MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


23 aprile 2007

Il Web 2.0 Conquista College E Università: Nasce L' Educazione 2.0

Il Web 2.0 sta cambiando il modo con il quale i college e le università interagiscono con i loro studenti.

learning2pointoh.jpg
Photo credit: Nikolay Okhitin

Nel passaggio da una economia intellettuale push, ad una pull, i media partecipativi stanno ricoprendo un ruolo determinante. Non è più questione di distribuire informazioni come una stazione di rifornimento carburanti e aspettare che l'apprendimento abbia luogo - le nuove generazioni di studenti vogliono essere coinvolte attivamente e sentirsi parte integrante nella costruzione di una comunità di conoscenza collaborativa.

Ecco perchè:

''La comunità online MySpace ha raggiunto e superato i 160 milioni di membri in pochi anni. Più di 200.000 nuovi membri si iscrivono quotidianamente; è uno dei siti Internet più visitati nel mondo. Il sito di social networking scelto dalla maggior parte degli studenti è Facebook.com, che si descrive come un servizio di utilità sociale che aiuta le persone a comprendere meglio il mondo che li circonda.''

Gli studenti di oggi hanno grandi aspettative, armati di un insieme di strumenti che rendono la collaborazione sempre attiva, e la condivisione di idee, l'espressione personale e la distribuzione di informazioni un'esperienza coinvolgente e guidata socialmente.

Ora che gli studenti possono interagire in network con i loro contatti attraverso siti come MySpace, trasmettere la loro presenza al mondo con Twitter, e creare e remixare media con YouTube e Jumpcut, non sono più soddisfatti di stare seduti ad ascoltare passivamente una conferenza di tre ore nella maniera dei trazionali media top-down.

Di sicuro la generazione nata con la televisione sarebbe stata felice di sedersi e consumare passivamente l'informazione che viene loro distribuita dall'alto, ma quei giorni sono passati.

Con il Web 2.0 vediamo il passaggio da siti web statici che offrono informazione, a comunità dinamiche coinvolte in conversazioni reciproche fra editori ed audience - mentre la linea di demarcazione tra questi tende a sfumarsi sempre più. Ora lo stesso processo sta trovando la sua strada nelle più alte istituzioni educative, cambiando irrevocabilmente l'esperienza d'apprendimento una volta per tutte.

Nella sua analisi di questa situazione John Thompson si fa una domanda chiave - ''L'Educazione 1.0 è pronta per gli studenti Web 2.0?''


 




L'educazione 1.0 è pronta per gli studenti Web 2.0?

di John Thompson

Il Web 2.0 è entrato in scena. Gli utenti della rete non cercano più solo informazioni; stanno creando e rendendo disponibili i loro contenuti. Quale sarà l'impatto sui college e le università dall'entrata di queste generazioni digitali sempre più esperte, abituate allo scambio bi-direzionale di informazioni tipico del Web?

A partire da una esplorazione del significato e delle applicazioni del Web 2.0, questo articolo cerca di capire come gli studenti della Net Generation, con forti aspettative Web 2.0, potranno ridare forma alle istituzioni di istruzione superiore.



Il Web 2.0

web20services_image.gif

Cos'è il Web 2.0? Se il Web 1.0 è stato un mezzo di sola lettura, il Web 2.0 è un mezzo che offre anche la possibilità di scrittura. La prima fase evolutiva del mercato di massa di Internet ha visto gli utenti fruire di questo mezzo essenzialmente per reperire informazioni. Era un'esperienza unidirezionale, come andare in libreria a cercare un libro. Al contrario, il Web 2.0 si basa sulla partecipazione degli utenti.

Come spiegato nella voce dedicata al Web 2.0 su Wikipedia.com (a sua volta un'applicazione Web 2.0), il termine Web 2.0 si riferisce ad una "seconda generazione di servizi disponibili sul World Wide Web che permette agli utenti di collaborare e condividere informazioni online".

Questa enfasi sulla partecipazione degli utenti caratterizza le definizione di Web 2.0 data dalla maggior parte dei commentatori. Per esempio, Downes vede lo sviluppo del Web 2.0 come un cambiamento di Internet:

"dall'essere un mezzo nel quale le informazioni sono trasmesse e consumate, ad una piattaforma nella quale il contenuto può essere creato, condiviso, remixato, riproposto ed anche promosso".

