici dovuti ad alcune acquisizioni private che si pensava avrebbero portato nuova linfa ai giornali. Quello che apparentemente non ha funzionato è che i guadagni dei giornali continuano a calare eccetto per quel target di articoli che competono direttamente con i contenuti tipici dei magazine.

Proprio come avevamo notato in uno studio all'inizio dell'anno scorso, il 37% degli americani legge le notizie online, mentre solo il 27% continua ad acquistare ogni giorno un quotidiano. I giornali americani ora sono ufficialmente un retaggio del prodotto informativo, anche se rappresentano ancora la maggioranza dei ricavi per le società. L'unico mercato al mondo dove i giornali stanno crescendo in maniera significativa è rappresentato da nazioni come l'India, dove il livello di penetrazione del Web è ancora scarso.

Così mentre molte società dei media si stanno preparando a una graduale transizione nel loro futuro digitale, il 2009 sarà l'anno in cui l'industria dei giornali inizierà una lenta e graduale ristrutturazione per non rischiare il collasso o il fallimento. Eppure sembra che non ci sia speranza per i giornali tradizionali, in particolar modo se continuano a pensare solo ai profitti e non alle offerte che il mercato offre.

Ecco alcuni miei pensieri su come le organizzazioni orientate alla stampa tradizionale dovrebbero essere guidate nel 2009 per sperare in un futuro più redditizio:




Aggregare le Notizie Prendendo il Meglio Dai Blogger e Dai Motori di Ricerca

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I giornalisti mainstream sono ancora dotati di network e di reti che consentono loro di fornire notizie in modo efficace, il fatto è che ormai nessuno si fida di una singola testata giornalistica come unica fonte di notizie.

Invece, molti utenti online sono abituati a leggere notizie dai blogger, dai motori di ricerca e dai servizi di messaggistica come Twitter, per aggregare le notizie sugli argomenti interessanti.

Per questi aggregatori di notizie l'unica cosa importante è far apparire il maggior numero possibile di notizie in maniera automatica in modo da ricevere le entrate provenienti dagli annunci agganciati a questi contenuti sempre aggiornati.

Tuttavia si apre una nuova questione, perché i giornali non aggregano link, notizie e approfondimenti anche da risorse esterne?

Sono d'accordo che servizi di aggregazione automatizzati come Sphere abbiano un valore molto limitato in tal senso, ma il valore offerto dai contenuti pubblicati da alcune fonti autorevoli come Huffington Post e Newser permetterebbero di coinvolgere il pubblico.

 

La stampa Come Servizio, Non Come Brand

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Nel diciannovesimo secolo i giornali hanno costruito edifici sempre più grandi per ospitare il loro staff editoriale, le macchine per la stampa e le banchine di carico - in pratica si sono trasformati in fabbriche, ispirandosi molto al modello del periodo della produzione di massa.

Nel ventesimo secolo la produzione e la stampa dei giornali è stata allontanata in località remote, ma i prodotti dei giornali sono ancora concentrati su un solo tipo di contenuti provenienti dalle solite fonti basate sulla visualizzazione degli annunci. In un'epoca in cui le notizie possono essere aggregate in modo efficace da parte di chiunque, tale modello non è più remunerativo.

La stampa continuerà a prosperare in qualità di formato di lettura per un po di tempo, ma è molto meno probabile che la stampa continuerà a prendere notizie e annunci da una sola fonte.

E' prevedibile che nuovi tipi di giornali arriveranno da noi molto presto, alcuni potranno avere licenze per pubblicare notizie simili a quelle fornite dai giornali di oggi ma potranno aggregare anche altre fonti e potranno condividere i ricavi e i link al materiale online tramite codici Data Matrix e altre tecnologie di stampa e di linking online.

I media della carta stampata non stanno investendo sufficientemente in questi nuovi tipi di tecnologie per l'aggregazione veloce, o almeno non lo stanno facendo abbastanza velocemente da fare la differenza rispetto agli altri, i giornali e la carta stampata dovrebbero investire in maniera intelligente e veloce in queste nuove tecnologie di aggregazione.

 

Rendere Efficace L'Aggregazione di Notizie Generate Dalla Comunità

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I piccoli mercati dei giornali e della televisione via cavo sono diventati piuttosto aggressivi conquistando il proprio pubblico con svariate fonti di notizie e di intrattenimento. Eppure, le grandi catene di giornali in molti mercati fanno ancora fatica a capire cosa significa permettere alla gente di essere a loro volta produttori di notizie.

I social media oggi offrono alcuni dei contenuti online più accattivanti ma molti editori continuano a esitare di fronte all'abilita degli aggregatori di raccogliere notizie che non sono conformi a modelli tradizionali del
giornalismo. Inoltre alcune comunità che producono contenuti generati dagli utenti, come per esempio risultati sportivi, report sul traffico, notizie istantanee, sono ancora concentrate sui contenuti che possono generare guadagni.

Nell'era della comunicazione in tempo reale e delle notizie istantanee provenienti da chiunque attraverso servizi come Twitter, i giornali hanno bisogno di ripensare a qual'è il modo migliore di allargare la comunità.




Conclusioni

Non c'è dubbio che molte delle organizzazioni dedite alla diffusione di notizie stiano spingendo sui giusti bottoni quando decidono di investire sull'aggregazione delle notizie, ma si muovono troppo lentamente e il ritmo con cui prendono alcune decisioni sta lasciando un abisso tra il costo di sostenibilità delle spese e le loro entrate reali, se investissero tutti quei soldi nel trovare il giusto metodo di pubblicare notizie online, sono sicuro che troverebbero una tipo redditività realmente a lungo termine.

Sono sicuro che gli editori debbano affrontare un approccio di stampa molto più radicale e il prima possibile. La stampa può sopravvivere e addirittura prosperare, ma la domanda è: nelle mani di chi?




About the author

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John Blossom è un esperto di contenuti multimediali e di business e ha un'esperienza ventennale nel campo del marketing, della ricerca e della gestione di prodotti, dell'informazione avanzata e dei media. John Blossom ha avuto anche un ruolo fondamentale nelle iniziative promosse dalla Reuters per quanto riguarda Internet,
come l'introduzione dei servizi di content management e l'integrazione dei diversi flussi di informazioni del Web nel principale servizio informativo della Reuters. Puoi leggere tutti gli aggiornamenti di John Blossom sul business e sulle tendenze dei contenuti multimediali su Shore.com, che ospita il newsradar quotidiano e l'autorevole blog di analisi delle news dell'autore.




Photo credits:
Aggregare le Notizie Prendendo il Meglio Dai Blogger e Dai Motori di Ricerca - Janaka Dharmasena
La stampa Come Servizio, Non Come Brand - Ruslan Gilmanshin
Rendere Efficace L'Aggregazione di Notizie Generate Dalla Comunità - Robin Good

 
 
 
 
 
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