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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


25 maggio 2005

Media Indipendenti E Giornalismo Investigativo : Intervista A Jon Rappoport

Venerdì scorso ho avuto l'onore di intervistare il giornalista investigativo Jon Rappoport su argomenti come la credibilità dei media, gli interessi economici che influenzano le notizie, il giornalismo grassroots, i blog e il futuro delle notizie online.

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Robin Good (a sinistra) and Jon Rappoport (a destra)

John Rappoport, è autore e Chief Editor di http://www.nomorefakenews.com/, un sito Web originale che, sebbene non abbia un aspetto ortodosso e manchi apparentemente di ordine, contiene centinaia di articoli estremamente interessanti. Nomorefakenews tratta argomenti come l'HIV, la guerra in Iraq, l'economia e l'energia alternativa.

 

Jon Rappoport ha una lunga esperienza professionale avendo lavorato come report investigativo free lance, scrivendo per oltre 20 anni articoli sulla politica, la salute, i media, la cultura e l'arte per molti giornali e magazine, inclusi LA Weekly, Spin Magazine, Stern, Village Voice, Nexus, CBS Healthwatch e molti altri.

Jon inoltre è apparso come ospite in più di 200 radio e programmi televisivi, inclusi ABC's Nightline, Tony Brown's Journal (PBS), e Hard Copy.

Tuttavia negli ultimi 10 anni, Jon ha lavorato in maniera indipendente rispetto ai grandi media, perchè come lui stesso mette in evidenza "La mia ricerca spesso non è molto benevola nei confronti dei media convenzionali."

Ecco come Jon ha risposto alle mie domande. Potete inoltre guardare il video originale dell'intervista linkato alla fine dell'articolo.

1) Dove possiamo, online, andare e trovare delle notizie credibili?


Ci sono diversi siti e non penso che esista un sito che comprenda tutte o solo le notizie che desideri. La maggior parte dei siti di news tendono ad essere delle compilation di storie di differenti fonti,

e sta a te saperle cogliere.

per esempio, se vai su www.whatreallyhappened.com, troverai tra le 15 e le 20 storie. Alcune possono essere interessanti, altre no. Dipende dai giorni e da quello che stai cercando. Sicuramente ce ne sono di più che in un media tradizionale.

2) Che cosa previene i media dal dare una rappresentazione migliore e più bilanciata di ciò che sta avvenendo nel mondo ?

La prima ragione sta nel fatto che la maggior parte dei reporter e dei loro editori sono delle persone molto convenzionali. Sono stati educati in quel modo, sono cresciuti in quel modo e in quel modo hanno iniziato a guadagnare. ...

E' un sistema chiuso e la gente lo deve capire. Sia i reporter che gli editori non desiderano affrontare molti argomenti. E se per caso ne affrontano uno nuovo non sono in grado di processare quell'informazione. Cercano un tipo di informazione standard e all'interno di tale informazione cercano delle fonti che diano loro storie interessanti, controversie ed eccitanti e queste fonti sono solitamente i portavoce del governo.

L'oggetto dell'informazione è sempre il solito, convenzionale, frutto per la maggior parte di organi di governo e corporazioni, e se poi l'informazione convenzionale non è, viene bloccata, censurata, modulata per non disturbare lo status quo come l'AIDS o la guerra in Iraq, quella contro la droga, quella contro il terrorismo...
Queste storie possono essere censurate dall'alto e lo sono state ad esempio dai publisher o dai proprietari del network televisivo o dei giornali come le corporazioni.
Queste cose accadono

Quella che giornalmente viene presentata come realtà è solo una parte di realtà, fornita da persone robotizzate che non escono da quel frame di realtà. Questa è la natura del business. Ci sono miti e leggende che affermano che un tempo la stampa fosse più libera, ma io non penso che sia vero. Io penso che è stato sempre così ma la differenza sta nel fatto che ora le persone lo hanno capito.

3) Quali sono gli interessi che più influenzano i media e si oppongono alla libertà individuale ?


Ti presento tre esempi veloci.

1) L'industria del petrolio

2) La CIA

3) Il cartello delle industrie farmaceutiche.

Questi sono i maggiori interessi che influenzano i media.

E non importa quanti siano gli sforzi condivisi di opporsi a queste forze. Queste istituzioni prosperano. Anche se la CIA venisse attaccata da qui al 2015 con una serie di scandali, non finirebbe, ma semplicemente prenderebbe altri soldi dal governo per "ristrutturarsi".