Tim O'Reilly, un editore di media online di successo, definisce il Web 2.0 in termini simili:

Il Web 2.0 è una rete concepita come una piattaforma che attraversa tutti i mezzi a lei connessi; le applicazioni Web 2.0 sono quelle che riescono a sfruttare appieno i vantaggi intrinseci offerti dalla piattaforma. Come? Distribuendo software sempre in aggiornamento che migliorano al crescere di coloro che ne fanno uso, consumando o remixando dati da fonti multiple, inclusi utenti individuali, fornendo al contempo i loro stessi dati e servizi in una forma che può essere remixata da altri, creando effetti di rete attraverso una "architettura partecipativa," e andando oltre alla metafora della pagina del Web 1.0 per fornire un'esperienza appagante agli utenti.

Il Web 2.0 quindi semplifica la capacità comunicativa degli individui dato che tutti possono creare e caricare stampe, audio e video su Internet. Non molto tempo fa', aggiungere contenuto Web era qualcosa riservato solo ai web designer che avevano la necessaria conoscenza e il tempo per creare pagine web utilizzando complicati software per pc. Ora, siti internet facili da usare incoraggiano gli utenti a pubblicare i loro materiali senza dover conoscere il codice HTML.

Attraverso applicazioni e servizi basati sul Web come Web log (blog), video blog (vlog), podcast, e wiki, chiunque abbia un pc connesso ad internet può essere parte dell'esperienza Web 2.0.

Mentre tecnologie di questo tipo hanno contribuito fortemente al fenomeno Web 2.0, siti di social networking come MySpace.com e Facebook.com hanno avuto una influenza particolarmente forte sulle vite di milioni di studenti. Questi siti permettono agli utenti di creare le loro pagine Web, complete di profilo personale con la descrizione dei loro interessi, foto, blog, e un insieme crescente di altre funzioni che aiutano i membri che hanno interessi in comune a connettersi fra loro.

La comunità online MySpace ha raggiunto e superato i 160 milioni di membri in pochi anni. Più di 200.000 nuovi membri si iscrivono quotidianamente; è uno dei siti Internet più visitati nel mondo. Il sito di social networking scelto dalla maggior parte degli studenti è Facebook.com, che si descrive come un servizio di utilità sociale che aiuta le persone a comprendere meglio il mondo che li circonda. "Facebook sviluppa tecnologie che facilitano la distribuzione di informazioni attraverso le reti sociali, permettendo alle persone di condividere informazioni come nella vita reale".

Sebbene Facebook esista solo dal Febbraio 2004, quando il progetto iniziò grazie ad alcuni studenti dell'Università di Harvard, oggi ha più di 19 milioni di utenti registrati ed è uno dei 10 siti maggiormente visitati al mondo. Il successo di MySpace, Facebook, ed altri social network popolari come Friendster.com, Tagged.com, Xanga.com, e Orkut.com ha favorito lo sviluppo di centinaia di altri siti di questo tipo. TagWorld.com, Zaadz.com, e Cyworld.com fanno parte di lista crescente in grado di attirare milioni di utenti.

Attraverso queste tecnologie, Internet non è più una serie di silos di informazione isolati; è diventata una piattaforma che permette agli utenti di comunicare ed interagire in maniera reciproca. Il Web 2.0 può essere caratterizzato come un fenomeno sociale che crea e distribuisce contenuto attraverso il paradigma della "comunicazione aperta, della decentralizzazione dell'autorità, [e] della libertà di condividere e riutilizzare" materiale (Wikipedia.com 2006, "Introduction,").



La sfida per le istituzioni di istruzione superiore

graduation_cap.jpg

Nel suo scritto "Farewell Information, It's a Media Age" il futurista Paul Saffo vede il Web 2.0 come l'era dei media personali. Parla del cambiamento dall'essere semplici consumatori a diventare creatori di contenuto, come evidenziato dal rapido sviluppo dei blog. Secondo Technorati, che rileva oltre 70 milioni di blog, più di 175.000 nuovi blog vengono creati quotidianamente.

Se Saffo avrà ragione sulla crescita di Internet come un medium personale, gli studenti arriveranno presto al college aspettandosi una forma di educazione simile. Marc Prensky descrive in maniera similare gli studenti di oggi, come nativi digitali le cui vite sono parte importante di questo ambiente digitale; come risultato, le tecnologie che molti docenti ed i loro staff vedono come rivoluzionari saranno routine per gli studenti che entreranno nei college.

Gli studenti della Net Generation arrivano alle università come multitasker esperti, abituati ad utilizzare messaggi di testo, telefonini, ed e-mail mentre cercano qualcosa su internet e guardano la televisione. Sono pronti per un apprendimento multimediale maggiormente flessibile e non legato ad un'ora o ad un luogo preciso.

