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21 ottobre 2006

La Pubblicità E Il Mito Artificiale Della Bellezza

''Stanno avvelenando la nostra libertà con modelli di bellezza animati da un odio contro se stessi, da ossessioni fisiche, dal terrore della vecchiaia e della perdita del controllo"
Naomi Wolf - The Beauty Myth

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Photo Credit: Adam Radosavljevic

"La nostra percezione della bellezza è distorta. Ogni ragazza merita sicuramente di sentirsi più bella di come si sente."
(Campaignforrealbeauty.com)

La battaglia per l'uguaglianza fra sessi si combatte da molto tempo ed è ancora lontana dall'essere conclusa. Le donne hanno ottenuto il diritto di votare, il successo nella loro carriera professionale, l'accesso all'educazione, ma c'è un'ombra che continua ad oscurare le loro vite: l'idea di bellezza, un'idea artificiale e costruita da marketer senza scrupolo.

Il mito della bellezza, come è stato definito da Naomi Wolf nel suo best-seller (1991), esercita una forte pressione sociale sulle donne per conformarle ad un'idea di bellezza che non è nata da i nostri veri bisogni ed inclinazioni ma è progettata artificialmente per farci sentire minorati.

Finalmente liberate dalle pressioni di una vita materna e domestica, le donne vengono controllate artificialmente decretandone il successo sulla base di un modello proposto dai media commerciali. Wolf afferma che le donne meritano " di poter scegliere di fare quello che vogliono con le loro facce e i loro corpi senza essere punite da un'ideologia che utilizza attitudini, pressioni economiche ed addirittura giudizi legali sull'apparenza delle donne per minarle psicologicamente e politicamente."

Ma quanto è reale la bellezza che ci viene venduta ogni giorno? Guarda questo video per scoprirlo.

 


Video Source: COA News

In questo piccolo video remix del Dove Self Esteem Group intitolato "Evolution Of Beauty ( L'evoluzione della bellezza)" puoi vedere, nello spazio di un minuto, l'ammontare di trasformazioni artificiali necessari per creare un modello di bellezza.

L'industria della bellezza e della moda continua a creare un modello basato su stereotipi hollywoodiani che non contempla nessuna delle reali virtù della bellezza che è personale, intima e spirituale.

Nell'universo visuale progettato dall'industria della musica, del cinema, della moda, e dei cosmetici viene utilizzato un comune denominatore per distrarre tutti da quelli che sono i reali bisogni umani: imparare a comunicare, a farsi delle domande sulla realtà e creare insieme un futuro sostenibile.

In questo universo dell'apparenza è Photoshop a regnare come un imperatore. Spesso è attraverso strumenti di editing di immagini digitali come Photoshop che si trasforma la realtà in finzione da desiderare.

Ma a chi serve la creazione di questa chimera ?

Per prime, alle multi-miliardarie industrie della dieta, della cosmesi, e della moda. Creando un clima di paura e di bassa stima in se stessei queste industrie sperano di rendere le donne dipendenti dalle loro soluzioni per migliorarle.

Secondo Naomi Wolf le insicurezze delle donne sono amplificate da queste immagini create ad uso e consumo delle multi-nazionali dell'estetica. Ogni giorno vengono introdotti nuovi prodotti per correggere i difetti delle donne creando un ciclo di ossessioni costruite per raggiungere uno standard di bellezza impossibile da raggiungere.''

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Photo Credit: Xlucas

Questo mito artificiale della bellezza domina così i mass media e l'intero apparato di marketing che sembra naturale il risultato di questo sondaggio che conclude che "solo il 2% delle donne si vede bella".

In questo modo il sogno di una bellezza impossibile continua a prosperare senza fine come le industrie che lo costruiscono.

E se guardi con cura potrai verificare che questo modello è ripetuto costantemente su tutti i mainstream media. Le notizie false sul terrorismo, che fanno salire le assicurazioni, i sintomi delle malattie più disparate che riempono le tasche delle aziende farmaceutiche sono esempi di azioni che ti vogliono rendere stupido per far guadagnare altri.

Quello che non può essere accettato di questo modo di creare modelli è il fatto che eserciti un controllo su di noi e sul modo in cui definiamo la nostra vita e la nostra realizzazione.

Se continuerai ad essere dipendente da questo mix di lucro e photoshop non riuscirai mai a capire il vero senso della vita.

In qualche modo, gli strumenti new media offrono una via d'uscita da questo scenario surreale dando a ciascuno il modo di creare e mostrare i propri punti di vista, sicuramente più salutari.
I Participatory media, la blogosfera, il video ed image sharing, e i social networks stanno crescendo in modo esponenziale ed insieme al Web 2.0 promettono di liberare dalle catene delle corporazioni coloro che decidono di farlo.

Inizia ad usare la tua testa.



Approfondisci

Questi siti spiegano il mito della bellezza e le sue implicazioni:

  • Campaign For Real Beauty di Dove - Una campagna dell'industria d
    §ella cosmetica per accrescere l'autostima delle donne.
  • Laura Bryannan - Una recensione di The Beauty Myth
  • Amanda Austen (BBC News) - The Beauty Backlash: Risultati da un sondaggio sull'autostima delle donne
  • Hugh Wilson (MSN Lifestyle) - La terribile verità sull'industria della bellezza.
  • Da Naomi Wolf: Il Mito del Porno.
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