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30 settembre 2006

Distribuzione Online Dei Contenuti: Il Valore Del Micro-Context

Contextual Content Distribution Gets Publishers' Content In The Right Context: Micro-Context Publishing is Here.

di John Blossom

Mentre molti publisher si focalizzano sui motori di ricerca per distribuire i loro contenuti nei contesti migliori emerge un modo innovativo per la distribuzione online: il micro-context.

page_answers_nyt_420b.gif
1-Click Answers 2.0 da Answers.com che funziona su di una pagina dell'edizione online del The New York Times

I servizi di micro-context permettono ai publisher di esporre il loro contenuto in siti partner di alta qualità per fornire all'audience una capacità di approfondimento superiore senza uscire dal sito di riferimento.

E' un modo di distribuire i contenuti online davvero innovativo che non passa dai motori di ricerca ma parte direttamente dalla pagina Web creando un rapporto ancora più profondo e soddisfacente con l'audience online.

 

John_Blossom_micro_context.gif

Se sei solito leggere i nostri post verificherai con regolarità come siamo soliti parlare del ruolo del contesto nella fruizione dei contenuti online.

Attualmente sono i motori di ricerca, ed i network di pubblicità online a fare la parte del leone per quanto riguarda il fornire valore al contesto.

Questi ed altri servizi creano contesti per la navigazione sulla base del bisogno dell'utente presentando ad esempio categorie, tassonomie o categorie di contesti specifici o link "correlati" per fornire informazioni addizionali al contenuto della pagina.

Ma come avete visto sopra nella piccola introduzione al servizio "One-Click Answers" di Answers.com per il The New York Times i contesti divengono sempre più specifici.

Con la funzionalità Answers.com un utente che legge un articolo sul NYT può accedere ai contenuti di Answers.com solo puntando a frasi e parole nell'articolo e cliccando ALT.

Niente di nuovo direte: Answers.com aveva già questa funzionalità disponibile via download dal suo sito, ma quando la funzionalità di Answers.com è sul NYT fornisce all'audience un contenuto online in un contesto più preciso e fruibile.

Simili micro-context si trovano sul servizio di link contestuale Infocious che fornisce una pop-up box quando una persona passa sul link di una pagina per fornire all'utente sia risultati di ricerca contestuali dal Web che contenuti da altri servizi.

E' un'ottima idea per fornire agli utenti delle opzioni di ricerca senza dover lasciare il sito web.

Attraverso i micro-context, ogni parola, grafica o presentazione multimediale, può diventare un servizio di per sé, capitalizzando un interesse contestuale, attraverso la costruzione di livelli di approfondimento.

I Microformati, ad esempio, possono essere inseriti nelle pagine per permettere a social network, persone ed organizzazioni di taggare con precisione i contenuti online a tutto vantaggio sia dei motori di ricerca che degli utenti.



Come devono essere progettati i contenuti che hanno micro-context per essere di beneficio ai tuoi servizi online ?

Ecco qui alcuni fattori chiave da tenere in mente:

  • Permetti alla tua audience di godere delle fonti di contenuti micro-context preferite in maniera naturale.

    go_with_the_flow.jpg
    Photo credit: Taro Taylor

    Per anni i publisher hanno inserito nei loro articoli riferimenti e link a quotazioni di mercato, ottimi micro-context ma che spesso conducevano a percorsi difficili che potevano confondere l'utente.

    I servizi di micro-context odierni devono essere integrati nei contenuti per divenire più intuitivi.



  • Scegli fonti di contenuto di alta qualità per micro-context che portino benefici prevedibili.

    delicate_strawberries.jpg
    Photo credit: Anja

    I micro-context di per sé sono un'ottima idea per approfondire i contenuti. Nel momento in cui sono di alta qualità diventano una valida alternativa ai motori di ricerca.

    Ricorda, la qualità è negli occhi della tua audience.

    I Social media content che aiutano gli utenti a sfruttare le loro relazioni personali o i feed o bookmark favoriti possono essere validi quanto i database tradizionali di contenutp, ma stai sempre attento ai partner di contenuto che ti forniscono micro-context da inserire nei tuoi post.



  • Non modificare i contesti tradizionali che utilizzi per le tue pagine.

    obsessive_thinking.jpg
    Photo credit: Miodrag Gajic

    Tassonomie, clustering e "link correlati" sono ancora ottimi contesti che non devi tralasciare.

    I Micro-contextnon possono sostituirli ma integrarli

Naturalmente i micro-context non possono neanche sostituire i contenuti a cui sono allegati che richiedono di essere curati con professionalità editoriale.

Invece di pensare solo ai motori di ricerca come a fornitori di contesti utili al lettore, pensa al fatto che ogni tuo elemento di contenuto possa essere il punto di partenza per approfondimenti utili alla tua audience.

Quanto valore possono dare i micro-context? Nei prossimi mesi vi mostreremo alcune di queste funzionalità in modo che tu possa giudicare tu stesso.



Articolo originale di John Blossom, Presidente di Shore Communications Inc. apparso su ContentBlogger(TM) con il titolo originale: "Micro-Context: Moving Beyond Search Engines to Content-Enabled Publishing Services" il 25 settembre 2006.

Approfondisci John ed i servizi di consulenza di Shore Communications Inc. su Shore.com.

 
 
 
 
 
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