Recenti informazioni sulle aspettative future degli studenti rivelano cambi significativi che dovrebbero essere anticipati dai docenti. Mentre gli studenti di oggi continuano a credere alla conoscenza e all'esperienza come gli elementi più importanti nell'apprendimento, un'indagine di EDUCAUSE evidenzia come essi vogliano che i docenti delle facoltà utilizzino l'information technology per comunicare al meglio le loro conoscenze.

Il 41% del campione degli studenti osservato afferma di preferire docenti che fanno un uso moderato delle tecnologie dell'informazione, il 27% gradirebbe un uso massiccio, mentre al contrario un 26% desidererebbe un uso limitato. Alla luce della rapida espansione delle tecnologie Web 2.0 nella vita di tutti i giorni di questi studenti, queste preferenze tenderanno a diventare più pronunciate nelle nuove generazioni che domanderanno un maggiore uso di queste tecnologie da parte dei docenti.

L'amministrazione e i docenti si opporranno a questi studenti, o cercheranno di rispondere appieno ai bisogni di queste nuove generazioni abituate a vivere in un ambiente Web 2.0? L'uso di siti di social networking come MySpace.com e Facebook.com, di siti d'informazione come Wikipedia.com, e di media come podcast e wiki sarà osteggiato, oppure le istituzioni di istruzione superiore comprenderanno l'importanza di sfruttare ed utilizzare le applicazioni Web 2.0?



Utilizzare il Web 2.0 nell'Educazione Superiore: Precedenti per future trasformazioni

web_2_0_education.jpg

In pochi avrebbero previsto la crescita esponenziale di siti come Facebook.com e concorrenti, ma gli insegnanti ora devono essere consapevoli del ruolo dei siti di social networking dato che sempre più studenti ne sfruttano le capacità. I miei colleghi non usano Facebook nelle loro classi, e stanno forse perdendo l'opportunità di capitalizzare il coinvolgimento dei loro studenti in questi siti.

Comunque, alcuni docenti fanno uso di Facebook nel tentativo di innovarsi. Per esempio, un docente sfrutta Facebook come veicolo pubblico per i suoi viaggi di studio (Lemuel 2006). Un altro lo utilizza come sede per analisi di studio.

Un terzo docente lo utilizza come mezzo per cercare assistenti (Mick La Lopa, e-mail all'autore, November 2, 2006). I docenti probabilmente non abbracceranno i siti di social networking come strumenti di insegnamento, ma li utilizzeranno come strumenti per comunicare e distribuire informazioni.

Anche i docenti dei college iniziano a sfruttare le applicazioni Web 2.0 in maniera innovativa. Come notato da Bryan Alexander, i siti di social bookmarking come del.icio.us facilitano un nuovo tipo di ricerca collaborativa in quanto "trovare persone con interessi correlati può amplificare il lavoro di qualcuno attraverso gli insegnamenti ricevuti o portare a nuove collaborazioni"; inoltre, l'attività di tagging degli utenti permessa da questi siti "può offrire nuove prospettive di ricerca, come grappoli di tag in grado di rivelare modelli invisibili a prima vista".

Per contro, le piattaforme di social writing come wiki e Google Docs, che permettono a più persone contemporaneamente di lavorare allo stesso documento su Internet, possono formare parte dell'attività del corso. In particolare queste attività possono supportare progetti collaborativi per corsi di scrittura intensiva:

"Pedagogicamente, uno può immaginare esercizi di scrittura basati su questi strumenti, costruiti sul corpo stabilito di pratiche di composizione collaborativa. Questi servizi (piattaforme di social writing) offrono una piattaforma alternativa per il peer editing, supportando l'elemento ora tradizionale della scrittura mediata dai computer" (Alexander 2006, 38).

I blog possono essere utilizzati per espandere le attività del corso oltre le quattro mura di una classe, così gli studenti possono rivolgersi ad un'audience globale piuttosto che solo ai compagni di classe ed al docente.

Le motivazioni degli studenti possono incrementare quando sanno che ciò che scrivono verrà letto da milioni di persone piuttosto che da una manciata. Downes offre molti suggerimenti per utilizzare un blog, incluso il fatto di avere docenti che lo sfruttano per fornire informazioni sul corso o per inserire collegamenti ai materiali del corso o ad eventuali approfondimenti. Stuart Glogoff documenta ulteriormente una gamma di usi del blog basati sulle esperienze dei suoi colleghi così come del suo utilizzo della tecnologia in un corso di scienze bibliotecarie alla University of Arizona.

