Podcasting E File Sharing: La Trasformazione Del Web - Parte V -
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13 dicembre 2006

Podcasting E File Sharing: La Trasformazione Del Web - Parte V -

Sia i servizi di podcasting che di file-sharing sono diventati il motore chiave nell'intero scenario dei new media che sta trasformando il web.

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Photo credit: Picpics

Il nuovo web si sviluppa con l'avanzare di tecnologie come wikis, blogs, podcasting e file sharing che cancellano la chiara distinzione tra produttore di informazione e consumatore di informazione. I confini fra produttori e consumatori sono ancora più labili grazie a servizi come Wikipedia, dove ogni lettore può diventare autore istantaneamente.

Questo documento presenta una panoramica generale di tecnologie e servizi come blogs, wikis inclusi Wikipedia e Wikinews, social network come Firendster e Orkut, social services come del.icio.us, tools di file sharing come Flickr e strumenti per il podcasting.

Nella prima, seconda, terza,
e quarta parte di questa analisi abbiamo fornito un'introduzione generale sui questi nuovi servizi.

In questa quinta parte ci occuperemo di Podcasting e File Sharing.

 

Podcasts


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Photo credit: Picpics

Photo credit: Picpics

L'espressione podcasting è la combinazione di due termini: iPod, un popolare lettore MP3, e broadcasting.

La parola descrive appropriatamente la natura dei podcasts. Da un lato, un podcast offre contenuti audio che possono essere ascoltati on-demand - come musica su un player MP3, dall'altro, è un sistema che mette a disposizione contenuti simili a programmi radiofonici.

Podcasting significa semplicementre bloggare contenuti audio, postati regolarmente, dai produttori, in formato MP3 su un server (esattamente come un utente pubblica un piccolo articolo su un blog).

In uno stile che ricorda la lettura dei feed RSS per stare informato sulle ultime notizie provenienti dai blog, il podcasting permette agli utenti di iscriversi a vari produttori di contenuto audio.

Ogni podcast offre una lista di audio clips, disponibili per il download e corredati da metadati che offrono una breve descrizione del contenuto presente.

Sottoscrivendo molti podcasts, gli utenti sono capaci di accumulare materiale da numerose fonti. Il contenuto, comunque, è fornito previa richiesta dell'utente, quindi il podcasting può essere visto come un servizio di "audio on-demand"

Gli argomenti trattati dai podcasts variano dalla musica ai programmi culturali, intrattenimento, business, politica, scienze e tecnologia, viaggi fino ai programmi religiosi. I podcast sono solitamente centrati sulla persona o dedicati ad un argomento specifico.

I podcast "personali" sono solitamente prodotti e pubblicati da una persona singola e offrono il punto di vista di qualcuno riguardo varie tematiche, i suoi gusti musicali, ecc.

I podcast riguardanti particolari argomenti sono spesso creati da un piccolo gruppo di utenti e contengono una selezione di "storie separate. Sono esempi i programmi di news, le consuete discussioni su argomenti politici, o riguardanti la scienza come il podcast di Nature.



Aree d'applicazione e d'uso dei Podcasts

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Photo credit: Picpics

Nel settembre 2004, il concetto di podcasting ha iniziato a decollare. L'idea iniziale è stata di offrire a chiunque su Internet una piattaforma per pubblicare i propri show radio .

Sono emersi presto un gran numero di show amatoriali, tra cui "Daily Source Code" di Adam Curry, uno dei primi esempi d'uso del podcasting.

Nonostante il target d'utenza sia composto da dilettantti, e la gran parte dei podcasts sia prodotta da dilettanti , la tecnologia è stata presto impiegata da providers di contenuti professionali.

Al giorno d'oggi il podcasting è, ad esempio, applicato alla formazione per rendere possibile la formazione a distanza o semplicemente per dare la possibilità di riascoltare una lezione.

