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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


19 maggio 2005

Internet Television E IP-TV Secondo Jeremy Allaire

Jeremy Allaire è stato Direttore Tecnologico alla Macromedia ed è l'uomo che meglio si può collegare a ColdFusion.

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Jeremy Allaire, Presidente e Fondatore di Brightcove

Alla Macromedia, Jeremy ha contribuito allo sviluppo della piattaforma Macromedia MX e ha fatto sì che Flash diventasse il pezzo forte della strategia dello sviluppo e degli affari in corso alla Macromedia.

 

Prima di ciò, Jeremy è stato il fondatore ed il primo CTO di Allaire, una società per lo sviluppo di software molto conosciuta fra i webmaster per il suo prodotto HomeSite, software per la costruzione di siti, società che nel 2001 si è poi fusa con Macromedia.

Prima ancora, Jeremy è stato un contribuente attivo in molte comunità online ed un attento scrittore ed analista delle tecnologie di Internet e della loro evoluzione.

Secondo molti Jeremy è un futurista della tecnologia ed un imprenditore Internet di talento. Con la sua nuova creatura, Brightcove, vuole diventare uno dei primi giocatori importanti nell'industria della distibuzione video, per fornire una distribuzione efficace e sostenibile di video commerciali e non commerciali sul web.

Robin Good ha intervistato Jeremy su varie questioni relative al futuro della distribuzione dei contenuti online e sui suoi progetti alla Brightcove.


MP3 File

Ma c'è dell'altro...
Il 27 Febbraio scorso, Jeremy ha scritto sul suo blog (ormai estinto):

"...stiamo lanciando Brightcove, una società nata la scorsa estate e tenuta segreta fino ad ora.

Non entreremo molto in dettaglio su quello che stiamo facendo in questo momento, ma cominciamo a parlare dei temi e delle idee della società e si potrà facilmente dedurre cosa stiamo intraprendendo.

Il tema della "democratizzazione dei media" fa parte da sempre dei miei interessi riguardo ad Internet e ad alcune importanti idee che hanno portato alla creazione di ColdFusion e delle altre licenze della Allaire.

Ci troviamo nella fase successiva alle esperienze su Internet, quella che riguarda il video come mezzo più espressivo e più ricco.

Speriamo di aiutare i produttori e gli editori di video a portarci nell'era della Televisione di Internet che sta emergendo."

Jeremy ha fondato Brightcove nel 2004 con l'idea di potenziare le maggiori trasformazioni riguardanti la televisione e le sue convergenze finali con Internet.

Per meglio apprezzare il potenziale enorme che Jeremy Allaire può portare al mercato con questa ancora non definibile società, vi consiglio caldamente di vedere, ascoltare e leggere attentamente una presentazione che lui ha reso disponibile recentemente. Qui Jeremy spiega le differenze principali tra il mondo IP-TV (Internet Protocol Television) guidato dalla Telco e quello che la Brightcove chiama un promettente "Internet Video" (che Brightcove spera chiaramente di potenziare economicamente), includendo le dinamiche di fondo e le questioni emergenti quando si guardano più da vicino le alternative che possono emergere nel futuro della Televisione via Internet.

IP-TV vs. Internet Video

Ecco qui la personale trascrizione di Robin Good della presentazione di Jeremy:

IP-TV contro Internet Video

"Di solito l'IP-TV è fondata e supportata da grossi provider di telecomunicazione che creano un prodotto concorrenziale rispetto ai servizi satellitari e digitali via cavo.

Caratteristiche principali:

Operatori IP-TV od operatori nel settore delle telecomunicazioni (carrier) che dispongono di un'infrastruttura fisica di rete (cavi) e piattaforma controllata. Il consumatore interagisce direttamente con quell'operatore o carrier.

Si tratta di un sistema end-to-end su rete semichiusa (l'infrastruttura è tutta dentro l'ambiente del carrier e normalmente Internet non può avervi accesso in toto. Inoltre, l'infrastruttura per la distribuzione e i dispositivi per l'accesso sono tutti gestiti dal carrier IP-TV).

L'IP-TV è assolutamente un'infrastruttura per la connettività massiccia il cui perfezionamento deve essere suddiviso per un numero di anni e che enfatizza i maggiori cambiamenti e potenziamenti della connettività, del trasporto e dei dispositivi di consegna, sia nell'ambiente dell'operatore che dal lato del cliente.

L'approccio è fondamentalmente vincolato a livello geografico. Questo è dovuto principalmente al fatto che la distribuzione dell'infrastruttura si basa sulle regioni e sulle aree connesse alle premesse dei consumatori (le case degli utenti). L'esperienza dell'utente è anche vincolata dal suo soggiorno ed dal suo set-top box. Le leggi e le politiche locali influenzano e limitano ulteriormente l'IP-TV ad essere un modello fortemente vincolato dalla geografia.