Nel frattempo, forse uno degli esempi migliori di pratiche pedagogiche che sfruttano il Web 2.0 può essere trovato in un corso di laurea della Columbia University dove gli studenti studiano le capacità di queste nuove tecnologie - social bookmarking (o "distributed classification systems - sistemi di organizzazione distribuita"), wiki, blog, ed altri strumenti - e li impiegano direttamente nei loro progetti di ricerca distribuita.

Anche i college stanno sfruttano il Web 2.0 al di fuori del contesto istruttivo. Gli amministratori dei campus e le forze dell'ordine reperiscono informazioni dalle discussioni e dai post online per monitorare eventuali attività illegali e per tastare il polso al campus.

La Tufts University combina la tecnologia di mapping di Google con l'istituzione delle informazioni di istruzione superiore (IHE) per creare un mashup completo con "immagini satellitari, link informativi, [e] ricerche per categorie" con la finalità di fornire "una risorsa che permetta a studenti, docenti, assistenti, visitatori del campus, membri della comunità attuali e potenziali ed altri, di esplorare il campus online ed individuare edifici e servizi".

Alla Penn State University, messaggi di testo vengono utilizzati per fornire rapidamente annunci agli studenti secondo le loro preferenze. Nel frattempo, i servizi di mensa offerti da altre istituzioni quali Marywood University, Purdue University, e Berkeley College fanno uso della piattaforma Web 2.0 in chioschi web-based dove gli studenti possono utilizzare un touch screen e tenere sotto controllo l'equilibrio calorico dei pasti che assumeranno, vedere i menù del giorno, o anche inviare una richiesta per una dieta particolare o un feedback per i responsabili delle mense. Un sistema di password e login permette di generare delle tabelle nutrizionali per monitorare l'apporto calorico giornaliero.

A sua volta, un'iniziativa alla Duke University può servire da esempio particolarmente notevole dell'innovazione possibile con il Web 2.0. La Duke ha fatto parlare di se nel 2004 quando ha regalato degli iPod alle matricole come parte della Duke Digital Initiative pluriennale per "stimolare un uso creativo della tecnologia digitale nella vita del campus ed accademica".

La Duke ha sviluppato vari utilizzi educativi per gli iPod, molti dei quali includono elementi interattivi tipici del Web 2.0. Gli studenti possono registrare lezioni, discussioni, interviste, e presentazioni e quindi caricare immagini ed audio nello spazio condiviso del corso. I docenti registrano tutto, dalle interviste agli esami orali, fino alle lezioni in classe con la possibilità di scaricare i contributi degli studenti direttamente sui loro iPod. (Per una lista dei corsi che hanno usato gli iPod, guarda la parte del sito Web dedicata, intitolata iPods at Duke.)

In aggiunta al testare le applicazioni Web 2.0 sugli iPod, la Duke sta conducendo ricerche su come vari altri strumenti multimediali e tecnologie possano essere sfruttati nell'ambito accademico, specialmente nelle aree del podcasting, della creazione di materiale didattico multimediale, dei progetti video degli studenti, dell'uso dei tablet PC, e della cattura digitale di lezioni e presentazioni della classe.

Mentre la Duke ha avuto un ruolo pionieristico, altre IHE, comprendendo che gli studenti sono ormai abituati ad utilizzare fonti interattive come podcast e comunità sociali online, iniziano a sperimentare l'uso del Web 2.0. Il Buffalo State College, per esempio, incorpora il Web 2.0 nel suo sito Web rendendo disponibile un feed RSS di modo tale che i sottoscrittori possano ricevere le informazioni che desiderano direttamente nel suo pc.

Il college utilizza anche i podcast per promuovere gli eventi, ed i docenti li utilizzano nei loro insegnamenti. In aggiunta, il college permette agli studenti potenziali di comunicare direttamente con un addetto alle ammissioni attraverso AOL Instant Messenger.



Prospettive per le trasformazioni di lungo periodo

future_education_new_media.jpg

Con un uso tanto diversificato delle applicazioni Web 2.0 nelle IHE, il potenziale di queste applicazioni sembra vasto, anche se la sua portata è indeterminata. Le convinzioni sull'insegnamento tradizionale così come i metodi debbono essere ripensati per trarre tutti i benefici dal Web 2.0.