Organizzazioni come la Duke University o il Washington College of Law si servono costantemente della tecnologia di podcasting. Anche le università distribuiscono una serie di contenuti, incluse lezioni e dibattiti, liberamente scaricabili nel formato podcast.

Inoltre, i podcast possono offrire anche materiale supplementare per interventi ai congressi. Due workshops della IEEE Symposium sulle Interconnessioni ad Alte Prestazioni, per esempio, possono essere scaricati liberamente come podcasts.


Tecnologie simili

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Photo credit: Andrzej Windak

L'idea di pubblicare contenuti audio usando la tecnolgia di blogging può anche essere applicata ad altri tipi di media come video o fotografie. Con il podcasting, per esempio, gli utenti possono condividere e distribuire le proprie foto usando un feed RSS.

Tutto ciò permette di utilizzare foto per condividere foto-diari o interi album con gli amici su Internet. Con questa indispensabile funzionalità inclusa persino in note applicazioni come iPhoto di Apple, il photocasting si candida a diventare una tecnologia importante per gli utenti.

Il Videocasting, chiamato anche vodcasting, applica il concetto di blogging a contenuti video. Vodcasting è, in fatti, un acronimo, dove "vod" sta per "video on demand".

Con il vodcasting, i produttori possono creare video clips e informare gli utenti di nuovi episodi usando i feeds RSS. I consumatori che sottoscrivono un vodcast hanno accesso a una lista di video clips che possono essere riprodotti a richiesta degli utenti.

Il vodcasting può includere sia files video scaricabili che contenuti in streaming residenti su un server video streaming.

Questa tecnologia attira l'attenzione di varie aree di business. Di recente, la casa produttrice d'auto tedesca BMW, ad esempio, ha distribuito un videocast per presentare nuovi prodotti e diffondere interviste.



Tools di File Sharing

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Photo credit: Sebastian Kaulitzki

Per molti lettori, probabilmente, il file-sharing ha una connotazione negativa. E' spesso sinonimo di download illegale di musica e film da Internet e di distribuzione pirata di contenuti digitali.

Napster e Kazaa sono popolari esempi di tools che permettono agli utenti di condividere files (principalmente illegali) attraverso Internet. Tuttavia, ultimamente si sono evoluti anche network peer-to-peer legali di file sharing. La BBC, ad esempio, ha lanciato un servizio, basato sulla tecnologia del file-sharing, per la distribuzione legale di show televisivi.

Recentemente, è emerso un nuovo tipo di file sharing. Questa classe di sistemi web-based, offre agli utenti uno spazio privato per memorizzare i propri documenti e uno spazio pubblico per condividere files con altri utenti e per organizzare le proprie informazioni.

Il primo esempio applicato è Flickr,
un portale per gestire foto. Flickr permette agli utenti di caricare, organizzare e condividere le proprie immagini. Gli utenti possono uploadare le foto su un server, aggiungere commenti e lasciare annotazioni nelle immagini.

L'elemento chiave nel sistema è, comunque, la possibilità di allegare tags arbitrari alle foto. Questi tags rappresentano metadati aperti e sono utilizzati per descrivere il contenuto della foto. Una foto che raffigura un albero, ad esempio, può avere i tags "albero", "le mie vacanze in Islanda", e "inverno". Quando un utente cercherà "inverno" su Flickr, la foto dell'albero farà parte dei risultati. Gli utenti possono anche navigare tra le foto in Flickr. Per ogni foto vengono mostrati i tags indicati dall'autore. Gli utenti hanno così sott'occhio le immagini di una stessa "categoria" (cioè, immagini con lo stesso tag).

Flickr è una comunità auto-organizzata dove il sistema non chiede agli utenti con quali tag etichettano le proprie foto e non impone alcune strutture nell'organizzazione dei contenuti. Questo approccio è in contrasto al modo convenzionale di generazione di metadati.

Nei sistemi tradizionali "editor-based", i professionisti attribusicono i metadati secondo una chiara tassonomia e secondo alcune guide linea. In Flickr, comunque, la scelta dei tag è in mano agli utenti.
Nonostante questo concetto abbatta le barriere incentivando maggiormente le persone a caricare i propri contenuti e metadati nel sistema, solleva il problema dell'ambiguità dei tag.

Senza l'esistenza di una tassonomia formale gli utenti hanno la possibilità di usare termni ambigui e sinonimi nell'allegare tags alle foto. Il tag "apple", ad esempio" può stare sia per il frutto che per l'azienda produttrice di computer. Dall'altra parte, esistono molti sinonimi per Apple computers, come machintosh e mac.

Come gli esempi illustrano, la libertà da tassonomia può talvolta rendere difficile trovare le informazioni desiderate. I contenuti in Flickr sono quasi tutti pubblicatti sotto license Creative Commons.
Con questo tipo di licenza i contenuti rimangono protetti dal copyright dell'autore essendo però gratuitamente disponibili. Flickr è quindi un ottima risorsa per web designer, publisher, etc.



Fine della 5° parte di 7

Leggi la prima parte: Blogs, Wikis, Podcasting, Social Networks E File Sharing: La Trasformazione Del Web

Leggi la seconda parte: Blogs: Un'Introduzione - La Trasformazione Del Web (Parte II)

Leggi la terza parte: Wikis: Un'Introduzione - La Trasformazione Del Web - (Parte III)

Leggi la quarta parte: Introduzione a Wikipedia e WikiNews - La Trasformazione Del Web (Parte IV)

Prossima parte: Introduzione Ai Social Network E Ai Social Services




Pubblicata originalmente con il titolo "The Transformation of the Web: How Emerging Communities Shape the Information we Consume", on jucs.org da Josef Kolbitsch (Graz University of Technology, Austria), e Hermann Maurer (Institute for Information Systems and Computer Media, Graz University of Technology, Austria) nell'agosto 2006.

Pubblicata originalmente con il titolo "The Transformation of the Web: How Emerging Communities Shape the Information we Consume", on jucs.org da Josef Kolbitsch (Graz University of Technology, Austria), e Hermann Maurer (Institute for Information Systems and Computer Media, Graz University of Technology, Austria) nell'agosto 2006.





Gli autori

Josef Kolbitsch

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Josef Kolbitsch ha un PHD in computer science all' Institute of Information Systems and Computer Media, Graz University of Technology, Austria. Ha condotto vari progetti nell'ambito dei sistemi di database web-based, di information processing e information management per organizzazioni come l' Association of Telematic Engineers, l' Association of Austrian Business Engineers, Graz University of Technology, e la Lebenshilfe Steiermark. Inoltre è stato software trainer e personal technical trainer per Berufsförderungsinstitut Steiermark e Symantec Corporation(Auckland Branch), software license manager per Graz University of Technology, e honorary research assistant al Department of Computer Science, University of Auckland, New Zealand.

Per contattarlo: josef.kolbitsch(at)tugraz.at

Hermann Maurer

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Hermann Maurer ha un PHD in Matematica alla University of Vienna. Insegna in varie università dal 1966, ed è stato direttore del Research Institute for Applied Information Processing of the Austrian Computer Society 1983-1998; chairman dell' Institute for Information Processing and Computer Supported New Media dal 1988, direttore dell' Institute for Hypermedia Systems of Joannum research dal 1990, direttore del AWAC (Austrian Web Application Center) of the ARCS (Austrian Research Centers) 1997-2000, membro del consiglio del OCG (Ã-sterreische Computergesellschaft) 1979-2003, fondatore e consigliere scientifico del KNOW Center (K+ Center), il primo centro di ricerca sul Knowledge Management in Austria. Dal Gennaio 2004 Hermann Maurer è preside della Faculty for Computer Science at the Graz University of Technology.

Per contattarlo: hmaurer(at)iicm.edu

 
 
 
 
 
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