L'IP-TV offrirà essenzialmente lo stesso prodotto e la stessa programmazione offerti dai fornitori satellitari e via cavo digitale. Verranno offerti prodotti on-demand e pay-per-view, probabilmente con opzioni vocali e diverse tariffe.

Nell'"Internet dei Video" la questione è parecchio differente in termini di modello per il consumatore, per l'editore e per l'infrastruttura utilizzata.

Nell'"Internet dei Video", o Internet Television, il modello è aperto a qualsiasi proprietario di diritti, perchè è basata sullo stesso modelllo editoriale esistente sul web: chiunque può creare un endpoint e pubblicarlo a livello globale.

L'"Internet dei Video" è aperta a qualsiasi proprietario di diritto, sia esso un individuo che crea video per un pubblico ristretto, o un editore tradizionale che offre canali via cavo.

Nell'approccio dell'"Internet dei Video", l'editore è in comunicazione diretta con il consumatore. L'editore di contenuti è in grado di raggiungere i consumatori sui dispositivi indipendenti multipli di un qualsiasi operatore o carrier. L'"Internet dei Video" è infatti un tipo di approccio che tenta anche di essere il più indipendente possibile dai dispositivi. Grazie ai formati open standard che hanno aiutato a creare quest'opportunità, la Televisione su Internet vuole essere proprio come è il web oggi. Accessibile con qualsiasi tipo di computer e connessione in tutto il mondo e non legata fisicamente al soggiorno o al set-top box dell'utente.

L'"Internet dei Video" sarà profondamente integrato con l'esperienza che l'utente ha con Internet e con i meccanismi che l'utente utilizza per accedere ai servizi, per scoprire le risorse e per condividere le esperienze. Nel prossimo futuro la Televisione du Internet si fonderà con il mondo dei video e della televisione in modo invisibile.

L'"Internet dei Video" è un risultato, non una revisione. La Televisione su Internet è in grado di coesistere su di un'infrastruttura che comprende: broadband, ADSL, wi-fi, via cavo, via satellite che non richiedono una nuova infrastruttura per funzionare o per fornire valore agli utenti.

La Televisione su Internet usa un modello a portata globale, dove i servizi di televisione offerti in un'area geografica possono essere accessibili da una qualsiasi geografia globale (fino a che esisteranno i diritti sulla distribuzione del contenuto).

L'"Internet dei Video" promette accesso a molti nuovi prodotti ed a una più ampia programmazione, rispetto a quella cui siamo abituati, molto più controllo su come, quando e dove gli utenti possono accedere a questa programmazione video/tv.

Alla fine i cambiamenti da attuare saranno:

  1. L'enorme influenza che l'industria via cavo ha sulla distribuzione dei prodotti video.

  2. L'influenza ed il controllo nell'infrastruttura fisica gestita dai grandi fornitori di telecomunicazioni.

  3. Questioni dei proprietari di contenuti. I diritti sulla proprietà intellettuale e questioni in materia di liberatoria. Questioni in materia dil conflitto dei canali per operatori esistenti. Sicurezza, pirateria, DRM (Digital Rights Management)

  4. Barriere tecnologiche. Evoluzione delle tecnologie per fornire contenuti video dovunque.

Riassumendo:

C'è in gioco qui una trasformazione massiccia dell'industria esistente. Questi cambiamenti impiegheranno da 5 a 10 anni per compiersi definitivamente.

Attraverso questo processo, nei prossimi anni, i consumatori si possono aspettare di vedere una scelta ed un controllo molto maggiori sui media e godere di un'esperienza molto più ricca rispetto a quella avuta finora con i media tradizionali.

L'industria video assisterà ai seguenti eventi:

  1. Ci sarà uno spostamento di dollari al dettaglio (150 miliardi) che deriveranno dai consumatori e dai pubblicitari che si orienteranno verso i servizi di nuova distribuzione dei video su Internet.

  2. Ci saranno molte più opportunità per i possessori di contenuto ed, in particolare, per coloro che creano prodotti video interessanti e di valore.
  3. Nello stesso modo ci saranno centinaia di programmatori e videomaker. I costi per la produzione continuano a scendere, l'abilità di ottenere un buon prodotto, grazie agli strumenti di produzione video a basso costo, sta diventando sempre più facile. Il supporto economico per i piccoli editori emergerà, così come centinaia di video editori emergeranno da tutto questo.

  4. Ma la questione più importante che sta alla base di tutti questi cambiamenti è che questo modello di Televisione su Internet passerà da un modello di software chiuso, hardware chiuso, network chiuso, ad un modello di piattaforme aperte, a cui tutti possono accedere, usare e costruire. E' questo il cambiamento fondamentale all'interno di tutto ciò."

Ascoltate direttamente Jeremy Allaire qui:
http://breeze.brightcove.com/p47258018/

Ascoltate inoltre la conversazione tra Robin Good e Jeremy Allaire della scorsa settimana:


MP3 File

Articolo originale pubblicato da Robin Good in data 17 Aprile 2005

 
 
 
 
 
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