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2 agosto 2005

Programma P2P Per La Democrazia Partecipativa: Media Peer

Programmi P2P per la condivisione file e l'attivazione di una democrazia Partecipativa ?

Il P2P per comunicazione sociale ?
E' possibile. Leggete questa storia.

Circa un anno fa, sono stato contattato da Radio Radicale per una consulenza su nuovi progetti molto ambiziosi ed interessanti.

Lo scopo era quello di creare una piattaforma per l'editing audio, per i commenti, per il mix e la redistribuzione in rete di registrazioni audio e video delle procedure quotidiane del Partito Radicale al Parlamento Italiano.

Ciò che l'organizzazione vuole ottenere è di facilitare e motivare l'accesso a queste ampie collezioni digitali, per promuovere una maggiore coscienza e comprensione dei procedimenti politici e per esporre fatti e questioni che normalmente non sono trattati dai media tradizionali.

Sebbene la mia stima iniziale e la valutazione su come procedere non sia stata accettata, siamo rimasti in contatto.

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Photo Credit: Charis Tsevis

Il loro gruppo strategico ha continuato a riunirsi negli ultimi sei mesi nello sforzo di definire, il più da vicino possibile, le caratteristiche e le specifiche di questo nuovo strumento per la cultura e per la comunicazione politica.

 

Grazie a loro e, in particolare, a Daniele Galli ed Emenuale Somma che mi hanno permesso di condividere con loro alcune cose di questo progetto, sto condividendo ora qui con voi il profilo generale ed i tratti di questa piattaforma P2P innovativa, per la pubblicazione e la distribuzione che verrà sviluppata nei prossimi mesi.

Per quanto ne so io, è la prima volta che la tecnologia P2P è impiegata per facilitare un discorso politico democratico ed aperto, in cui possono dire la loro non solo coloro che hanno normalmente accesso ai media, su quello che i politici fanno, dicono e trasformano in legge.

Naturalmente i vostri commenti, le vostre critiche ed i suggerimenti, su questo schema iniziale, su come svilupparlo ulteriormente verso nuove direzioni ed applicazioni, sono sempre graditi.

Ecco le specifiche iniziali del profilo GNU Media Peer:

  • Media Peer è uno strumento P2P pubblico per la pubblicazione e la condivisione delle informazioni

  • è un programma copyleft gratuito (realizzato con GPL)

  • è un plug-in ad infrastruttura aperta per la produzione e la condivisione delle informazioni

  • è una multipiattaforma basata sul GUI nativo di Windows (Win32), Linux (X11/GTK, X11/QT) e Mac OS X (Cocoa)

Con Media Peer sarete in grado di condividere dati, file audio/video, testi, o qualsiasi altro tipo di file digitale, utilizzando la tecnologia P2P e supportando le reti P2P in modo sicuro e controllato.

Media Peer permetterà la creazione di relazioni basate sulla fiducia tra i gruppi di lavoro che condividono le informazioni; permetterà inoltre di valutare, redistribuire, modificare e potenziare il materiale scaricato, che risulterà rimodificabile, classificabile, remissabile e ripubblicabile (sempre nel rispetto delle licenze di distribuzione relative a quello specifico contenuto).

L'architettura di Media Peer si basa sull'integrazione di plug-in per facilitare la pubblicazione di numerose risorse di vario tipo, integrando, inoltre, strumenti di ricerca avanzati e di catalogazione per archiviare tutto il materiale scaricato.

Media Peer supporta la chat di testo interattiva/instant messenger ed i canali di comunicazione audio/video.

La struttura del Media Peer permetterà agli utenti di decidere su quale rete P2P pubblicare i loro documenti e se immagazzinare i file localmente sui loro computer, oppure distribuendoli attraverso la rete stessa o, ancora, mettendoli sui server Media Peer.

A seconda della rete P2P selezionata come destinazione per la pubblicazione, l'utente potrà fornire informazioni su qualsiasi contenuto multimediale pubblicato, tra cui: il titolo, i contenuti, la durata, la descrizione e le riutilizzazioni ammesse.

