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31 dicembre 2006

Participatory Media E La Pedagogia Della Partecipazione Civica

I Patecipatory Media e la Pedagogia della Partecipazione Civica - La Trasformazione della Educazione e della Democrazia: una presentazione di Howard Rheingold.

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Howard Rheingold - Photo credit: Mikegr

''L'educazione - il significato con cui i giovani apprendono le capacità necessarie ad avere successo nella vita - inizia a divergere dalla scolarizzazione.

L'educazione a saper leggere scrivere ed interagire con i media sta iniziando ora, dopo la scuola e nei fine settimana, all'insaputa degli insegnanti, con i messaggi sms, la pagine di MySpace, i blog, i podcast, i videoblog che gli abitanti della tecnologia digitale si scambiano tra di loro.

Questa popolazione è sia auto-gestita, sia necessita di una guida, e benchè la buona volontà di apprendere i nuovi media con l'esplorazione punta-e-clicca potrebbe avvenire naturalmente nei gruppi odierni di studenti, non c'è niente di innato nel sapere come applicare le proprie capacità ai processi democratici.''

(Fonte: Howard Rheingold, The Pedagogy of Civic Participation)

I media partecipativi stanno cambiando il modo in cui comunichiamo, coinvolgendoci in essi e in ognuno dei nostri tradizionali approcci di insegnamento e apprendimento.

La generazione degli abitanti digitali - quelli che sono cresciuti immersi nei media digitali - danno tutto questo per scontato. Non c'è niente di strano, nuovo e perfino trasformativo nell'interattivo, partecipativo panorama dei blog, network sociali e Web 2.0, Read/Write. Questo è un vero e proprio punto di partenza, la tela di sfondo sulla quale loro vivono le proprie vite.

La promessa è che i media partecipativi siano democratici, e che i media riescano a rafforzare i nostri diritti democratici in termini concreti. Howard Rheingold ha lungamente scritto sul reale uso che la gente ha dedicato ai media digitali nelle battaglie su tematiche che gli stavano a cuore. Nel suo bestseller del 2002 Smart Mobs, egli scrisse circa i modi in cui queste tecnologie hanno posto in essere collaborazioni online, diretto azioni politiche e cambiato la vita di milioni di giovani in tutto il pianeta.

Ma può l'uso di queste emergenti tecnologie sociali di rete trascendere da intrattenimento ed espressioni personali, e spingerci in avanti verso una democrazia autorizzata e impegnata?
Nella sua recente conferenza La pedagogia della Partecipazione Civica, che prende luogo in un mondo virtuale 3D Second Life nel Campus NMC, Howard Rheingold si interroga circa queste tematiche.

In questo speciale articolo , ho diviso la presentazione di Howard Rheingold in diversi file audio, e messo insieme i punti chiave e gli interrogativi discussi. Puoi ascoltare la presentazione orale originale distribuita per ognuno dei punti chiave o sfogliare tra le note del sommario che ho impostato accanto ad ognuna.

 

Il luogo virtuale

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Image credit: (cc) NMC Second Life

Il NMC Campus esiste nel mondo virtuale 3D di Second Life, ed è il luogo dove di svolgono molti grandi esperimenti culturali. Nel seguente breve video, l'intera storia di questa organizzazione No-Profit dedicata alla forza esplosiva dei nuovi media e delle tecnologie nell'educazione, è spiegata ed esplorata.

E' in questo campo virtuale che Howard Rheingold ha svolto la seguente lezione, con ascoltatori da tutto il mondo, che hanno visto sia il suo avatar virtuale ed uno schermo che mostrava le sue diapositive in tempo reale.



Un'introduzione alla serie di pubblicazioni

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Image credit: (c) MacArthur Foundation

La conferenza di Rheingold fa parte della serie della Fondazione MacArthur su i Media Digitali e l'Apprendimento, una '' quinquennale iniziativa culturale e sui media digitali da 50 millioni di dollari che aiuta a determinare come le tecnologie digitali stanno cambiando il modo in cui i giovani apprendono, giocano, socializzano e partecipano alla vita civica.'' (MacArthur Foundation Website, 2006).

In questo primo file audio, la serie è introdotta brevemente.

(Tempo: 00' 33)



Introduzione a Howard Rheingold

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Image credit: (cc) NMC Second Life

Howard Rheingold ha una ricca e illustre storia come scrittore, insegnante, teorico e professionista dei media digitali, e ha messo ampiamente a fuoco i modi in cui i media digitali hanno dato pieno potere e consolidato la democrazia nel panorama dell'evoluzione.

In questo file audio Larry Johnson, CEO del New Media Consortium, introduce Howard Rheingold e il suo lavoro sino ad oggi.


(Running time: 01' 51)

Nella seguente clip audio della conferenza , ho messo in evidenza i punti chiave di Howard Rheingold e le sue tesi.



Internet & il pensiero critico

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 03' 23)

  • Nell'era del motore di ricerca, l'abilità di pensare criticamente alle risorse dei media, alla loro credibilità e alle verità sostenute sono vitali per tutti noi.
  • La vasta miniera d'informazioni disponibili online ha cambiato per sempre le nostre certezze in merito al concetto di autorità.
  • In quanto tale, il luogo della responsabilità per determinare la precisione dei testi si è spostata dall'editore al lettore.
  • Così, l'abilità di essere critici, e di porre le domande giuste è una capacità chiave in termini di saper leggere e scrivere i media.
  • Comunque, l'alfabetizzazione dei programmi del computer nell'educazione contemporanea ha omesso i pensieri critici dalla lista delle capacità insegnate ai giovani.
  • Il pensiero critico è, comunque, considerato da tanti come una congiura per incitare i bambini a mettere in questione l'autorità, e forse non qualcosa che appartiene alla classe.
  • Come conseguenza, la chiavi per saper leggere e scrivere richieste da questi abitanti digitali sono differenti rispetto all'ambiente scolastico.



L'educazione sta avvenendo dopo la scuola

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 01' 01)

  • L'educazione, in termini di saper leggere e scrivere i media, sta avvenendo fuori dall'aula scolastica, dopo la scuola.
  • Sta prendendo luogo tramite messaggi SMS, pagine di MySpace, blog, podcast, videoblog, che gli abitanti della tecnologia digitale si scambiano tra di loro.
  • Le scuole restano posti per i genitori dove mettere i loro figli quando vanno al lavoro, e per la società per formare una fresca riserva di cittadini-lavoratori-consumatori.
  • I media partecipativi forzano pedagogie attive e critiche, interrogative e collaborative, , ma questo non è un cambiamento che avrà luogo in tempi brevi, e che probabilmente non vedremo molto presto nelle scuole pubbliche.



Panico Morale e Libertà su Internet

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 03' 37)

  • Il panico morale circa i predatori sessuali e la pornografia su internet quasi portò, dieci anni fa, a una legislazione che avrebbe voluto bandire tutte le espressioni online che non erano giudicate adatte per i bambini. Fortunatamente questa legislazione non venne approvata.
  • Le leggi e le barriere tecniche non possono prevenire danni o che possa essere reperito materiale offensivo senza distruggere il valore di internet come processo.
  • DOPA minaccia ancora la libertà su internet. La soluzione ora è la stessa che era dieci anni fa: qualcuno ha bisogno di educare i bambini alla necessità di un pensiero critico e incoraggiarli ad esercitare le loro conoscenze su come fare delle scelte morali.
  • Noi insegniamo ai nostri bambini come si attraversa la strada, e come essere prudenti nel mondo fisico, e ora i genitori hanno bisogno di insegnargli come si usa il buon senso online.
  • Il saper leggere e scrivere i media dovrebbe essere centrale nell'educazione civica del 21secolo



Media Emergenti e Democrazia Partecipativa

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 02' 57)