Ma quello che può succedere, soprattutto nel caso del cartello delle industrie farmaceutiche è che le persone inizino a pensare:"Non vogliamo queste droghe, noi sappiamo che sono tossiche e che stanno procurando danni irreparabili" e questo è quello che sta succedendo negli ultimi 50 anni.

4) Possono le persone buttar via la loro TV?


La TV non è una cosa buona da vedere fino a che non la guardi per capire come le storie sono state messe insieme e perchè. Se lo fai puoi imparare davvero molto; è come un corso sulla propaganda.

Se vuoi vedere come viene fatto il lavaggio del cervello al pubblico, guarda la TV, ma se la guardi solo per guardarla, è meglio che sia tu il tuo media personale.

5) Come fa una persona sintonizzata sui grandi media a distinguere tra notizie reali e propaganda?


Io potrei dire: "Quanti sono i livelli che stanno dietro l'ovvio della storia che sto leggendo"?

Tu potresti dire, prima di tutto, se la storia è molto superficiale o sequalche reporter sta davvero tentando di andare oltre, alla ricerca della verità.

Secondo, la storia sta andando davvero a fondo o si disperde in tanti punti?

In questo modo otterresti quello che si chiama giornalismo investigativo, quello che spesso succede su Internet.
Su internet trovi acuti reporter investigativi a cui non dispiace trarre delle conclusioni da quello che hanno scoperto, da quello che è dietro gli ovvi Chi, Che Cosa, Dove, Perchè e Quando.

6) Pensi che i blog e i blogger possano giocare un ruolo importante in tutto ciò ?


Si, ma c'è qualcosa del termine blog che devo ancora capire.
Io ho un sito Web: NoMoreFakeNews. Ho scritto molte news in questi anni. E' questo un blog ?.

Dipende da come usi questa parola. Ora significa editoriale, in seguito individuerà fatti mixati con l'editoriale...

Io preferisco questa versione: un individuo che decide di mettere la propria versione della realtà su Internet.

C'è un futuro per questo?

Sta al lettore decidere quanto e se essere d'accordo con questa visione alternativa della realtà. Ma è questo fatto che a me interessa: la decentralizzazione della realtà.

7) Come vedi il futuro delle notizie ?


Il futuro delle notizie su Internet per me sarà la base per una specializzazione su scandali differenti e su eventi trattati da persone molto tenaci. Puoi vederlo già con l'11 settembre. Molte persone continuano ad investigare ed investigare su alcune aree. Continuate a farlo!

Poi trovi altre persone che sono più generaliste o che offrono delle soluzioni, animali ibridi che presentano le notizie ed è tutto buono.

La cosa peggiore è quando le persone su Internet che forniscono le notizie, provano a mangiarsi l'un con l'altro. Questo è completamente stupido.
E' come essere in una stanza piena di monete d'oro per tutti e 3 persone iniziano a pensare chi ha preso la moneta per primo.

C'è oro per tutti.

Con Internet, la realtà non è più un monolite ma è espressione di più opposti e possiamo chiederci di quale realtà stiamo parlando e che cosa possiamo imparare da questa discussione.

Dobbiamo iniziare a creare una nostra realtà.

8) Stiamo diventando dei produttori di realtà e l'individuo sta divenendo il supremo regista di tutto questo ?


Si.

Già accade ma non sappiamo ancora tutto. Dobbiamo comprendere questo fatto più a fondo. Siamo di fronte ad un nuovo rinascimento fatto di produttori della propria realtà.
C'è bisogno di immaginazione, creatività nell'usare fatti ed immagini senza diventarne schiavi.

9) Qual è il significato di libertà di scelta in tutto ciò ?


Libertà di sceltà significa che ora hai molte realtà da scegliere e da creare. Ogni cosa che deve essere fatta, ma dobbiamo mantenere Internet libera, nel senso che ciascuno deve essere in grado di creare una realtà con un blog ed un sito. Non possiamo permettere a nessuno di limitare le scelte di ciò che è possibile fare su Internet e ciò che non lo è.

Il video dell'intervista dura 18 minuti. La visione del video è possibile solo se hai una buona connessione ADSL o via cavo.

Quicktime (.mov) 89 MB

Windows Media (.wmv) 113 MB

BitTorrent download (via Prodigem):
(Windows Media)

Tratto e riassunto da un articolo originale di Robin Good in data 23 maggio 2005.
http://www.masternewmedia.org/2005/05/23/the_future_of_news_is.htm

 
 
 
 
 
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