Il programma Media Peer includerà tecnologie client e server, come:

  • un web client per accedere alle risorse in formato XML/HTML con supporti: DOM, Java, Javascript, CSS e SSSl (basati su KHTML e OpenSSL building block)

  • un server HTTP per ricevere le richieste sulla rete (apache)

  • un'interfaccia per una biblioteca di database (otl, dtl o libdbi)

  • un sistema per la gestione delle risorse (mysql, postgressql o nosql)

  • un client basato su di un plug-in generico per effettuare ricerche sulle reti P2P

  • un server basato su di un plug-in generico per condividere le risorse sulle reti peer-to-peer

  • un client basato su di un plug-in generico per le discussioni su Internet (IRC, DC++)

  • un client per la telefonia/teleconferenza VoIP e la videoconferenza

  • un firewall

  • degli strumenti per l'editing di testi e l'editing audio e video

  • Interfacce API per diversi linguaggi (Perl, Python, Scheme, C, C++ e Java)

Media Peer supporterà la fornitura di metadata dettagliati per ogni risorsa, specificazione dei parametri di accesso ai contenuti e l'integrazione di un modulo per il blog, che permetta agli utenti di Media Peer di pubblicare ed informare altri utenti di quella rete sul nuovo contenuto digitale reso disponibile.

Saranno supportate identità multiple per ogni utente e l'abilità di associare file specifici, l'accesso alle risorse ed ai diritti in base ai singoli profili.

Rischi
Ecco quelli che secondo me sono i rischi principali nello sviluppo di uno strumento del genere:

  1. design dell'interfaccia e facilità di uso del prodotto inadeguati. Secondo il mio modesto parere, questa è, prima di tutto, l'area fondamentale, in grado di fornire, o meno, popolarità ed utilità ad uno strumento come questo, che, chiaramente, non è destinato agli utenti tecnici. L'adozione di lezioni migliori tramite gli esistenti programmi P2P devono guidare le specifiche della nuova interfaccia utente, coinvolgendo utenti non tecnici e collaudatori reali.

  2. sovraccaricare lo strumento con troppe funzioni e strumenti lo rende difficile da governare, pesante e probabilmente lento nelle prestazioni.

I miei punti di vista sono essenzialmente i seguenti: a meno che questo strumento sia reso divertente e facile da usare, utilizzando un'interfaccia utente molto ben studiata, potrebbe risultare difficile motivare ed incentivare gli utenti non tecnici ad investire il loro tempo nell'installare, imparare ed adottare questa nuova tecnologia.

Opportunità:
Media Peer ed altri progetti simili che verranno, aprono un sentiero nella storia del discorso politico e della democrazia partecipativa, che cambierà radicalmente la percezione delle persone sulla politica e motiverà il desiderio di partecipare e la voglia di essere ascoltati.

Come metterlo sul mercato?
Una volta che questa tecnologia sarà disponibile, diventerà necessario immettervi del buon contenuto creato grazie ad essa. In questo modo le persone vedranno ed apprezzeranno quello che può essere fatto per esporre, comprendere e domandare all'universo politico che tutti noi sosteniamo individualmente.

E' inoltre necessario che gli utenti di questa tecnologia abbiano accesso non solo alla pubblicazione del materiale selezionato, ma che possano anche usare questa piattaforma come veicolo per preparare e redistribuire le collezioni preselezionate complete di feed di notizie, tavole di discussione ed altri strumenti interattivi per la comunicazione e la collaborazione.

Permettendo all'utente finale di gestire la riproduzione e la personalizzazione del contenuto e ridistribuirlo ad altri, si può incentivare notevolmente l'adozione di tale tecnologia.

Ci sono molti aspetti di questa tecnologia che mi riportano alla mia proposta iniziale di creare un aggregatore di media personali con forte accesso alla tecnologia P2P, funzioni per la pubblicazione e per la comunicazione e lì, probabilmente, potete trovare ulteriori idee utili che potrebbero essere usate anche qui.

Leggete lo sviluppo di GNU Media Peer sul blog di Emanuele Somma qui: http://exedre.xed.it

Se volete supportare, dedicare un po' del vostro tempo volontariamente allo sviluppo di questa nuova piattaforma P2P (in particolare sono molto benvenuti i volontari per Python), potete contattare Emanuele Somma qui: esomma[at]ieee.org

 
 
 
 
 
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