  • I media emergenti sfidano la staticità delle vecchie istituzioni.
  • La sfida è usare le abilità degli abitanti digitali per assumerli con i media partecipativi e per coinvolgerli nelle questioni di cui si curano.
  • La sapienza nell'usare i media partecipativi per apprendere, parlare e organizzarsi nelle discussioni potrebbe ben essere la più importante capacità di cittadinanza di cui gli abitanti digitali necessitano per imparare se stanno andando a mantenere o rianimare, politici democratici.
  • La popolazione online sotto i venti anni ha guidato imponenti accordi, come l'acquisizione di Rupert Murdoch di MySpace e il recente acquisto di YouTube da parte di Google.
  • Ma il potere economico e culturale non è l'unica sfera dove i media partecipativi stanno avendo un impatto. C'è stato un numero significativo di istanze dove i giovani hanno causato azioni politiche dirette attraverso l'uso dei media partecipativi, come la soffiata di un'elezione a Madrid, o l'impatto dei cittadini reporter su decine di migliaia di persone in Corea che protestavano per incriminare il loro presidente.



La Voce Pubblica e gli Abitanti Digitali

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Durata: 03' 51)

  • La voce pubblica è un mezzo per unire le potenzialità dei media e l'impegno civico.
  • I bambini nell'ambiente del network sociale online stanno creando pubblico online in un'era dove gli spazi fisici pubblici li stanno sempre più rifiutando.
  • Una quantità significante di giovani sono coinvolti nella creazione come nel consumo dei media digitali. Secondo una indagine del 2005, il numero degli adolescenti che usano internet è cresciuto del 24 % negli ultimi quattro anni, e 87% di quelli in un'età compresa tra i 12 e 17 anni sono online.
  • E rappresentano qualcosa in più di passivi consumatori dei media. Loro cercano, adottano, si appropriano e inventano nuovi modi di partecipare alla produzione culturale.
  • Internet non è una nuova tecnologia rivoluzionaria per loro, ma una caratteristica delle loro vite che c'è sempre stata, come l'acqua corrente e l'elettricità.
  • Questa popolazione è per quanto auto-gestita abbisogna comunque di una guida, e benchè la buona volontà di apprendere i nuovi media con l'esplorazione punta-e-clicca potrebbe avvenire naturalmente nei gruppi odierni di studenti, non c'è niente di innato nel sapere come applicare le proprie capacità ai processi democratici.
  • I media partecipativi sono forse un potente strumento per aiutare i giovani a riflettere sulle loro opinioni per partecipare sapientemente alle questioni che hanno a cuore.



Dall'Impegno Personale a quello Civico

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 03' 10)

  • La Voce - l'unico stile di espressione personale che distingue la comunicazione degli uni dagli altri -necessita di essere chiamata in causa per aiutare la connessione dell'impegno energetico dei giovani con la formazione dell'identità, con il loro potenziale impegno con la società come cittadini.
  • Muovendosi da una voce privata ad una pubblica si possono aiutare gli studenti a trasformare le loro espressioni personali in una forma di partecipazione pubblica. La voce pubblica è comprensibile, una questione di impegno coscienzioso con un pubblico attivo piuttosto che una semplice trasmissione ad un ascoltatore passivo.
  • La voce pubblica degli individui aggregati e in dialogo con le voci di altri individui è la particella fondamentale dell'opinione pubblica. Quando l'opinione pubblica ha il potere e la libertà di influenzare la politica e far uscire allo scoperto, dibattiti razionali e critici tra eguali può essere uno strumento essenziale di un democratico auto governo.
  • Gli atti comunicativi, deliberativi e razionali che possono essere espressi tranquillamente o meno, sono gli elementi fondamentali della vita politica e civica alla base della democrazia.
  • Mostrando agli studenti come usare gli strumenti di base del web e i canali per informare il pubblico, sostenere delle posizioni, contestare pretese e organizzare azioni riguardanti questioni a cui tengono, i media partecipativi, possono attirarli anticipatamente ad esperienze positive di cittadinanza che potrebbero influenzare il loro comportamento civico durante tutta la loro vita.
  • Le produzioni dei media differiscono da altri tipi di produzioni, perchè i media - non come altri prodotti come il ferro o il cibo o il tessuto - hanno il potere di persuadere, ispirare, educare e dirigere il pensiero, le convinzioni e le attività umane.
  • Le comunità, i movimenti, i mercati, le società e la civilizzazione sono i prodotti del talento umano nel realizzare compiti complessi assieme, incitati e coordinati dai media della comunicazione.



