MasterNewMedia Italia
Scopri i migliori tool per comunicare,
collaborare e fare marketing
   
Curated by: Luigi Canali De Rossi
 


14 agosto 2007

Web Traffic: Crollo Improvviso Di Visite? Hai Perso Traffico Da Google? Ecco Cosa Controllare

Qualche giorno fa sono stato svegliato da una sorpresa davvero singolare. Tutto il traffico verso MasterNewMedia proveniente da Google era improvvisamente sparito. Passare da oltre 14 mila visitatori a 4 mila da un giorno all'altro è davvero un cambiamento notevole. Ancor peggio, se ti guadagni da vivere con questa attività, pensare che i tuoi profitti si siano ridotti di un terzo in un giorno può causarti qualche grattacapo.

MNM-bad-url-disaster-20070812.gif

Statistiche del traffico di visitatori unici per i primi giorni di Agosto di MasterNewMedia come registrati da Hitbox Professional

Avevo già sperimentato situazioni simili in passato, soprattutto a causa di spam nei commenti, di reporting di bug al servizio di analisi, o di problematiche al server dovuti a dei search engine spider che sfruttavano eccessivamente le risorse del mio sito per aggiornare l'indicizzazione.

Purtroppo stavolta dopo aver controllato e verificato, mi sono reso conto che si trattava di qualcosa di diverso.

Posso affermarlo con sicurezza in quanto Drazen, il mio webmaster, ha notato come il traffico proveniente dai motori di ricerca subisse dei cali improvvisi da un'ora ad un'altra, mentre nulla mutava per i visitatori abituali del sito, per quelli che lo avevano fra i preferiti oppure per quelli che digitavano il nostro indirizzo nella barra del loro browser.

Era Google stesso, per qualche motivazione a me ignota, che non indirizzava più traffico verso il mio sito. Perché mai?

Dio, ho detto a me stesso, se questo dovesse durare più di qualche giorno a breve sarò davvero nella merda.

Come posso far sopravvivere il mio business di editore indipendente online se i cambiamenti di Google fossero permanenti ed irreversibili?

Dato che circa l'80% dei miei introiti deriva da Google AdSense e dalla sua capacità di convertire i navigatori in potenziali acquirenti dei molteplici annunci pubblicitari testuali di Google, senza più traffico da questo motore di ricerca, devo ripensare completamente i miei contenuti e la mia strategia di monetizzazione. Ma come?

Mentre ero intento ad appuntarmi alcune idee su come avrei potuto rivoluzionare la strategia di monetizzazione dei miei contenuti per sopravvivere a questo impatto nucleare, mi tornò in mente che tutti i miei guai potessero essere dovuti alla cosiddetta Google Dance.

 

MNM-page-views-drop-20070812.gif
Statistiche del traffico che mostrano le pagine viste - la linea giallia mostra il livello di traffico medio di riferimento per MasterNewMedia - grafico di Hitbox Professional

Se non hai mai sentito parlare della Google Dance, e sei un editore online, penso che dovresti saperne di più soprattutto considerato che questo evento periodico potrebbe influire temporaneamente anche sul traffico del tuo blog/sito.

In breve, la Google Dance è un processo che dura svariati giorni ed ha luogo nei vari centri di dati che Google utilizza in tutto il mondo. Durante questo processo gli indici di Google che contengono tutti i siti del world wide web, i link ed i contenuti vengono aggiornati completamente. Può accadere che il tuo sito faccia parte di questo mastodontico processo di aggiornamento dei ranking che avviene durante la "dance"; quindi purtroppo perderai temporaneamente il tuo PageRank per riottenerlo solo qualche giorno più tardi. Ciò significa passare dalla prima pagina di una ricerca a pagina 10 se non peggio. La Google Dance di solito avviene con cadenza trimestrale ma Google non rilascia notizie ufficiali su questo argomento.

Quindi, non appena tutti i controlli tecnici sul server e sulla rete hanno confermato varie volte che nulla di fuori dall'ordinario stava avvenendo sulle nostre macchine o su un particolare nodo di Internet, ho iniziato a pensare, sebbene non mi sia mai capitato nei sette anni di vita della mia attività di editore, che era arrivato il momento che la magica Google Dance facesse ballare a MasterNewMedia del sano rock and roll.

Il problema è che è molto difficile sapere se sei vittima della Google Dance, data la poca disponibilità ed attendibilità dei dati disponibili online, i quali suggeriscono di controllare periodicamente i datacenter di Google per verificare se i record dei loro indici coincidono; solo qualora non coincidessero potresti avere il fondato sospetto che Google si stia improvvisando dj con il tuo sito.

A parte questo, sembra che tutto ciò che puoi fare è sederti e aspettare che la durata tipica della Google Dance (probabilmente da tre a cinque giorni) passi, incrociare le dita e sperare che le cose tornino come prima.

E così potresti aspettare tre, quattro o cinque giorni mentre il tuo traffico inizia ad essere prossimo allo zero e con lui i tuoi profitti quotidiani.

Ma, per esperienza personale, ti dico che aspettare non è la strategia migliore.

Aspettare nelle situazioni di emergenza non sempre è la migliore soluzione. E infatti, ieri mattina, visto che da Google arrivavano pochissimi visitatori ho deciso di guardare dove non avevo mai guardato prima.