Ci vorrà molto tempo affinché le IHE si sintonizzino su tutto ciò che il Web 2.0 può offrire, e nel frattempo le applicazioni Web 2.0 continueranno ad evolversi, il che rende il processo ancor più complicato. Il Web 2.0 è una tecnologia potenzialmente distruttiva poiché può cambiare il modello di istruzione superiore dal modello tradizionale del lavoro di classe ad una modalità asincrona 24/7.

Le IHE storicamente non riescono bene ad affrontare i cambiamenti, specialmente nel breve periodo; comunque, far fronte a questa forza distruttiva può significare coinvolgere gli studenti in nuove opportunità di insegnamento collaborativo.

I cambiamenti per soddisfare le richieste degli studenti Web 2.0 inizieranno ad accadere proprio come l'integrazione della tecnologia nel mondo del business. Nessuno sa come sarà questo nuovo modello, ma la varietà di strategie sinora esaminate fornisce delle prospettive.

Cosa accadrebbe se l'introduzione del Web 2.0 nelle IHE fosse analogo allo "Starbucks Effect".? Hammonds descrive l'effetto dell'arrivo di uno Starbucks in una comunità i cui le aziende non hanno ancora soddisfatto i desideri dei consumatori. Questo nuovo arrivo prende rapidamente quote di mercato che prima appartenevano ai business locali.
Starbucks esemplifica "l'emergere continuo di nuovi concorrenti con modelli di business superiori che ci forzano a riconsiderare ciò che hanno sempre fatto. E crescerà solo più intensamente". Le IHE non sono immuni da questo tipo di concorrenza. La University of Phoenix (UOP), fondata nel 1976 e che ha ricevuto le prime iscrizioni nel 1978, ha ora più di 250.000 studenti. La UOP fa marketing attraverso adulti e altri studenti non tradizionali, studenti i cui bisogni sono spesso ignorati dalle IHE.

I servizi del campus all'UOP sono resi disponibili online con la finalità di soddisfare coloro che non sono potuti essere presenti al campus durante il giorno; di conseguenza i corsi sono offerti online.

Fino a poco tempo fa', le IHE non avevano nessun reale incentivo al cambiamento e c'era una spinta limitata a ripensare il loro core business ossia l'educazione - "creando, processando e disseminando conoscenza nella ricerca della verità" - ma come ha mostrato il modello della UOP, il fatto di non cambiare e non di incontrare le necessità studentesche può dar luogo ad una flessione nelle iscrizioni. La crescita rapida della UOP è il risultato della sua attenzione alle necessità di studenti che non si sentivano adeguatamente soddisfatti da altre IHE.

Oggi le IHE debbono considerare come possono spostarsi dall'essere istituzioni Education 1.0 perché i loro concorrenti, come la UOP, stanno rivedendo il loro modo di fornire servizi e corsi di insegnamento sfruttando le applicazioni Web 2.0.



Conclusioni

Per portare ad un livello superiore le nostre pratiche didattiche, avremo bisogno di una comprensione maggiore dei nostri utenti e dei loro comportamenti dinamici, di sperimentare nuovi modelli di gestione, e di pensare ad organizzazioni ibride in grado di sfruttare le capacità dei vari attori coinvolti con background eterogenei.

La leadership di una siffatta organizzazione richiederà sia l'apprezzamento di tutti questi attori e del singolo valore di ogni loro contributo, che di una chiara visione del futuro dell'informazione. Non sarà semplice, ma la prossima generazione creerà nuovi modelli di insegnamento e di produzione scolastica, indipendentemente dal fatto che noi decideremo di prenderne parte. La sola questione da porsi è quale sarà il nostro ruolo in tutto questo.



L'articolo è stato scritto originalmente da John Thompson e pubblicato per la prima volta su Innovate con il titolo: Is Education 1.0 ready for Web 2.0 students? su Innovate. L'articolo è stato ripubblicato con il permesso dell'editore, La Fischler School of Education and Human Services at Nova Southeastern University. La versione italiana è stata tradotta da Alessandro Banchelli - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org.



L'autore

john_thompson.jpg

John Thompson è assistant professor e coordinatore del programma educativo di pianificazione degli insegnamenti al Buffalo State College. Thompson insegna completamente online e tiene più di 70 corsi. E' felice di lavorare ed insegnare dal suo ufficio casalingo a tutte le ore del giorno e della notte.



Photo Credits
Graduation cap: Volodymyr Kyrylyuk
Student with books and laptop: Andrei Kiselev
Students with laptop: Stephen Coburn

 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

7136
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics