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Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


11 novembre 2010

Fare Business Online Senza Usare Un Blog: E' Possibile? Parte 2

Se cominci ad avere qualche perplessità sul fatto che piastrellare di pubblicità un blog non sia il miglior metodo per creare valore e cominciare a guadagnare seriamente online, questa seconda parte della mia guida al come fare business online senza usare un blog potrebbe fare proprio al caso tuo.

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Photo credit: Batman by Adrian Tranquilli - Fotografia di 7th Floor - MAP

Nella prima parte di questa guida ti ho fatto vedere:

1) Perché non è decisivo avere un blog,

2) cosa si intende specificamente per un blog,

3) che confusione facciamo quando usiamo la parola blog indiscriminatamente,

4) gli errori più comuni di chi cerca di fare business facendo leva su un blog,

5) perché secondo me MasterNewMedia, il sito che curo da oltre dieci anni, non è un blog.



Ma ora che ho chiarito questi punti base, mi immagino già le tue domande e perplessità:

a) OK Robin, ma qual è la strategia ed i passi chiave che consigli di seguire per non fare questi errori?

b) Che tipo di sito mi consigli di costruire se mi interessa veramente guadagnare?

c) Esistono degli esempi di "siti di valore", come li chiami tu, dai quali io possa prendere ispirazione?



Sono questi infatti i punti che metto in chiaro nella seconda parte di questa analisi sul come creare un business economicamente sostenibile online, senza dover partire o dipendere da un blog.

Se ti sei stufato di investire tempo e energie per vedere risultati per i quali non puoi nemmeno farti bello davanti ai tuoi amici, ecco qui informazioni e consigli pratici su come uscire da questa situazione e cominciare a creare vero valore online:

 

 

Come Fare Business Online Senza un Blog

- La Formula di Sharewood Applicata ai Blog

- Che Tipo di Sito Costruire per Guadagnare Online?

- Esempi Reali di Come Fare Business Online Senza un Blog

- Ricapitoliamo: Perché Avere un Blog Non E' Indispensabile

 


La Formula di Sharewood Applicata ai Blog

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Per poter guadagnare online - e l'ho detto chiaramente la volta scorsa nel primo webinar - la mia ricetta non è segreta e si basa su quattro punti semplici e chiari che sono:



1. Individua la tua Nicchia

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Togliti dalla testa questo pensiero infantile: "se io vado in una nicchia, poi che gli racconto?

Non è che posso parlare solo di WordPress. Io conosco anche Joomla, Drupal, Movable Type."

Se uno ragiona in questa maniera, non va da nessuna parte.

Internet funziona in una certa maniera, quindi mi devo inserire nel flusso di funzionamento e capire che le nicchie hanno un senso non perché vanno di moda o perché l'ha detto Robin Good.

Le nicchie funzionano perché le persone vanno su Google, su Bing, e scrivono: "servizio di videoconferenza gratuito".

Stanno cercando qualcosa, hanno un problema, vogliono sapere: "come si fa far nascere un bambino in acqua in Italia", hanno un interesse specifico e vanno su internet per trovare delle soluzioni.

Le persone non vanno su internet per sedersi in poltrona, sdraiarsi e guardare che cosa appare. Giusto?

Vanno lì perché cercano qualcosa che interessa loro.

La nicchia funziona per questo: non è una moda e non me la sono inventata io.

Io vedo solo numeri che mi dicono che se non sfrutto le nicchie sono un fesso, un cretino.

 

2. Crea Valore

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Non stare lì a bombardare di pubblicità dal primo all'ultimo secondo.

Non è che da subito puoi fare un martoriamento alle persone e comportarti come un ambulante per la strada, come quello che ti vuole vendere i calzini sul treno.

Devi avere un attimo di pazienza, farle divertire, dar loro delle belle cose, far loro dei regali, dar loro la possibilità di risolvere il loro problema senza dare niente in cambio.

Quando questo succede, così come nella vita reale, uno se lo segna al dito, perché non succede a tutti gli angoli di strada.

Non sempre quando hai un problema, qualcuno te lo risolve senza prima chiederti qualcosa in cambio.

Se tu lo fai, è una tattica di marketing favolosa, perché prima di tutto non è una tattica, è una realtà.

Se aiuti qualcun altro a risolvere un problema, quella persona è contenta, si ricorda di te, vuole segnarsi come ti chiami e lo dirà ai suoi amici.

Per questo crei valore.

Se questo lo fai su internet, le persone poi linkano il tuo sito, ne parlano, cominci a diventare visibile sui motori di ricerca e le persone ti vedono come un magnete per quell'argomento. Si iscrivono alla tua newsletter, al tuo gruppo e via dicendo.

 

3. Costruisci la tua Comunità

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Puoi creare una comunità, usando i vari strumenti disponibili: forum, chat, eventi, workshop, quello che sia, e cominciare a dialogare con loro.

Soltanto se tu li ascolti, puoi capire cosa vendere loro.

Se tu costruisci un sito e da subito hai già stabilito cosa venderai, il tuo modello di business, secondo me vai a prendere una craniata di quelle sostanziose.

Perché?

Perché se tu non hai prima aperto una conversazione con questo tuo giro di fan che potrebbero anche essere uno, dieci o trenta soltanto, è difficile che tu riesca - da solo - a costruire quello che loro poi vogliono da te.

 

4. Vendi dei Prodotti su Misura

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Loro vogliono qualcosa perché sei tu a dargliela, perché si sono abbonati, si sono iscritti, si sono innamorati di te, del tuo modo di servire quell'argomento, di parlarne, di dar loro informazioni e soluzioni.

Quindi non ti chiederanno una cosa qualsiasi, ma ti chiederanno una cosa che si configura in maniera ideale per essere sposata da te che gliela offri.

 





Che Tipo di Sito Costruire per Guadagnare Online?

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Il mio modo di affrontare una strategia per una persona - per esempio un mio studente nel POP Campus - è di fargli seguire sempre questo percorso.

Le fasi uno e due di solito impegnano più tempo.

Tutti vogliono partire subito con un blog, tutti vogliono cominciare a scrivere subito, ma non hanno in mano niente riguardo la loro nicchia.

Per poter guadagnare online la mia ricetta è:

  • individuare una nicchia precisa,
  • creare un valore pesante, immediato, unico,
  • dare vita ad un seguito di tifosi,
  • creare dei prodotti su misura.

Inoltre, se vuoi che la gente compri i tuoi prodotti e lo dica agli altri, non puoi parlare della stessa notizia di cui parlano altri cento blog.

Questa abitudine di dare notizie così poco consistenti è così diffusa online che, se vado su un blog dove c'è una notizia la leggo, ma - non so se ti sei reso conto - spesso non controllo neanche qual è il sito.

Mi leggo la notizia, clicco il link e ho finito.

Non è che mi innamoro, divento tifoso di quel blog.

Per farmi innamorare, o farmi diventare famoso, mi devi dare parecchio di più, perché questo è lo standard.

Dovunque vado online trovo articolini, articoletti, link, etc.

Se devo fare un business online, se devo crearmi un seguito di tifosi, devo fare qualcosa di più speciale, che non sia la cosa che fanno tutti gli altri, perché poi voglio ascoltare i miei tifosi - una volta che mi sono creato questo seguito - e creare delle cose su misura per loro, dei servizi dei prodotti, delle cose da leggere, dei video, delle collezioni ad hoc su quello che loro mi chiedono.

Fai attenzione, perché queste non sono cose che si ottengono automaticamente facendo un blog.

Nel momento che hai un blog, non hai fatto queste cose.

Hai aperto un blog, puoi scrivere e se qualcuno sa che hai questo blog o se hai la fortuna che per alcune frasi venga trovato, qualcuno verrà sul tuo sito. Fine.

Non sei una nicchia precisa, non hai un valore pesante, immediato, riconoscibile ed unico, la gente non va a raccontare subito: "Hai visto questo blog? É eccezionale guarda, è favoloso!", non puoi mai arrivare ad ascoltare i tifosi perché non ci sono ed a crearli dei prodotti e dei servizi che loro vorrebbero avere da te.

"OK, va bene Robin, ma se l'obiettivo è guadagnare, uno che tipo di sito dovrebbe costruire secondo te?

Dovremmo fare tutti come MasterNewMedia? Ma sei fuori?

Cosa vorresti raccontarmi?"

Devi costruire un sito - te lo ripeto in un'altra maniera e ti do anche degli esempi - che dia del valore pesante, unico ed immediato.

"Che cosa vuol dire?"

Che quando arrivo lì c'è subito un contenuto di valore con il quale io posso fare qualcosa.

Subito, adesso, ora!

Non mi devo andare a leggere tutti gli articoli, guardare le categorie, fare una ricerca nel tuo sito e scoprire cosa hai scritto tre anni fa.

No!

Quello non è valore pesante, non è unico e non è per niente immediato.

Questo valore pesante deve essere per forza tagliato su misura, come se tu fossi un sarto, per un target specifico che vuoi intercettare.

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"Ué Robin ma che c'entra Bruce Lee?"

Bruce Lee c'entra eccome!

Perché Bruce Lee ha inventato il jeet kune do, un'arte di combattimento, una filosofia, dove "jeet kune do" vuol dire "il pugno che intercetta".

Lui non si occupava di colpire o di difendersi, ma di intercettare qualcosa che succedeva e di anticiparla, un po' come succede nella scherma.

Qui bisogna intercettare, non fare i principi, gli imperatori, i grandi spettacoli, il circo sperando che arrivi la gente, ma decidere cosa voglio intercettare: qual è il bisogno, il problema specifico che voglio andare ad intercettare.

Tu dici: "Parli bene, però hai anche tu il blog!".

No, io non ce l'ho il blog, come dici tu.

Ti faccio vedere.

Per esempio, io nel 2003 su MasterNewMedia avevo già una serie di nicchie individuate ed una serie di prodotti che davano immediata soddisfazione a chi era interessato a quelle cose.

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Questi prodotti sono del 2003 - 2004:

  • Una era una guida di 500-600 pagine sul web conferencing - tutti gli strumenti per fare collaborazione online.

  • Un altra una guida su come restare informati ed essere il Dio delle informazioni.
  • Un altra su come fare fotoritocco in maniera semplice, e senza dover usare Photoshop.
  • Un altra riguardava la privacy - problemi come i virus ed altre situazioni strane.

Io non ti sto dicendo queste cose perché me ne sono accorto adesso.

Io è un bel po' che me ne sono accorto e penso che muoversi in questa direzione, di offrire delle cose utili e molto specifiche, sia il percorso giusto da fare.

Ricapitolando: devi costruire un sito che dia valore pesante unico ed immediato, tagliato su misura per un target specifico che vuoi intercettare.

È per questo che non penso che un blog lo possa fare, perché un blog tipicamente - lasciamo perdere le eccezioni - non ha queste caratteristiche.

Se tu prendi MasterNewMedia, quella degli ultimi anni, è praticamente come fosse, all'occhio della persona superficiale, un unico sito.

Un blog non molto blog, tipo una rivista, perché gli articoli sono lunghi, non ci stanno tutti questi post personali, brevi ma in realtà, per chi ci lavora dietro, MasterNewMedia è un collettore di una serie di mini-siti.

Una serie di mini-siti di nicchia che risolvono ed intercettano problemi specifici per delle persone che vogliono risolverli.

Per esempio: ho una serie di guide sugli strumenti di videoconferenza.

Da sole, queste funzionano come se fosse un mini-sito dedicato a quest'argomento, perché dà delle informazioni utili e puntuali su tutti i servizi che ci sono, quanto costano, quali sono le differenze.

In più, chi va su quest'articolo - se ha certe caratteristiche - vede delle pubblicità contestuali e se ci clicca io ho guadagnato dei soldi.

Oppure, più recente, la guida su come trasformare il tuo sito in un sito per mobile.

Anche questo funziona come se fosse un mini-sito. Cioè da solo lui produce dei guadagni.

Poi ci sono 25, 30, 40 altri articoli che escono nel frattempo che non producono niente e che servono soltanto a dare credito, interesse alle persone.

É il mio valore, il mio regalo immediato che continuo a dare da tanti anni per far vedere che qui trovi informazioni su questi argomenti, sempre approfondite, di qualità.

Di guide ne ho fatte tante ed ognuna di queste, realmente - lo riconosco non volendo vantarmene, ma volendo condividere semplicemente quella che è una mia realizzazione - funzionano tutte come se fossero dei mini-siti a sé stanti.

Se fossi stato furbo e bravo come è stato Geekissimo qui in Italia, avrei - un po' di tempo fa - diviso ognuno di questi articoli, in un sito separato a sé stante, dedicato solo a quell'argomento.

Perché, tirando all'estremo questa proposizione, è chiaro che funziona meglio il sito singolo dedicato ad una cosa che non il sito che come il mio, che abbraccia tanti argomenti e nonostante riesca ad avere pagine che appaiono agli occhi di Google come quasi dei siti indipendenti, ha ovviamente delle difficoltà per il fatto che sono tutte sotto il cappello di MasterNewMedia.

Lo ricapitolo ancora una volta, le caratteristiche necessarie ad un sito che vuole fare guadagni online sono:

  • il sito deve essere unico, diverso dagli altri,
  • deve offrire valore, utilità immediata,
  • mi deve far venire voglia di tornare, averne di più,
  • mi deve far venire voglia di dirlo ad altri.