L'Emergente Cultura Partecipativa

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 02' 20)

  • Il potere tecnico di molti network di comunicazione è importante perchè moltiplica le capacità umane sociali pre-esistenti nel lavoro in rete permettendo così azioni collettive.
  • I network tecnici, che trasportano bits da nodo a nodo, e i media che si intrecciano con questi bits, permettono agli umani con queste informazioni di imparare, ragionare, deliberare, trattare e organizzare dibattiti impensabili sino ad un decennio fa.
  • Henry Jenkins e il suo co-autore vedono un nuovo tipo di cultura emergente dall'uso dei media partecipativi, caratterizzato non solo dal cambiamento come semplice accesso alla tecnologia, ma piuttosto come un cambiamento radicale nel modo in cui la nostra cultura opera.
  • L'emergente cultura partecipativa descritta da Jenkins e altriè può essere descritta con vari aggettivi; innovativa, convergente, quotidiana, appropriativa, strutturata come una rete, globale, generazionale e ineguale.
  • Con questi cambiamenti sorge la necessità di insegnare nuove alfabetizzazioni - un set di competenze culturali e abilità sociali di cui i giovani hanno bisogno se si confrontano con il panorama dei nuovi media. La cultura partecipativa sposta il centro della formazione nel saper leggere e scrivere dall'espressione individuale al coinvolgimento nella comunità.
  • Le nuove alfabetizzazioni sono quasi tutte abilità sociali che hanno a che fare con la collaborazione e il lavoro in rete. Queste abilità, costruite sulle fondamenta dell'alfabetizzazione tradizionale, ricercano capacità tecniche e di analisi critica che devono far parte del curriculum scolastico per lungo tempo.



File di Banchi e Canali Non Ufficiali

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 04' 07)

  • L'allineamento dei banchi in una fila è un grande modo dell'era industriale di organizzare l'educazione.
  • Un cambiamento parallelo sta avvenendo a livello universitario. Molti hanno un rifiuto per questo, altri lo aggirano. Ma i professori oggi trovano che l'onnipresenza dell'accesso wireless ad internet e il simbiotico attaccamento dei loro studenti ai loro laptop significa che i docenti stanno subendo la concorrenza dell'intero mondo di internet.
  • Di certo ci sono circostanze in cui per ottenere attenzione è necessario che tutti spengano i loro computer, ma i professori che hanno pronunciato per anni la stessa lezione ora devono domandarsi se hanno ancora l'attenzione degli studenti.
  • Al convegno in questi giorni è spesso usuale per gli assistenti usare la chat di internet, canali non ufficiali, per scambiarsi battute, mentre gli interlocutori stanno di fronte a noi e ci parlano alla vecchia maniera, faccia a faccia.
  • Sintonizzarsi sul canale della chat mentre si svolge un convegno permette una partecipazione che va oltre la sola aula magna. I canali non ufficiali dell'aula, insieme con la produzione di una voce wiki del convegno possono aggiungere una dimensione partecipativa all'apprendimento che estende questo insegnamento anche oltre al dato campus o luogo.



La Difesa del Blogging

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 01' 16)


  • Un metodo per l'introduzione dell'impegno partecipativo nell'aula scolastica sta nell'insegnare la retorica del blogging che porta gli studenti a esprimersi pubblicamente. Per esempio, la prima posizione è essere indirizzati verso un'immagine chiaramente pubblica: la gente conosce e non conosce l'autore che potrebbe rispondere, imparare qualcosa, o discutere le tesi dei blogger in una discussione condivisa; oppure c'è chi potrebbe potenzialmente riunire i blogger in diversi tipi di azioni collettive.
  • Prima, agli studenti è stato chiesto di fornire link che potessero educare, informare, persuadere o motivare il pubblico a scrivere un post che desse abbastanza materiale per permettere ai lettori di cliccarci sopra o meno.
  • Poi, agli studenti è stato chiesto di sperimentare una connessione scritta fra due link, connettendo alcune parole ad altri link su questioni attinenti.
  • Sono seguiti post critici ed analitici - e ognuno di loro prendeva posizione, dibatteva e discuteva - i pensieri scritti da altri sui rispettivi blog.
  • Infine, agli studenti è stato chiesto di costruire una discussione portando tesi e motivandole con link a supporto delle loro asserzioni.



