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20 dicembre 2008

Marshall McLuhan: Il Mezzo E' Il Messaggio - Video Mashup

Per chi è interessato a capire i media al di là delle loro manifestazioni immediate Marshall McLuhan è ancora oggi senza dubbio una delle risorse più ricche e interessanti. I suoi libri e i suoi scritti offrono una grande ricchezza di intuizioni sui processi di trasformazione e sui cambiamenti dei media di cui oggi siamo testimoni, oltre 30 anni dopo le sue anticipazioni e le sue analisi.

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Già autore di vari libri tra cui il famoso The Medium is the Message il canadese McLuhan è stato anche direttore del Center for Culture and Technology all'Università di Toronto.

Di Marshall McLuhan oggi ti presento una breve clip in cui mi sono imbattuto recentemente. Contiene la registrazione della voce di Marshall McLuhan proveniente da una sua partecipazione a uno show televisivo dei primi anni settanta, accostata a immagini visive aggiunte successivamente. Trasmessa originariamente sulla PBS-TV il 4 Gennaio 1971 alle 20.00 (orario di Philadelphia), è stata registrata più di 35 anni fa durante lo show "Speaking Freely" di Edwin Newman della NBC.
Qui trovi l'intera registrazione originale in formato MP3.

Osserva quanto sia ancora valido il messaggio di McLuhan e quanto sia rilevante per il mondo di Internet di oggi.

 




Il Mezzo è un Messaggio - 1971 - Marshall McLuhan


Speaking Freely presentato da Edwin Newman con Marshall McLuhan del 4 Gennaio 1971, Public Broadcasting/N.E.T.



Trascrizione Integrale Del Testo Inglese



Lo Spazio Visuale Non è Continuo

...il che forse è un altro modo per arrivare alla questione del medium in un messaggio.

Nello spazio visuale pensiamo alle cose come continue e connesse le une alle altre.

Non c'è connessione in uno spazio uditivo o tattile. Per il senso del tatto non ci sono connessioni. Ci sono solo risonanze, battiti, ritmi, chiusure e per l'olfatto e tutti gli altri sensi, come il movimento cinetico e così via, non c'è continuità né connessione ma solo discontinuità.

Questa idea dell'uomo visuale, l'uomo euclideo, che lo spazio sia continuo e uniformemente connesso nell'era elettronica non si adatta a nessuno dei nostri sensi eccetto la vista e solo sotto condizioni elettroniche, perfino la sfera visuale ha perso le sue caratteristiche di continuità.

Nelle condizioni speciali della televisione diventa ancora una volta un mosaico, un montaggio di punti di risonanza e di luce.




Accelerazione

L'idea del riconoscimento dei moduli fa parte della nuova particolare consapevolezza del nostro tempo ed è il risultato dell'accelerazione.

Quando le cose si muovono molto velocemente il loro modulo o la loro forma appare molto chiaramente, mentre quando le cose si muovono lentamente non è facile riconoscere un modulo.

Questo ha a che vedere anche con molta della confusione del nostro mondo e quando le persone che prima erano piuttosto soddisfatte in una posizione stabile, in un posto di lavoro, in una carriera si trovano improvvisamente a confrontarsi con situazioni in movimento ad alta velocità in cui vedono emergere moduli globali di colpo diventano molto insoddisfatte del proprio ruolo, della propria posizione fissa.

Quindi la rinuncia è una normale tipo di risposta al riconoscimento dei moduli... intendo in tutti gli aspetti della nostra società, le persone che hanno abbandonato a destra, a sinistra, al centro sono persone che improvvisamente hanno percepito un modulo nella loro vita piuttosto che semplicemente una posizione fissa, orientata a livello visuale, ogni cosa al proprio posto, un posto per ogni cosa, una classificazione, un lavoro.




La Partecipazione Del Pubblico e il Replay Istantaneo

Le persone di colpo vogliono essere coinvolte all'interno di moduli più dinamici.

Il materiale già confezionato sia nel campo della pubblicità che dell'educazione non è più accettabile.

Lo status del consumatore è stato molto degradato.

Viviamo in un mondo in cui le abitudini dei consumatori sono state consegnate al coinvolgimento dei produttori e così lo stesso pubblico televisivo agisce ormai da produttore.

Avete mai considerato come il replay istantaneo nel football abbia creato una forma completamente nuova di partecipazione del pubblico all'interno delle dinamiche del gioco?

Con il replay istantaneo in effetti tu dici: "fermiamo questa azione, blocchiamola, teniamola così" Poi dici ora quello che è successo in questo gioco ha avuto questo effetto. Vediamo come si ottiene questo effetto. Vediamo il replay dell'azione e osserviamo come è stato prodotto quel particolare effetto.

Ecco questo è l'atteggiamento di ogni artista in ogni produzione artistica. Quello che dice è in effetti: "trattieni quell'azione la voglio catturare all'interno di un altro mezzo".

Nel caso di un playback in effetti sei in presenza del processo artistico. Un artista si chiede sempre come potrei ottenere quell'effetto? Devo fare un passo indietro e riprodurlo.

Per cui quello che è accaduto nel football da quando è stato introdotto il replay è che il pubblico ora chiede che il gioco cambi in modo da vedere il processo con cui sono stati ottenuti certi effetti.

Le partite vengono perfino interrotte finché non è finito il replay in televisione. Non sono interrotte solo per le pubblicità ma anche per i replay e a volte bisogna proprio aspettare che il replay sia completato.

Il pubblico a volte si porta con sé anche i propri apparecchi televisivi per vedere il replay durante il gioco e li usano negli stadi, sulle gradinate e così via durante lo svolgimento del gioco.




La Partecipazione Come Processo

Questa è una nuova forma di partecipazione al gioco come processo.

Nel nostro tempo il pubblico domanda di poter accedere ai processi artistici in ogni campo inclusa la scuola.

Il processo di apprendimento è diventato qualcosa a cui i ragazzi si aspettano di poter partecipare non solo come consumatori ma come produttori e questo lo ottengono dalla televisione.

La televisione è al massimo livello un mezzo costituito da processi. Rivela processi come mai era accaduto prima. Non solo prodotti. Per cui ti basta osservare le forme più efficaci di pubblicità per vedere che l'annuncio non è mai presentato come un prodotto ma sempre come un processo; una partecipazione. Lo ha dimostrato il caso di Sesame Street, prodotta da esperti di Madison Avenue. Mostra in azione l'intero processo dell'apprendimento e questo nel migliore stile della pubblicità.




Vuoi Saperne di Più su Marshall?


Video credit: MyCluein - YouTube




Video credit: DrFallon - YouTube

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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