Se un sito non ha sufficiente valore, un valore che io non voglio andare a condvidere con altri, è sicuro che non posso costruire un seguito di tifosi o di fan.

Quando c'è il valore, quando c'è l'interesse, la passione - così com'è per uno sport, una squadra - è naturale che poi i tuoi fan, i tifosi e gli amici vogliano raccontare agli altri - sia nel bene che nel male - quello che succede, il fatto che è bello vederti, ascoltarti, imparare, conoscere delle cose che hai da offrire.

Queste sono le caratteristiche necessarie a un sito che vuole guadagnare online, secondo me.

Continuo a sostenere che nella maggior parte dei casi, se uno va ad abbracciare la soluzione blog tipica, non offre queste cose. Ne offre delle altre.

 





Esempi Reali di Come Fare Business Online Senza un Blog

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"Ma Robin, per favore, perché non mi fai vedere qualche esempio tangibile, così tagliamo la testa al toro e non se ne parla più, no?"

Giusto, mi sembra una buona proposta.

Ti voglio fare vedere qualche esempio di sito che io personalmente considero di successo, vincente, con la formula giusta, che indipendentemente dal fatto che adesso guadagni €10 o €100.000 al mese, secondo me ha imboccato la strada ideale.
Questi siti ci sono.

Ho preso degli esempi italiani ed andiamo a vedere cosa ho messo da parte e quali sono le loro caratteristiche.

Come fanno questi a fare un sito di successo, partendo come un blog qualsiasi, non facendo un blog ma qualcos'altro?




SOS Tariffe

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SOS Tariffe è un servizio dove non c'è un blog, ci sono delle notizie, ma c'è soprattutto un servizio che mi aiuta a trovare qual è la connessione ad Internet al prezzo migliore per il mio utilizzo, l'abbonamento migliore se ho il telefonino, il conto corrente, l'assicurazione, il riscaldamento nuovo a casa e via dicendo.

É un servizio che compara le tariffe di vari operatori.

Ma qui dietro non che c'era la FIAT che ha detto: "facciamo sto servizio".

Ci sono due ragazzi, Alessandro Bruzzi, Alberto Mazzetti e Giuliano Messina, che hanno deciso di creare un servizio di valore.
Perché?

Perché per primi a loro servivano queste informazioni e siccome avevano speso un mese per collezionare e confrontare in una tabella di Excel i prezzi di Vodafone contro quelli della 3, di Wind e di Infostrada, avevano detto: "Ma perché non facciamo un sitino dove queste informazioni le condividiamo con altri?"

E da mattoncino a mattoncino hanno costruito un servizio che oggi ha ricevuto onore da chi opera nel settore, sono state fatte loro delle offerte - ed adesso anche finanziamenti - e viaggiano a tutta birra nella direzione migliore possibile.

I miei complimenti ad Alberto, Alessandro e Giuliano che, senza assolutamente partire da un blog, hanno costruito da zero, senza nessun finanziamento, un servizio super eccellente.





DineWithItalians

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Questo è un servizio in partenza. Ne ho parlato in passato durante un altro evento.

È un servizio che secondo me è rappresentativo di un buon modo di essere originali e di offrire un servizio che definirei di intrattenimento culturale, utile.

DineWithItalians è un servizio che consente agli stranieri che vogliono venire in Italia la possibilità di andare a fare una cena a casa di un italiano ed a tutti gli italiani appassionati di cucina, di aprirsi culturalmente ad altre lingue e d essere pagati per offrire a queste persone la cena od il pranzo.

il tutto attraverso questo servizio che non nasce intorno ad un blog, ma intorno ad un'idea e ad un'esigenza specifica: "Voglio andare a mangiare a casa di un italiano", "voglio mangiare all'italiana, ma non voglio mangiare in un ristorante, in una trattoria", "voglio mangiare a casa di chi in quel posto ci vive, così posso scoprire e conoscere tante cose interessanti."

È ovvio che qui un blog si può aggiungere.

Ci sono delle notizie che già si vedono, appaiono nella parte bassa della homepage, ma è un servizio che intercetta un bisogno specifico e che ha poca necessità di doversi avvalere del blog, se non per raccontare nuove funzionalità, nuove possibilità, opportunità che si possono sfruttare con questo servizio.

Il sito è in fase di lancio, è stato promosso in Italia da Valeria Laganà, una ragazza molto in gamba che ha fatto tutto da sola.

Lei si è solo rivolta poi ad un programmatore per realizzare quello che aveva in mente.

Non è andata su Blogger, su Movable Type per aprirsi il suo blog, ma ha deciso: "voglio creare qualcosa di speciale, unico, che le persone si ricordino e che vadano a dirlo agli altri".

Qui anche se non lo puoi usare, dal momento già che ne hai sentito parlare, ti viene voglia di raccontarlo a qualcun altro.

 

RSSTop55

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Questa è roba di casa Good ed è particolarmente interessante questo articolo perché in fondo, all'occhio superficiale, sembrerebbe essere un articolo di MasterNewMedia perché è a tutti gli effetti diventato un sito indipendente, anche se sta dentro MasterNewMedia.

Se vado su Google e scrivo "RSSTop55", vedrai che non solo appare primo, ma ti dà tutta una serie di risultati secondari, domina quest'area che è quella di offrire informazioni a chi vuole promuovere il suo blog o il suo feed RSS o vuole sapere dove si va a promuoverlo.

Come ho fatto a fare di quest'articolo una cosa che funziona, e funziona così bene da sei anni e passa?

Aggiornandola tutti i giorni, continuando ad aggiungere informazioni di valore che non si trovano facilmente da altre parti.

Nonostante ci siano dei concorrenti agguerriti, rimango il migliore, quello che è partito prima, quello che ha continuato ad aggiornare questo articolo che è una collezione, ben commentata, di tutti i servizi e di tutte le directory dove posso andare a sottomettere il mio sito o blog in modo che possa essere scoperto da altri.

 

TUTTOmercatoWEB.com

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TUTTOmercatoWEB.com è un sito dedicato a coloro che, soprattutto durante le fasi di calcio mercato, vogliono sapere tutte le notizie sulle compravendite minuto per minuto.

Specialmente nei giorni dove le compravendite fra le squadre, ora dopo ora, cambiano... c'è una voce... poi viene smentita...

Quindi questo sito, che in realtà è fatto probabilmente con un motore di un blog, contiene minuto per minuto le notizie che vengono dai siti più diversi.

Loro vanno sulla Gazzetta, sul Corriere e su tutti i blog che parlano di calcio e raccolgono tutte le notizie che escono, fanno un breve riassunto e rimandano poi alla notizia originale citandola e dandole un link.

Questo è quel tipo di lavoro che si chiama oggi content curation, che io ho individuato nel 2004 come una direzione per il futuro interessante e che sta prendendo sempre più piede.

Ci sono così tante informazioni che uno può creare valore semplicemente collezionando e scegliendo le migliori notizie che ci sono là fuori, su un certo argomento.

Non c'è bisogno, per creare valore, di essere sempre l'origine ed il creatore del contenuto.

Posso - a questo punto, visto che la quantità di contenuti è così ampia - creare valore semplicemente organizzando, mettendo in ordine, scegliendo e filtrando i contenuti che ci sono la fuori diventando un punto di riferimento per le persone interessate a questo argomento che non devono andarsi a vedere venti siti diversi.

 

Nanoda

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Questo è un esempio di un sito che ha sviluppato una comunità con decine di migliaia di fans e tifosi senza concentrarsi sull'idea di blog, ma concentrandosi subito sull'idea di dare valore attraverso articoli e contenuti utili e soprattutto attraverso un forum ricchissimo dove c'è tanta condivisione, consigli, domande dei lettori etc.

Nanoda.com è pilotato da Ryuichi Sakuma, che è uno studente del POP Campus e che ha sfruttato al meglio tantissime delle idee che ho riassunto oggi in parte, ma che scandisco giornalmente agli studenti che lavorano con me.

Naonda nei numeri ha raggiunto degli obiettivi notevolissimi, non ultimo quello di diventare partner ufficiale di questi publishers, del più grosso editore manga che c'è in Giappone: Shueisha.

Se Shueisha ha accettato che un "sitarello" italiano di manga diventasse suo partner ufficiale, io ti dico che questa è una cosa storica, perché i giapponesi sono veramente serissimi e sono dei precisini.

Quindi, se hanno deciso di accettare Nanoda come partner, vuol dire che questo sito ha fatto il suo dovere in maniera egregia.

 

BestCreativity

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Lo conosci Julius Design? Ne hai mai sentito parlare? È uno dei grafici più famosi che ci sono qui in Italia.

Fra le sue tante iniziative ce ne è una che, non lo nascondo, trovo interessante e carina.

Non è incentrata su un blog, ma è un sito semplice che offre la possibilità di avere delle offerte di design, delle proposte di design senza spendere tanti soldi.

Mi serve un logo, mi serve una homepage, una nuova paginetta, mi serve un nuovo settore sul mio sito, posso venire su BestCreativity e scrivere cosa mi serve, dire quanto tempo ho a disposizione e mettere a disposizione un budget - quello che sia.

Tutti i design freelancer che ci sono lì fuori faranno un pochino a spintonate per presentare il loro progetto e per accaparrarsi il tuo budget, guadagnando allo stesso tempo in prestigio ed in visibilità per un potenziale pubblico in generale.

Quindi una situazione "win-win" come si dice di solito, cioè che offre un beneficio a tutti quelli che vanno lì.

Come vedi, qua non è che devo leggere quattro o cinque articoli o capire BestCreativity di che parla.

Arrivo qua e trovo subito un valore immediato.

 

Forum di Giorgio Tave

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Giorgio Tave, chi è che non lo conosce?

Chi non lo conosce lo deve conoscere.

Qui c'è la homepage del suo forum.

Devo dire che è un po' piena di tante cose che distraggono: si vedono più le pubblicità che non il suo nome o il tema intorno al quale lui gira, quindi devo tradurlo perché questo screenshot non dà la possibilità di capire molto.

Quello di Giorgio Tave è il forum italiano più conosciuto e dove si parla di più di SEO.

SEO è il settore della Search Engine Optimization, cioè dell'arte, della scienza, di come si fa ad apparire in alto nei risultati di Google.

Giorgio Tave ha un forum su questo argomento ed è da anni uno dei leader in questo settore qui in Italia.

Ha pubblicato diversi libri, vive una vita da nomade digitale concedendosi quasi sei mesi all'anno nei tropici del sud-est asiatico sulle coste della Thailandia, è un uomo felice e contento e, tra l'altro, giovanissimo.

La sua fortuna l'ha costruita intorno al rispondere e al risolvere i problemi delle persone intorno ad un argomento del quale lui era appassionato: la SEO.

Ha fatto un blog? No.

Poteva? Sì.

Perché non l'ha fatto? Perché voleva dare un valore speciale.

Un blog è un po' come un radio che trasmette. Le persone possono commentare, ma non è un posto dove facilmente si possono risolvere i problemi, fare delle domande e avere delle risposte puntuali.

Creando un forum lui è riuscito a dare valore immediato a tutti quelli che sbandati, in difficoltà o avendo dei problemi, volevano qualcuno un po' più esperto di loro che gli desse delle istruzioni.

Adesso ci sono decine di esperti in questo forum, decine di eventi in tutta Italia, c'è un evento gigantesco che fanno ogni anno a Riccione con centinaia di partecipanti.

È diventato un mini impero e tanto di cappello a Giorgio e al lavoro che ha fatto, senza mai usare un blog come testa di ponte.

 

FacebookStrategy

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Un collega e spesso un ospite speciale di Giorgio Tave è Alessandro Sportelli, un ragazzo in gambissima, molto simpatico, che vive a Taranto.

Alessandro ha costruito un servizio online che non è basato su un blog, ma su un piccolo campus dove ci sono corsi e la possibilità di imparare, c'è anche un forum collegato, ci sta un catalogo di aziende e liberi professionisti che operano nel settore dedicato a tutto ciò che è la strategia di marketing su Facebook.

Come si fa a fare marketing su Facebook.

Questo è l'argomento dedicato da Alessandro Sportelli al suo sito, FacebookStrategy, dove, se tu ti iscrivi, se tu paghi la tua quota, lui ti fa entrare in un mondo del tutto particolare.

Anche lui qui, nonostante ci sono degli articoli, Alessandro ha scelto di partire - circa un anno e mezzo fa non di più, andategli a dare un occhiata - senza incentrare tutta la sua strategia intorno ad un blog.

Era finanziato? No.

Poteva fare un blog? Sì.

L'ha fatto? No.

Ha scelto di andare in un'altra direzione? Sì.

Perché? Perché voleva dare un valore unico, riconoscibile, pesante e immediato a chi specificatamente (nicchia) era interessato a questo tipo di cose.

Comincia ad avere senso questo modo di ragionare?

Ti faccio vedere altri due o tre esempi e poi concludo.

 

SOSTruffe

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Felicemente proveniente dal POP Campus, dalla mia università online, c'è SOSTruffe.

Non lo trovi ancora online perché sta ancora in modalità invisibile - sta preparando tutta una serie di cose - ma abbiamo già la homepage qua che puoi vedere.

É un sito dedicato a coloro che sono stati fregati online, hanno paura di essere stati fregati o vogliono evitare di essere fregati online e vogliono fare degli acquisti sicuri.

É un sito dove non c'è un blog.

Come arrivo, ho la possibilità - gratuitamente - di leggere una FAQ bella approfondita, simpatica e scritta bene, che vi aiuta a capire come riuscire a farvi rimborsare i soldi, come fare ad evitare di farmi fregare usando PayPal o facendo degli acquisti su eBay o su un sito che non conosco.

Mi dà tutte le dritte che mi servono, assolutamente in maniera gratuita e quindi mira a darmi cose utili, di valore, uniche, diverse dal solito ed immediate per un tipo di pubblico, un'esigenza molto precisa, che non è tipicamente uno di noi che siamo qui, ma sono magari il signore, la signora di mezza età che non hanno avuto modo di familiarizzare con Internet ed hanno avuto la sfortuna di sbattere la testa, di acquistare qualcosa nel posto sbagliato e via dicendo.

SOSTruffe di Manuel Taddei, costruito non intorno ad un blog.

 

Nomadi Digitali

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Un altro esempio, ne ho parlato nel webinar la scorsa settimana anche, sono i Nomadi Digitali.

Questo già lo trovi in onda anche se il sito non c'è perché è in questo momento in costruzione - stiamo vedendo i primi design proprio in questi giorni.

Per ora c'è questa paginetta segnaposto che racconta un po' la storia.

Ti anticipo che anche questo sito non è incentrato intorno ad un blog, ma è incentrato intorno ad una serie di elementi di valore.

Cioè, non appena il sito ufficiale andrà in onda, le cose che i Nomadi Digitali offriranno sono ad esempio, una collezione di storie di successo.

"Quali sono i Nomadi Digitali, già in giro per il mondo, che usando Internet riescono a vivere come pare a loro, passando da un paese all'altro del mondo quando gli pare?"

Loro le hanno collezionate, documentate, impaginate, illustrate e le daranno gratis.

Hanno anche sviluppato un poster - un vero e proprio poster da stampare a colori, da appendersi in camera -, con il percorso strategico che uno può fare nella sua vita per abbracciare, avvicinarsi e fare sua, questa filosofia, questo modo di vita del nomade digitale, di colui che vive usando le tecnologie di Internet per girare, guadagnare, lavorare senza dover essere legato ad un posto specifico.

Anche qui, zero blog.

 

Creare Passaparola

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Questo è fresco fresco, sta per andare in onda nei prossimi giorni.

Questa paginetta che vedi qua è un sito senza blog dedicato a capire come aumentare le vendite attraverso un uso scientifico dei social media: CrearePassaParola.it

Quali sono i passaggi da fare per far sì che, come dicono tanto in giro, quel video diventi virale o che la gente parli di te, che ci sia questo famoso passaparola.

Simone Ardoino è uno studente del mio POP Campus e dopo cinque-sei mesi di analisi ha individuato una nicchia molto precisa e da un mese a questa parte sta producendo tutti contenuti che a breve andranno online e che offriranno un valore immediato ai lettori.

Non ci sarà un blog, ci saranno per esempio una serie di video lezioni, molto brevi ed immediate, con la possibilità di portare a casa subito qualcosa di utile, di pratico che lui mette a disposizione dei suoi lettori.

Credo che ci sia poi una guida ed altri elementi tutti gratuiti, tutti assolutamente a disposizione dei lettori, per fargli apprezzare il suo valore e per fargli venire voglia di raccontare ad altri: "oh, hai visto PassaParola? Questo è matto, come mai da tutte queste informazioni gratuite?"

Il POP Campus online è il posto dove sono nati questi progetti ed anche questo non ha necessità di avere un blog, è un sito costruito intorno a delle aree molto semplici.

Ci sono delle lezioni video, ci sono degli eventi dal vivo e c'è un forum dove, passo-passo, tutti i partecipanti sviluppano il loro progetto, seguiti veramente come all'interno di un'accademia nello svolgimento, nella realizzazione dei vari passi della strategia della formula di Sharewood.

 





Ricapitoliamo: Perché un Blog Non E' Indispensabile

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OK, sono pronto a fare un veloce ricapitolo.

Sei pronto? Sei pronta anche tu?

Il problema nasce tutto dall'aver confuso il mezzo con la strategia di comunicazione.

Quello che ho detto all'inizio.

Noi diciamo blog, tu dici blog, in realtà andiamo di default sul modo di pensare che non è corretto.

Perché non lo metti in discussione?

Il blog è un formato editoriale, usato da tantissime persone, ma quel dannato software, motore che c'è sotto, può essere usato per fare siti del tutto diversi.

Non è che per forza, per avere il beneficio di spendere poco o niente, di fare quello che vuoi tu, di avere il controllo della situazione, devi fare per forza un blog.

Puoi usare il motore di un blog per fare il tipo di sito che vuoi.

Il problema è aggravato dal fatto che la maggior parte dei blogger vuole fare soldi senza offrire un reale controvalore.

Abbiamo un esempio sbagliato davanti agli occhi, intorno a noi.

Non dico che sono tutti così, ma per lo meno, per quello che vedo io quando vado in giro, la maggior parte delle situazioni che vedo sono di persone che sfruttano, fanno leva sul blog per sparare una serie di contenuti di valore medio-basso e circondarli, condirli, insalsarli di pubblicità, di affiliazioni, così che alla fine qualcuno ci cliccherà, no? E qualche soldino lo portiamo a casa.

Ma questa è monnezza sulla monnezza.

Una volta identificata una nicchia, bisogna secondo me invece creare valore pesante, unico ed immediatamente utile.

Non posso aspettarmi che le persone vengano sul mio blog e si leggano tre, quattro, cinque articoli e capiscano tutto il mio valore, il mio potenziale e quindi poi vogliano diventare miei tifosi: è un'illusione.

Il blog è uno soltanto tra tanti formati editoriali possibili e, secondo me, certamente non il più interessante.

Io il blog lo vedo come una componente editoriale strategica che posso usare su certi siti o no.

É importante che su questo sito ci sia una sezione dove poi il padrone, il proprietario dica la sua, ogni giorno racconti qualcosa.

Ma magari in certi ambiti, in certe nicchie, eccome se c'è questa necessità e quanto valore può aggiungere, ma non è che in tutti i casi in cui voglio creare un sito di valore faccio un blog e racconto la mia storia e quello che mi gira, un giorno sì un giorno no, a seconda di quello che ho visto ed incontrato.

Va benissimo piacere a tutti i tuoi amici, alle persone che ti incontrano e ti hanno seguito ad i tuoi eventi o ti hanno letto o ti hanno conosciuto in precedenza, ma non puoi costruirci un business intorno.

Questo è il punto a cui volevo arrivare.

Il blog non è il formato più interessante, perché e super inflazionato. E' uno solo fra tanti possibili tipi di contenuti di valore e ce ne sono tanti migliori e più interessanti.

Spesso, nella maggior parte dei casi, non offre questo valore immediato, non intercetta un'esigenza specifica, ma vuole intercettarle tutte, vuole fare la RAI.

Il blog è anche più per chi ti conosce - se ancora non te ne sei reso conto - che non per chi vuole imparare, studiare qualcosa o è alla ricerca di una soluzione e non ti conosce.

Il blog è in molti casi, spesso, un collettore per il mio giro di conoscenze.

Per quello che vedo in giro - e ripeto, le eccezioni ci sono eccome - il blog è spesso sinonimo oggi di un contenuto di poco valore e tanto rumore.

Io lo vedo così ed i miei amici, le persone che frequento, sento che dicono le stesse cose.

Infine - vale la pena di ricordarlo e dirlo, perché questa illusione, questa bolla va veramente rotta - non è vero che per fare un blog, lo può fare chiunque e non ti serve più il webmaster.

Non è vero per niente, perché per fare funzionare un blog devi comunque essere uno smanettone ed ogni tanto andare da un webmaster.

Se ci devi andare, perché devi fare per forza il blog?

Se devi spendere quella cifretta, ma perché non fai un sito che intercetti una necessità specifica e crei un valore specifico per quel tipo di target?




Fine della Parte 2

Fare Business Online Senza Usare Un Blog: E' Possibile? Parte 1




Come Fare Business Online Senza un Blog - La Presentazione


Guarda altre presentazioni di Robin

 

Evento live tenuto da Robin Good il 5 Novembre 2010. Trascrizione di Elia Lombardi, Dario Fornarelli e Giovanni Panasiti. Pubblicato per la prima volta l'11 Novembre, 2010 su MasterNewMedia come "Fare Business Online Senza Usare Un Blog: E' Possibile? Parte 2"




Photo credits:
Individua la tua Nicchia - Chris Lamphear
Costruisci la tua Comunità - Marc Dietrich
Vendi dei Prodotti su Misura - Helder Almeida
Bruce Lee - Robin Good
Che Tipo di Sito Costruire per Guadagnare Online? - Alastor
Ricapitoliamo: Perché un Blog Non E' Indispensabile - Irina Tischenko

 

Scritto da per MasterNewMedia.
 
 
 
 
 
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