L'apprendimento Wiki

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 01' 28)

  • Howard Rheingold ha studiato, approfondito ed adattato il lavoro degli educatori che utilizzano i blog, wiki, podcast ed altri mezzi partecipativi per una voce di wiki, per raccogliere risorse ed esercitazioni utili per una approccio pedagogico partecipativo.
  • La voce wiki potete trovarla qui http://www.socialtext.net/medialiteracy e sarà benvenuto chiunque desideri partecipare per apportare il suo contributo e la sua esperienza sul campo.
  • Speriamo vivamente che il progetto wiki espanda la comunità che si sta formando intorno alla pedagogia partecipativa.
  • Se la cultura della stampa ha influenzato l'ambiente circostante sino a far esplodere una riforma, allo stesso modo i media partecipativi possono rimodellare l'ambiente cognitivo e sociale del ventunesimo secolo.



Valutare cosa suscita l'interesse degli allievi

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Durata: 01' 34)

  • Una formazione che riconosca completamente l'effetto che le reti mediatiche pubbliche e digitali devono adottare un nuovo modo di intendere l'insegnamento e l'istruzione, non per aggiungere altre competenze ai curricula.
  • La strada da adottare per utilizzare un simile sistema educativo di certo non appare chiara, come non sarebbe semplice creare curricula e valutarli, e altrettanto perderebbe centralità il ruolo della scuola come base delle istituzioni.
  • Immaginiamo un mondo in cui il benessere dei giovani e la salute delle comunità e della democrazia sono considerati obiettivi degni di formazione; le società moderne hanno la necessità di valutare e comprendere a fondo come riuscire a far appassionare gli studenti all'apprendimento.
  • Sarà inoltre importante osservare empiricamente in maniera più sfumata a cosa significhi oggi educazione civica, includendo una visione approfondita della produzione culturale del popolo per comprendere a fondo come i giovani utilizzino i media digitali, per riuscire ad aiutarli a sfruttare le loro capacità come componenti della società di modo tale che trovino la strada migliore per esprimersi e realizzare appieno la loro personalità.





Domanda e Risposta: Come indirizziamo il Digital Divide?


(Running time: 02' 15)

  • I telefoni cellulari dovrebbero essere presi in considerazione quando discutiamo di digital divide, per l'ovvia ragione che è ormai sempre più semplice avere accesso a tali dispositivi e nei prossimi dieci anni saranno dotati di un qualche tipo di accesso al Internet.
  • Il gap digitale non riguarderà sempre il fatto che le persone abbiano un accesso mobile, o una connessione - i prezzi continueranno a scendere - sia a causa del mercato che a causa degli sforzi per fornire un accesso a basso costo.
  • La divisione fra saper usare questi mezzi e non saperli usare sarà importante. Dobbiamo far riferimento non soltanto a chi può permettersi questi mezzi o meno, ma anche a coloro che sanno o meno utilizzarli. Può accadere che dopo gli insegnamenti scolastici, estivi e familiari divenga importante anche ciò che accade nelle scuole



Domanda e Risposta: Quale ruolo può giocare la Seconda Vita in tali idee?


(Running time: 02' 49)

  • La seconda vita è un importante esempio dell'ambiente onnipervasivo nel quale oggi le persone sono immerse. È opportuno includere il mondo dei gioco, oltre ai giochi in multi-player online. È un aspetto - certamente non l'unico, ma importante - dei mezzi partecipi.
  • Milioni di persone vengono coinvolte non perché suppongono o siano convinte che sia una buona cosa, ma semplicemente perché ne sono attratti. Quella naturale attrazione per trovare la loro strada nel mondo può essere utilizzata per scopi pedagogici.
  • Dobbiamo imparare molto sull'uso consapevole del mondo. Avere un avatar nel mondo dei giochi, mentre comunichiamo con un pubblico , mentre mostriamo delle diapositive e parliamo delle astrazioni come in una conferenza universitaria non è vitale come un uso dell'ambiente 3D; per esempio imparare l'architettura camminando virtualmente fra gli edifici oppure imparare la biologia attraverso una interazione con le molecole nello spazio 3D.
  • La domanda importante circa l'immersione negli ambienti tridimensionali, sarà del tipo: "quale sarà l'uso più adatto? Che cosa possiamo fare qui che non può essere fatto altrove?". È possibile essere virtualmente di fronte ad una classe, parlando e proiettando diapositive - ma non possibile camminare attraverso una cattedrale, oppure ruotare la molecola di una proteina e permettere agli alunni di muoversi attorno ad essa in un'aula standard. Che cosa possiamo fare dei mondi tridimensionali di modo tale che siano effettivamente utili ed abbiano un qualche valenza pedagogica?



Domanda e Risposta - Come evitare il pericolo di una sovra-intellettualizzazione della cultura dei Media?


(Running time: 01' 57)

  • La prima e più importante cosa, è che non riuscirete ad interessare i bambini se non è divertente. Per i più vecchi studenti, matricole o laureandi all'università, è importante quando si parla in pubblico riuscire a catturare la loro attenzione con argomenti interessanti.
  • Sicchè, il primo compito di un insegnate e di un genitore sarà di comprender cosa susciti il loro interesse - può darsi che siano turbati perché non sono pronti a fare skateboard in pubblico, forse sono materie che non sono scolastiche, ma questo non è un approccio pedagogico tradizionale.
    Le vostre probabilità di attirare i giovani ad imparare presentando i materiali educativi sarà di successo se ascolterete cosa li interessi veramente, utilizzando tali materiali per aiutarli ad apprendere e partecipare attivamente a ciò da cui sono interessati



Domanda e Risposta: Quanto è importante il Curriculum Nazionale Inglese (che include sia elementi relative all'ICT sia Cittadinanza) per realizzare gli obiettivi del punto 4 di tale articolo?


(Running time: 03' 13)

  • In questa fase sarebbe avventato esprimere un'opinione. È importante usare metodi empirici per capire cosa funzioni e che cosa no, ma stiamo parlando comunque di un processo a lungo termine.
  • Se introducete gli allievi al vivere civile attraverso le tecnologie di comunicazione e delle informazioni quando hanno 16 anni, cosa sarà importante dal punto di vista sociale quando avranno 20 o 25 anni, quando potranno votare e lavorare, saranno cittadini adulti e le tecnologie avranno già subito una evoluzione La loro cognizione d'essere si sarà evoluta o meno. Stiamo parlando di generazioni che, indipendentemente dalla scuola frequentata, utilizzano un cellulare per rimanere in contatto con i loro cinque migliori amici e sanno come utilizzare il loro network sociale per ottenere rapidamente le informazioni di cui necessitano.
  • Non necessariamente sono consapevoli di come applicare le loro capacità alla società della quale fanno parte. È un processo che richiederà un certo tempo, sicuramente avrà un forte impatto a lungo termine. Nel breve termine si potrà misurare cosa stia funzionando a dovere, se saremo riusciti a suscitare il loro interesse, se saremo in grado di aiutarli a trovare un materia che li stimoli.
    Può darsi che non riguardi necessariamente tematiche civiche ma che afferisca alla produzione culturale. La tematica relativa al diritto di autore è una tematica importante a proposito della produzione culturale, la condivisione di file, e tutte le attività che coinvolgono i giovani quando sono online, questo è il punto di partenza.



Il feedback del pubblico basato sulla loro Second Life

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Durata: 01' 18)

I membri del pubblico noteranno come un fatto avvenuto nella loro Second Life possa influenzarli, malgrado siano dispersi geograficamente in ogni parte del globo.



Una domanda finale - il cappello di Howard Rheingold

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Image credit: (cc) NMC Second Life


(Running time: 02' 51)

La domanda finale posta ad Howard è stata più informale - ossia dove ha comprato il suo cappello che è diventato il suo marchio, e di che tipo sia.



Ascoltate l'intera intervitsta

L'intervista completa che abbiamo sintetizzato e schematizzato qui sopra, può essere ascoltata qui:

(Running time: 45' 40)




Per ulteriori approfondimenti si rimanda il lettore ai seguenti link:


 
 
 
 
 
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