L'altro ieri, mentre mi arrovellavo su come risolvere questo problema, ho deciso di andare a trovare informazioni in proposito sui forum di Webmaster World, uno dei forum pubblici storici e più popolari di Internet dove i webmaster si scambiano le loro opinioni e discutono anche dei problemi di cui io stesso ero vittima. Su WWF avevo letto spesso persone parlare del GWT come qualcosa di utile per comprendere quali fossero i problemi del proprio sito prima di arrivare ad una conclusione, ma a me quel acronimo non diceva nulla.

Come spesso accade in queste situazioni, non ho dato molto peso a questo ed ho continuato a cerca altri commenti e storie di individui che stavano sperimentando la mia stessa situazione, senza purtroppo ottenere risultati rilevanti. Si era solo rafforzata la mia convinzione che ero probabilmente vittima della Google Dance e l'unica cosa che potevo fare era essere paziente ed aspettare che passasse.

E così ho fatto...ma solo per qualche ora. Quando la tua vita, quella dei tuoi cari e dei tuoi collaboratori dipende dalla tua capacità di guadagnare ricavi sufficienti, non puoi davvero sederti e provare a non pensare che centinaia di dollari al giorno spariscono improvvisamente.

Infatti ieri alle 7 del mattino, la prima cosa a cui ho pensato alzandomi era; E' finita? I miei visitatori sono tornati?

Ma sfortunatamente nulla.

La mia trendline di statistiche di traffico era una curva piatta senza alcun segno di vita. Non ho nemmeno controllato quanto avevo guadagnato il giorno prima per non sentirmi ancora peggio.

MNM-flat-unique-visitors-stats-20070812.gif

Ma... aspetta un po'!

Il riposo aveva fatto bene al mio cervello ed il mio "Google interno" aveva trovato il significato dell'acronimo che avevo letto l'altro ieri: GWT = Google Webmaster Tools, era qualcosa che avevo già visto.

Google-Webmaster-Tools-logo-and-tabs.jpg

Molte idee si stavano improvvisamente accavallando nella mia testa ora che mi trovavo davanti i Google Webmaster Tool, una risorsa gratuita e aperta per tutti gli editori indipendenti desiderosi di controllare e verificare se vi siano o meno problemi o inconvenienti tecnici con i loto siti, nonché la capacità di Google di indicizzarli in maniera opportuna.

Sfortunatamente, non puoi andare su GWT e fare un controllo immediato del tuo sito. GWT richiede di aggiungere dei tag o un file html con un nome specifico del tuo sito web per verificare che effettivamente tu sia il proprietario/webmaster del sito che vuoi controllare. Armato di pazienza e tempo ho caricato il file che Google mi aveva chiesto ed ho avuto accesso immediato alle statistiche del mio sito come risultavano dal crawler di Google.

Dannazione. L'errore che stava causando tutti i miei guai era proprio li, davanti a miei occhi, aspettando che qualcuno facesse qualcosa.

GWT-parsisng-error-report.gif

Cazzo, cazzo, cazzo... Ho urlato a me stesso ripetutamente.

Google aveva scoperto il problema, lo aveva identificato, descritto e mi aveva suggerito anche come correggerlo. Ed era solo li che aspettava che io facessi qualcosa.

Un URL malfatto di un articolo impediva allo spider di Google di effettuare il normale processo di crawling; quindi Google aveva messo il mio sito in modalità standby evitando di prelevare contenuto fin quando questo errore non fosse stato corretto.

Avevo bisogno di altro? No. Solo di maledire me stesso per non aver sfruttato questo strumento ed aver aspettato come uno stupido per troppo tempo attribuendo il problema alla solita Google Dance.



Conclusioni

La mia raccomandazione per tutti coloro che gestiscono un sito web che dipende fortemente dal traffico che Google gli invia e dai ricavi di AdSense è di fare un uso sistematico dei Google Webmaster Tools se non hanno un altro metodo per automatizzare questo processo (commentate se ne conoscete!) di modo tale da fare questo controllo quotidianamente.

Perdere traffico già non è una cosa bella, ma perderlo e non sapere perché è proprio da suicidio. Il Google Webmaster Tool ha dimostrato in questo caso di essere uno strumento molto utile nell'aiutarmi ad individuare un problema tecnico che impediva al motore di ricerca di Google di trovare il mio sito.

Il Google Webmaster Tool è anche un strumento fondamentale per sottoporre periodicamente la tua "mappa del sito" a Google facilitandone il lavoro di indicizzazione dei tuoi contenuti rilevanti nella maniera più veloce ed affidabile possibile.

N.B.: Una cosa curiosa che ho notato è che il file XML della sitemap di esempio che fornisce Google e che contiene un validatore W3C, non viene convalidato così come originariamente preparato da Google. Non sto accusando Google ma ti sto solo dicendo di dedicare il giusto tempo nel preparare e diagnosticare la sitemaps che mandi a Google. L'unico validatore che davvero è importante è Google stesso! Non perdete tempo aspettando che il W3C validator lo convalidi. Finché piace a Google sarai un uomo felice.



L'articolo è stato scritto da per Master New Media con il titolo di: "Sudden Traffic Loss? Google Doesn't Send You Anymore Visitors? Here Is What To Check". La versione italiana è stata tradotta da Mirco Martinelli - per un feedback editoriale scrivi a Robin.Good[at]masternewmedia.org.

 
 
 
 
 
Commenti    
blog comments powered by Disqus

 

 

 

 

7814
 




 

I Toolkit di Robin


 









 

 

 

 

  • RSS Feed

          Mail
    Nome:
    Email:
     



     
     

     

    Web Analytics