MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


17 aprile 2005

Trasmissione Malware E Trasmissione AIDS: Analogie

Recentemente sono stato molto colpito da un breve articolo sulla sicurezza intitolato "A Public Health Approach to Preventing Malware Propagation" pubblicato da Technology Review.

pharmacy_4_by_nickwinch.jpg
Photo credit: Nick Winchester

L'articolo è solo una breve premessa ad una tesi molto più ampia di Kim Zelonis e che originariamente si intitolava "AVOIDING THE CYBER PANDEMIC: A Public Health Approach to Preventing Malware Propagation" (PDF, 700Kb)

 

La tesi sostiene che le apparenti analogie tra la trasmissione malware dei computer e la trasmissione dei virus umani non siano solamente superficiali e che si possa imparare molto dal sistema sanitario pubblico in materia di lotta alla trasmissione del virus dell'AIDS.

Mentre l'editore di Technology Review elogia Zelonis per questo nuovo approccio al malware, personalmente li trovo entrambi troppo compiacenti con il flusso generico delle informazioni che è stato propinato per anni al pubblico senza valutazione critica.

Considerando le esperienze disastrose del sistema pubblico in materia di AIDS, non si vuole dare contro ad un giovane studioso, ma si vogliono piuttosto osservare i risultati di un'estesa e persistente strategia di disinformazione attuata negli anni dai principali media istituzionali.

Se siete scettici in merito a queste idee e potreste esserlo, provate a grattare un po' la superficie e date un'occhiata ai riferimenti disponibili.

Ciò che ho fatto è stato mandare l'url di Zelonis ad alcuni colleghi che verificano e ricercano continuamente in materia farmaceutica e sanitaria, raccogliendo e valutando informazioni e controinformazione.

Ecco una delle risposte che ho ricevuto:

"Caro Robin,

grazie per avermi inviato il link su questo interessante seppur difettoso documento relativo ad un approccio del sistema sanitario pubblico in materia di sicurezza su internet.

L'autore dà per scontati alcuni punti molto discutibili:

  1. Il virus HIV è la causa dell'AIDS.
  2. Il virus HIV si trasmette tramite rapporti sessuali.
  3. Le campagne sull'uso del preservativo e gli altri consigli per limitare il contatto sessuale sono risultati efficaci sul controllo dell'AIDS.

Di conseguenza, le raccomandazioni fatte vanno in una direzione molto discutibile, cioè quella di aumentare la consapevolezza dell'esistenza del virus nei singoli individui e di limitare il contatto potenzialmente "infettivo" su internet.

Penso che sarebbe utile smontare questo tipo di approccio sulla cyber sicurezza, altrimenti, tutto quello che otterremo sarà una società controllata anche su internet, con conseguenze potenzialmente negative.

Alcune persone che conosco hanno fatto un percorso simile e sono arrivate alla stessa conclusione. Se qualcuno vuole vedere un esempio reale della matrice - basta guardare all'operazione chiamata HIV-AIDS.

Come primo commento, direi che la principale controversia sull'"epidemia" HIV-AIDS può essere almeno messo in dubbio - e l'autore della tesi avrebbe potuto farlo presente.

Ecco un po' di materiale da consultare per verificare le solide basi su cui poggiano le tue convinzioni riguardo all'HIV/AIDS:

Alcuni commenti più generali:

Una frase dell'articolo che mi ha particolarmente colpito in quanto molto discutibile è ciò che l'autore chiama "soluzioni esistenti minimamente efficaci".

Ora dipende molto dal tuo punto di vista.

Vorrei dire che gli sforzi per limitare imalware sono risultati efficaci in quelle persone che sono state in grado di continuare ad usare internet con problemi minimi (certamente minimi in rapporto a ciò che l'autore chiama la "cura", che potrebbe portare a maggiori limitazioni all'uso di internet).

Vorrei anche aggiungere che, se vogliamo usare un'analogia con la biologia, dovremmo comparare internet all'organismo umano e sforzarci di costruire un sistema immunitario per internet.

Anziché tentare di imitare il sistema sanitario (peraltro molto inefficace) e le sue misure d'intervento nei confronti di un paradigma medico alquanto dubbioso, che ha portato ad un notevole incremento dei tassi di infezioni a causa delle inefficaci terapie farmaceutiche utilizzate, dovremmo prendere i suggerimenti dal nostro corpo che è un organismo quasi perfetto ed una struttura testata nel tempo che è sopravvissuta nei secoli.

In un corpo umano sano, c'è una relazione simbiotica con una moltitudine di presenze microbiche che normalmente sono complementari al generale funzionamento dell'organismo.

Uscendo dal sapere medico convenzionale si può sostenere che anche quei microbi che noi associamo alla malattia fanno parte dell'organismo, quindi quella "malattia" fa parte di un normale procedimento.

Ciò che importa è che il corpo, senza troppi interventi esterni, normalmente è in grado di superare questi procedimenti di "malattia" e dopo ne risulta più resistente.

Vorrei descrivere infatti il sistema immunitario come parte dell'organismo umano che regola la nostra interazione con gli abitanti microbici presenti. Tale sistema immunitario si attiva quando c'è una minaccia di disequilibrio, riportando la popolazione relativa dei microbi "fuori posto" a livelli normali.

Lo stesso potrebbe essere per il cyberspazio

Abbiamo hardware e software che mediano lo scambio di informazioni e, che ci piaccia o no, tutti i codici fanno parte del software di sistema. Quando noi superiamo i problemi di malware, internet tende a diventare sempre più resistente.

Una domanda che dobbiamo continuare a porci sarebbe: come possiamo organizzare meglio la nostra abilità di risposta?

Sebbene io stesso non sia ancora in grado di rispondervi, dobbiamo continuare ad esplorare scenari analoghi nell'organismo perfettamente funzionante che possiamo utilizzare".

Tratto da un articolo pubblicato da Robin Good con il contributo di Sepp Hasslberger e Doug Aerie in data 14 Aprile 2005

*****
Alcuni riferimenti utili:

Wm. C. Douglass, "WHO killed Africa"

"AIDS and the HIV Myth"

Alan Cantwell's "AIDS and the Doctors of Death"

The Gulf Bio War
Come una nuova piaga simile all'AIDS ha minacciato le forze armate

Peter Duesberg's Ph.D. articles

John Lauriston: Poison By Prescription

Root-Bernstein's book, "Rethinking AIDS."

Len Horowitz: AIDS, Ebola, Vaccines

 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

3153
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics